VASCO ERRANI E’ COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE
L’ex governatore dell’Emilia Romagna alla guida del post sisma. La sua nomina voluta fortemente dal premier Renzi

Si abbassa il sipario sulle vittime del terremoto e si alza quello che riguarda la ricostruzione.
Così, a pochi giorni dai crolli che hanno fatto 297 morti coinvolgendo il Centro Italia, il piano di prevenzione pluriennale Casa Italia affida a Vasco Errani il ruolo di commissario per la ricostruzione. E’ lui dunque, con una nomina formalizzata il 1 settembre, la carta del premier Matteo Renzi per giocare una partita che vuole arrivare fino in fondo. A cominciare dalla trasparenza nella gestione delle risorse che è anche condizione per ottenere flessibilità dall’Unione Europea.
Vasco Errani, ravennate, 61 anni, quasi tutti passati in politica, arriva a fare il commissario per la ricostruzione dopo l’esperienza analoga fatta con il terremoto in Emilia nel 2012.
Nato e cresciuto nel Pci, Errani è diventato presidente della Regione Emilia-Romagna dopo essere stato uno strettissimo collaboratore di Pier Luigi Bersani, un rapporto che è sempre stato, ed è tuttora, molto stretto, sia dal punto di vista politico, sia personale. Nel 2012, quando il terremoto ha colpito l’Emilia, ha deciso di impegnarsi in prima persona per la gestione dell’emergenza e della ricostruzione. Oggi quel processo di ricostruzione in Emilia è giudicato in modo molto positivo, cosa che non si può dire di simili processi in altre zone colpite da terremoti come l’Irpinia o l’Aquila. La nomina di Errani ha attirato però anche molte polemiche: nel 2014 Errani si era dimesso da presidente della regione dopo essere stato condannato in appello a un anno di prigione per falso ideologico, con l’accusa di avere sviato le indagini su un finanziamento concesso dalla Regione Emilia-Romagna all’azienda agricola di suo fratello Giovanni. La vicenda si è comunque conclusa in maniera diversa: Errani è stato assolto nel secondo processo di appello, proprio poche settimane fa.
Errani si è recato subito sui luoghi colpiti dal sisma. Nei giorni scorsi si è parlato molto di modelli: Friuli, Emilia, L’Aquila. Ad Amatrice, Errani ha spiegato che"non c’è un modello predefinito" per la ricostruzione, "il modello è il territorio". Errani farà un incontro con il sindaco Sergio Pirozzi nel centro operativo dei soccorsi e poi partirà per visitare gli altri paesi terremotati, prima Accumoli, poi Arquata del Tronto e infine sarà a Rieti. Dopo l’incontro con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, Errani ha detto: "Abbiamo fatto un primo incontro e ci rivedremo sabato dopo una serie di verifiche che dobbiamo fare. Abbiamo cominciato a lavorare - ha aggiunto - e l’obiettivo è quello di ridefinire gli interessi che rispondono all’esigenza di garantire piena identità del territorio, vale a dire l’economia, il commercio, le relazioni sociali, le scuole".
Ieri intanto il ministro dell’Economia, Padoan, ha firmato il decreto di sospensione delle tasse nei Comuni colpiti dal terremoto. A essere sospesi (fino al 20 dicembre 2016) sono i versamenti delle imposte e gli adempimenti tributari per tutti i contribuenti, compresi quelli delle cartelle esattoriali e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi.
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