UN INUTILE CLIMA D’ODIO!

Ancora un altro atto di violenza squadrista

1560829325Ancora_un_altro_atto_di_violenza_squadrista.jpg

La Legge del 20 giugno 1952, n. 645nella XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione Italiana, recita:“si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.” Questo assunto costituzionale, pensato dai nostri padri costituenti per scongiurare un ritorno alla preponderanza politica e alla dittatura, andrebbero rispolverate e riportate sui Media ogni qualvolta viene perpetrato un inaudito atto di violenza squadrista. Ma soprattutto per stemperare quella soffocante aria di timore per il diverso che pervade da un po’ di tempo nel nostro paese.

cms_13190/Foto_1.jpg

Ho riflettuto a lungo circa l’episodio di violenza, accaduto all’alba di ieri a Roma, che ha visto coinvolti quatto ragazzi ventenni. E in tutta sincerità: questo clima d’odio inizia a mettermi ansia! L’educazione civica ricevuta dai miei genitori, la formazione scolastica, la forma mentis e la logica, mi porta a pensare, e scrivere, che tutto ciò non deve accadere nel terzo millennio e in un paese per dipiù costituzionalmente contrario a ogni rigurgito fascista e a qualsiasi atto tendente a colpire la democratica libertà di pensiero. Perché, purtroppo, di atto squadristico vero e proprio si è trattato. Non sono solo gli immigrati o gli appartenenti alle comunità LGBT a suscitare l’ira delle cerebrolese teste rasate in scure tenute da combattimento. Basta anche una maglietta, magari con un colore o dicitura particolare, adesso, a provocare quella forma di indignazione che porta a sfociare in barbarie. Tra quei quattro giovani, selvaggiamente picchiati, poteva esserci chiunque, anche mio figlio diciannovenne. Una delle vittime, David Habib, racconta a La Repubblica. “Quel ragazzo mi ha detto ‘perché porti questa maglietta, ma che sei antifascista? Levatela subito’”. Sono seguite bottigliate, pugni, insulti e testate affinché i ragazzi si togliessero la maglietta.

cms_13190/Foto_2.jpg

Insomma, per questi ignoranti senza cervello, la cosa che ha fatto saltare l’unico neurone presente nelle loro zucche vuote, è stata una t-shirt di colore bordeaux con su scritto: “Cinema America”. Dal sito dell’Associazione (Piccolo America) si legge che “nel 2012 un gruppo di amici ventenni salva dalla demolizione il Cinema America di Trastevere, fonda l’associazione “Piccolo Cinema America”, oggi “Piccolo America”, e inizia a colorare Roma con grandi arene estive gratuite. Da San Cosimato fino a Ostia nasce così “Il Cinema in Piazza”. Noi siamo quei ragazzi e ora stiamo lavorando per riaprire il Cinema Troisi di Via Induno.” Premesso che nel recente passato sono stati anche quelli di Casa Pound a prendere di mira il sodalizio trasteverino, sembrerebbe che l’associazionismo in funzione della solidarietà, diversità e promozione culturale, dia fastidio suscitando l’irascibilità di chi utilizza l’odio come unico strumento di affermazione sociale. Sia ben chiaro che la violenza non ha colore politico, e deve essere sempre condannata senza alcun pregiudizio o faziosità. Ma alcune testate sovraniste e di ultra-estrema destra, hanno riempito i loro editoriali di ‘se’ e di ‘ma’, gettando benzina su di un fuoco che, oramai, inizia a essere fin troppo perpetuo. Ai picchiatori di destra o di sinistra che siano, direi loro: ‘se avete voglia di menare le mani, andate a Scampia o allo Zen di Palermo a riempire di botte gli spacciatori di droga’. Invece è più facile accerchiare in branco qualche ragazzino che battersi per una società migliore, priva di ignoranza, di razzismo, di criminalità, e soprattutto di superbo nichilismo.

(Foto copertina, Adnkronos; foto 1 e 2, pagina Facebook Piccolo Cinema America)

Umberto De Giosa

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram