USA: RESPINTO RICORSO CONTRO OBAMACARE

Inutile il tentativo dei Repubblicani di smontare la legge. Obama: “l’atto è qui per restare. Ora bisogna espanderlo”

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cms_22240/Obamacare.jpegLa Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto un ricorso, presentato da un gruppo di governatori e procuratori generali Repubblicani, contro l’Affordable Care Act, meglio noto come Obamacare. Nonostante la maggioranza conservatrice presente alla Corte Suprema, il ricorso è stato respinto con 7 voti a 2, confermando che i giudici della Corte sono capaci di essere estremamente professionali, al di là delle ideologie individuali. Secondo la Corte, i ricorrenti non avevano i requisiti legali per chiedere che la legge venisse dichiarata incostituzionale e fosse abrogata, dato che gli Stati non vengono in alcun modo danneggiati dalla stessa. In particolare, gli stati avevano contestato il fatto che la decisione del 2017 del Congresso di eliminare le penali per chi non avesse stipulato un’assicurazione sanitaria potesse rendere la legge incostituzionale. Si tratta della terza volta in nove anni che un ricorso viene presentato contro l’Obamacare, e per la terza volta la Corte ha confermato la legalità di un provvedimento che ha cambiato radicalmente la gestione della salute negli USA, seppur molta strada ci sia ancora da fare per arrivare ad una sanità pubblica, elemento fondamentale di ogni Paese civilizzato, e clamorosamente assente proprio nella più importante delle democrazie, dove però in molti si stanno rendendo conto dell’assurdità di una simile situazione.

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Proprio Barack Obama fu il primo a dare voce a questa consapevolezza della popolazione, con l’Affordable Care Act. L’ex-Presidente, in un post su Facebook, dove può contare su una base di 57 milioni di followers, ha commentato la sentenza della Corte Suprema: “Questa sentenza riafferma ciò che a lungo abbiamo saputo essere vero: l’Affordable Care Act è qui per restare”, ha scritto Obama, “Il principio di una copertura universale è stato stabilito, e 31 milioni di persone hanno ora accesso alle cure tramite la legge che abbiamo approvato, con milioni di altre persone che non possono più vedersi negata la copertura o innalzate le tariffe per condizioni preesistenti”.

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Secondo Obama, è proprio da questa legge che si può pensare di costruire un nuovo modello di sanità per gli Stati Uniti: “Adesso dobbiamo costruire a partire dall’Affordable Care Act e continuare a rinforzarlo ed espanderlo. Questo è ciò che il Presidente Biden ha fatto con l’American Rescue Plan, dando a più famiglie la tranquillità che meritano”. Lo stimolo economico da 1,9 trilioni di dollari approvato dal Governo Biden sarebbe dunque in piena continuità con il progetto di ripensamento della società americana in senso più egualitario, iniziato da Obama stesso. Anche Joe Biden ha festeggiato la decisione della Corte, sottolineandone l’importanza “dopo 10 anni di attacchi”: "La decisione odierna conferma che l’Affordable Care Act è più forte che mai, funziona per il popolo americano e ci aiuta a rispettare il nostro obbligo morale di assicurare che qui in America la sanità è un diritto e non un privilegio", è il commento del Presidente USA. Parole che confermano una visione del diritto alla salute che, per gli Stati Uniti, è una vera e propria rivoluzione, che, come tutte le rivoluzioni, deve affrontare pesanti resistenze, ma non sembra poter essere fermata.

Giulio Negri

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