VATICANO,PROMOTORE DI GIUSTIZIA:"GRANDE RISPETTO VALORI A GARANZIA GIUSTO PROCESSO"
Inaugurazione anno giudiziario del Tribunale Vaticano, presiede il Papa

“Grande rispetto dei valori sottesi alle garanzie del giusto processo”. Lo assicura il Promotore di giustizia del Vaticano, Alessandro Diddi, in occasione dell’apertura dell’Anno giudiziario del Tribunale del Vaticano con il Papa.
”Nel giorno in cui si celebra l’apertura dell’anno giudiziario ritengo importante - dice Diddi -confermare l’impegno assunto dall’Ufficio che rappresento, di lavorare con sobrietà e riservatezza, anteponendo sempre, nelle attività che è chiamato a svolgere, i valori sui quali Lei, Padre Santo, ci invita costantemente a riflettere, schivando i condizionamenti derivanti dai pregiudizi e dalle seduzioni mediatiche“.
Il pg del Vaticano ricorda che “altri impegni, non meno delicati di quelli già affrontati, si affacciano all’orizzonte. La crescente attenzione che l’opinione pubblica riserva alle nostre attività e il giudizio che molti, ogni giorno, esprimono sul nostro operato, ci rendono consapevoli della grande responsabilità che ci ha affidato e della necessità di adempiere ai nostri doveri con scrupolo e accuratezza, ma, soprattutto, con grande rispetto dei valori sottesi alle garanzie del giusto processo”. Diddi sottolinea che il “nolite judicare, nel senso più autentico che quelle parole esprimono, è il precetto al quale ci ispiriamo e che cerchiamo umilmente di osservare nel nostro lavoro quotidiano, confidando che la Provvidenza sempre ci illumini preservandoci da errori”.
Il Promotore di giustizia parla anche delle collaborazioni con le autorità straniere: “Il carattere transnazionale che spesso ormai connota i fenomeni oggetto delle nostre indagini pone l’Ufficio con sempre maggiore frequenza in contatto con autorità giudiziarie e forze di polizia straniere, ai cui rappresentanti oggi presenti rivolgo un sentito ringraziamento per la collaborazione che ci prestano sulla base di meri rapporti di cortesia, essendo il contesto giuridico caratterizzato dall’assenza di precisi strumenti di cooperazione.La proficuità di queste relazioni, oltre a testimoniare il livello di reciproca fiducia che si è sviluppato nel corso degli ultimi anni e che va implementandosi, rappresenta altresì il segno concreto dell’importanza del lavoro che, nel nostro piccolo Stato, viene svolto sul piano giudiziario”.
Diddi non manca di rilevare “con un senso di fierezza che sono sempre più numerose le richieste di collaborazione che pervengono all’Ufficio del Promotore da parte di Autorità straniere, non solo per l’espletamento di attività investigative all’interno dello Stato, ma soprattutto per la condivisione dei risultanti conseguiti con le nostre indagini.
Attualmente l’Ufficio collabora con le Procure di diversi Stati e questo sta a dimostrare sia il rilievo dei risultati ottenuti,che il lavoro prezioso svolto dalla Gendarmeria“. Quindi, il suo “grande, caloroso ed affettuoso ringraziamento al Comandante, Gianluca Gauzzi, e a tutto il personale del Corpo che con pazienza, dedizione e caparbietà ci affianca nel nostro lavoro quotidiano”.
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