VALERIA TOLD NELLA CASA DI EPICARMO

Incontro con la sovrintendente dell’INDA

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La maggiore manifestazione culturale e popolare che da oltre un secolo si svolge in Italia, e probabilmente anche in Europa, si effettua a Siracusa, la città di Archimede e di Epicarmo. È la messa in scena delle antiche tragedie e commedie greche. L’organizzazione dell’evento e la produzione è dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa (INDA).

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2023, Siracusa Teatro Greco. La sovrintendente dell’INDA Valeria Told. Foto di Michele Pantano.

Nel periodo della Belle Èpoque, al giovane aristocratico siracusano Mario Tommaso Gargallo viene in mente l’idea di riproporre, dopo oltre duemilaequattrocento anni, le rappresentazioni classiche nel Teatro Greco di Siracusa. Realizza la sua idea finanziando gli spettacoli e coinvolgendo i migliori sulla piazza, tra questi: Paolo Orsi archeologo; Ettore Romagnoli grecista; Duilio Cambellotti, artista di arti grafiche e di arti visive. Le produzioni dell’INDA hanno viaggiato nel tempo senza invecchiare. Hanno mantenuto inalterato il proprio fascino e la peculiarità di spettacolo religioso e popolare, e sono basati da sempre sulla creazione e l’attualizzazione ai tempi correnti.

Nel 1914, in Sicilia convivono eventi moderni ed eventi classici. A Palermo, nelle strade delle Madonie si svolge la IX edizione della Targa Florio e a Siracusa, al Teatro Greco, riprendono le rappresentazioni classiche con Agamennone di Eschilo. Traduzione, regia e musiche di Ettore Romagnoli, scenografie di Duillio Cambellotti. Nella parte di Agamennone, Gualtiero Tumiati, l’avvocato innamorato folle del teatro che avrà tra i suoi allievi Giorgio Strehler e Paolo Grassi. Nel 1969, novantenne e cieco, interpreta l’indovino cieco Tiresia nell’Edipo Re di Sofocle al Teatro alla Scala di Milano.

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Teatro Greco di Siracusa, 11 maggio 2023. Serata inaugurale con Prometeo Incatenato

Come scrive nel 2013 Enrico Di Luciano, fondatore e fino al 2016, presidente dell’Associazione “Amici dell’INDA”: Può sembrare un paradosso, ma la tragedia greca, nella sua interpretazione siracusana è, a confronto del teatro ottocentesco borghese, intimistico e - direbbe Marinetti – passatista, un’iniezione di modernità.

Diverse sono le manifestazioni culturali importanti in Italia, la Biennale di Venezia e altre, ma non hanno il carattere popolare delle rappresentazioni classiche, sono per un pubblicato specializzato. Le tragedie greche sono invece da sempre seguite dal popolo, da uomini e donne di ogni strato sociale e da moltissimi giovani. Un popolo silenzioso che esplode solo con l’applauso finale che emoziona tutti. Attori e spettatori.

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Una scena di Prometeo Incatenato. Con Alessandro Albertin nella parte di Prometeo. Foto di Michele Pantano

“Non c’era bisogno di aver studiato in un liceo classico. Anche i contadini, i mezzadri, coloro che lavoravano nei campi, la sera andavano a teatro – racconta all’agenzia di stampa adnkronos Federico Gargallo, nipote di Mario Tommaso – Mio nonno, attraverso le rappresentazioni classiche, aveva trasmesso quel senso di orgoglio, di appartenenza ad una città, ad una cultura.

Nell’era monarchica hanno assistito alle rappresentazioni anche il Re Vittorio Emanuele III e il Duce Mussolini. A proposito, come riportano le cronache, Mussolini per le rappresentazioni del 1924 si fece accompagnare dal Ministro dell’Economia Nazionale, Orso Mario Corbino, lo scienziato augustano che aveva un fratello di nome Epicarmo. Gli antichi greci l’avrebbero visto come un ottimo segno. E così è stato. Poco tempo dopo, col regio decreto n. 1767 del 7 agosto 1925, nasce l’INDA.

Nell’era repubblicana, insieme a circa cinquemila spettatori, hanno assistito alle rappresentazioni il Presidente della Repubblica e i maggiori politici italiani.

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Teatro Greco di Siracusa, 12 maggio 2023. Debutto Medea

Scrive Vincenzo Bonajuto, segretario artistico del Dramma Antico, ne “Il Teatro all’aperto”. Arti grafiche Editore Roma 1924,: Molti carradori, hanno sostituito alle caratteristiche pitture dei combattimenti epici tratti dai Reali di Francia, scene e movimenti degli spettacoli siracusani…. Abbiamo assistito a piccole rappresentazioni popolari nei grandi atrii secenteschi di palazzi siracusani mezzo diruti. Gli attori principali, giovani lavoratori che hanno tradito l’amore per Orlando e per Rinaldo, son riusciti a mandare a memoria lunghi brani delle tragedie inscenate nel Teatro e a renderli con una semplice precisione di atteggiamenti che, nella loro spontaneità, sono riusciti a meravigliarci.

Oggi, dopo quasi un secolo dalla testimonianza di Vincenzo Bonajuto e nell’era di internet, dei cellulari, di facebook, twitter, ecc. il successo è ancora maggiore. Nel Teatro di Akrai a Palazzolo Acreide, dal 1991, grazie a un’idea di Giusto Monaco, migliaia di studenti mettono in scena le antiche tragedie. Un successo sempre crescente anche per merito a Sebastiano Aglianò che è da anni il responsabile organizzativo.

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Una scena di Medea. Laura Marinoni (Medea) e Roberto Latini (Creonte). Foto di Michele Pantano

Nel Teatro Greco di Siracusa, dal 1914 al 2022, sono state messe in campo ben 137 produzioni. L’11 maggio scorso si è aperta la 58a edizione delle rappresentazioni classiche con una grande novità. Valeria Told è stata nominata dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sovrintendente dell’INDA.

Ho incontrato Valeria Told, la premiere sovrintendente dell’INDA, da sempre appassionata dell’antica arte greca. A 17 anni ha messo in scena “Lisitrata” di Aristofane. Alla Maturità classica ha presentato la tesi sulla Poetica di Aristotele. In questi giorni ha dichiarato all’ANSA: "I classici parlano agli uomini di tutti i tempi, sono sempre attuali. Sono la torcia che può e deve illuminare il nostro presente, oltre ad essere uno dei fondamenti essenziali della nostra cultura".

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La sovrintendente dell’INDA Valeria Told. Foto di Michele Pantano

Per intervistarla, sono andato al centro storico di Siracusa, a Ortigia, e da via Mario Tommaso Gargallo sono entrato nella sede dell’INDA, nella Casa di Epicarmo. Grazie alla cordialità e all’empatia di Valeria Told, è andata meglio del previsto. Invece dell’intervista una piacevole conversazione con lei e con Gaspare Urso, addetto stampa della Fondazione. Un incontro umano, antico e moderno. Senza domande e risposte scritte inviate con email o con WA.

Valeria Told mi è sembrata ottimista di carattere, molto determinata, sensibile e con una mentalità visionaria. Caratteristiche tipiche del manager e del leader. Non a caso è stata per undici anni un ottimo sovrintendente della Fondazione Haydn di Bolzano. Penso che il Ministro Sangiuliano abbia fatto bene a scommettere su di lei per portare sempre più in auge l’INDA e la Cultura Italiana. Si è insediata in un momento delicato. Infatti, a Siracusa ci saranno nei prossimi giorni le elezioni politiche locali. E il Sindaco, per Statuto, è il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’INDA.

La sovrintendente mi dice che l’impatto con il nuovo ambiente lavorativo e con le Istituzioni e le autorità locali è stato molto positivo. È contenta per aver trovato collaboratori molto validi. È rimasta entusiasta e stupita da come i siracusani “sentano” orgogliosamente le rappresentazioni classiche. Le considerano un bene pubblico. Non solo per il notevole riscontro economico che ricade sulla città, ma anche per il prestigio che dà alla città aretusea. Per loro, è un evento unico di cui vantarsi. La sovrintendente lo ha riscontrato sia assistendo alle prime di “Prometeo incatenato” e a “Medea” e sia nei numerosi incontri che ha avuto con autorità locali e rappresentanti del territorio. A proposito, la sovrintendente ha iniziato ottimamente, infatti l’antico Teatro Greco è sempre sold out, per usare un termine moderno. Grande successo anche per le diverse manifestazioni collaterali che si stanno svolgendo in questo periodo nella città aretusea con l’intervento di illustri grecisti e professori di varie Università.

La sovrintendente mi dice che la passione per la classicità gli è sorta grazie ai giovani e appassionati professori che ha avuto al liceo. Quando le chiedo se le piace una tragedia o una commedia in particolare mi risponde che le piacciono tutte quelle che riescono a trasmettere qualcosa, quelle che ti emozionano e ti coinvolgono. Ciò dipende non solo dal testo ma anche dal modo di rappresentarle. Sono diverse quelle che hanno particolari momenti di pura bellezza. Mi dice che ha apprezzato molto “Edipo Re” di Sofocle con la regia del canadese Robert Carsen e vincitore del Premio della critica 2022 che gli è stato assegnato dall’Associazione nazionale critici di teatro.

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Anno 2022. Teatro Akrai di Palazzolo Acreide. Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani. Sul palco gli studenti attori dell’Istituto “Ruiz“ di Augusta

Valeria Told mi dice che dopo la maturità si è dedicata soprattutto alla musica, alla danza e ad attività manageriali. Tra i suoi obiettivi c’è quello di fare conoscere il più possibile l’Istituto all’estero ed esportare le produzioni in diversi paesi stranieri. Per superare il problema della lingua, non esclude di mettere in scena le rappresentazioni utilizzando attori/attrici locali. Altro obiettivo è quello di valorizzare al massimo i suoi collaboratori e individuare persone prestigiose e capaci che possano dare un contributo positivo. Vuole anche aumentare il valore simbolico ed educativo del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani che quest’anno ha coinvolto circa tremila studenti/attori, italiani e stranieri. La giovane manager si sofferma a lungo anche sull’importanza che ha il teatro nella formazione dei giovani. Recitando imparano a vincere le timidezze, a conoscere meglio se stessi, a confrontarsi con gli altri, ad acquistare maggiore sensibilità, portamento e così via. Tutte doti che possono solo arricchire il bagaglio personale culturale ed emotivo ed essere utili anche per eventuali colloqui di lavoro.

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I giovani saranno coinvolti come portatori di idee e non solo come spettatori o attori.

Parliamo poi di tante altre cose. Di Camilleri che ha portato in scena al Teatro Greco, nel 2018, novantenne proprio come Gualtiero Tumiati al Teatro alla Scala di Milano, il suo monologo su Tiresia. Abbiamo parlato delle diverse rappresentazioni futuriste messe in scena negli ultimi anni, con aerei, musica moderna, medici e soldati in abiti moderni e tante altre cose che sarebbero piaciute a Marinetti. Valeria Told mi dice che è pienamente d’accordo nel concepire lo spettacolo non come una ricostruzione archeologica sempre uguale a sè stessa ma come qualcosa di dinamico dove gli elementi classici essenziali si fondono con le moderne esigenze estetiche che naturalmente cambiano nel tempo e sono sentite con diversa sensibilità dai vari artisti che mettono in scena le rappresentazioni. Per esempio, Agamennone di Eschilo è stato rappresentato al Teatro Greco ben nove volte, la prima volta nel 1914 e l’ultima nel 2022, ma non sono state assolutamente nove repliche uguali.

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Si è parlato che per pura coincidenza, proprio per la festa della mamma è andata in scena Medea, una madre certamente non da libro “Cuore”.

Parliamo del “Premio Mario Tommaso Gargallo”, istituito nel 2022 da “Noi albergatori Siracusa” e da conferire annualmente a un rappresentante del mondo della cultura o dell’arte. La meritevole iniziativa testimonia la vicinanza tra il mondo economico il mondo culturale.

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Dico a Valeria Told che forse sarebbe stato più bello e più giusto se un premio intitolato al Conte Gargallo lo avesse previsto l’INDA o il Comune di Siracusa o anche lo stesso Ministero della Cultura. Mi risponde che in genere l’INDA riceve premi invece di istituirli e mi dice che un premio lo ha istituito nel lontano 1960. Il premio Eschilo d’Oro, per le personalità che si sono internazionalmente distinte nel teatro classico e negli studi sulla classicità greca e latina.

cms_30654/Mario_Tommaso_Gargallo.jpgLo scorso anno il premio è stato assegnato a Glauco Mauri e in passato tra i premiati ci sono stati anche Peter Stein, Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Irene Papas e Vanessa Redgrave. Considerato che Eschilo è un drammaturgo le dico che sarebbe bello ricordare anche un commediografo. Magari, il saggio e filosofo Epicarmo, che ha inventato la commedia ed era anche un siciliano che ha vissuto tra Siracusa e Megara Iblea. Vedremo.

Ma il tempo vola, anche più delle parole. Il lavoro della sovrintendente è molto impegnativo e sfidante, ci sono altri appuntamenti da rispettare. Ci salutiamo cordialmente ed esco dallo studio.

Fuori c’è un signore che aspetta con un mazzo di fiori in mano. Un bel dono per Valeria Told.

(IWP ringrazia l’INDA e Michele Pantano per le foto concesse all’autore dell’articolo)

Andrea Vaccaro

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