VAIOLO DELLE SCIMMIE: OMS DICHIARA “EMERGENZA SANITARIA GLOBALE”

Circa 17mila casi in 74 Paesi, ma in Italia la situazione resta sotto controllo

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cms_26893/3_OMS-logo.jpgNel corso di una conferenza stampa, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato l’emergenza sanitaria globale - il più alto livello di allerta - legata all’aumento di casi di vaiolo delle scimmie.

L’infezione sta dilagando a macchia d’olio in ben 74 Paesi al mondo, con quasi 17.000 contagi al momento accertati.

A correre il rischio più alto sarebbe l’Europa, mentre nel resto del mondo l’allarme è moderato.

cms_26893/1.jpgGhebreyesus ha esordito con queste parole: "Ho deciso di dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale”, precisando che il comitato di esperti non è riuscito a raggiungere un consenso, rimanendo diviso sulla necessità di attivare il massimo livello di allerta. L’ultima parola è spettata a lui, che ha preferito seguire la strada della prudenza anche alla luce di quanto accaduto con l’epidemia da Covid e di quanto si sarebbe potuto fare per impedirne - o quantomeno attutirne - la prima devastante ondata.

"È un invito all’azione, ma non è il primo" ha dichiarato Mike Ryan, responsabile delle emergenze dell’Oms, affermando che la sua speranza è che tale annuncio possa portare a un’azione collettiva contro le infezioni.

cms_26893/Foto_2.jpgLa situazione in Italia è attualmente ancora sotto controllo, con 407 casi accertati e una tendenza alla stabilizzazione grazie al costante monitoraggio del sistema sanitario e delle istituzioni. Il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha precisato che occorre “evitare allarmismi”, seppur mantenendo alto il livello di allerta.

In provincia di Cremona sono stati riscontrati i primi due casi, registrati dall’Ats Val Padana: uno dei due contagiati è già guarito, l’altro è ancora sottoposto a terapia specifica ma sta bene. "Nessuno ha rivelato problematiche particolari – ha chiarito Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Unità operativa Prevenzione malattie infettive di Ats - e si è trattato per lo più di monitoraggi cautelari seguiti da isolamento".

Leonardo Bianchi

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