VIGILANZA RAI CHIEDE AD AGCOM VERIFICA A PAR CONDICIO IN CONFRONTI TV
Calenda: "Letta-Meloni impongono confronto Tv a 2" - Verdi e Si: "Porta a Porta viola la par condicio" - ’Porta a Porta’: "22 settembre invitati tutti i leader"

Vigilanza Rai chiede ad Agcom verifica par condicio in confronti tv
Il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Alberto Barachini chiederà all’Agcom una verifica sulla parità di condizioni garantite dal Servizio Pubblico nei ‘confronti’ televisivi tra i leader politici.
La preoccupazione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai è quella di garantire agli esponenti politici, come previsto dalle norme sulla par condicio in pieno vigore dal 10 agosto, non soltanto spazi equivalenti ma anche di pari rilevanza mediatica e visibilità oraria.
Primo a sollevare il tema dei confronti tv è stato il leader di Azione Carlo Calenda, all’attacco sui social dopo la decisione di ’Porta a Porta’ di invitare per un faccia a faccia, il prossimo 22 settembre, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il leader del Pd Enrico Letta. "Neanche in Russia la televisione pubblica organizzerebbe un confronto due giorni prima del silenzio elettorale escludendo due coalizioni", ha tuonato Calenda chiedendo che "intervenga subito l’Agcom, il Cda Rai e Fuortes".
A chiarire, però, è arrivato un comunicato della stessa trasmissione Rai in cui si spiega che "alla prima serata di Porta a Porta di giovedì 22 settembre che ospiterà il confronto di un’ora tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, moderato da Bruno Vespa, sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. Ciascuno sarà intervistato per mezz’ora con modalità da stabilire" e chiarendo che "Porta a Porta è pronta a ospitare altri confronti nella stessa serata se ne maturassero le condizioni".
Un chiarimento che ha però generato malumori tra i leader non invitati. "È evidente una palese violazione della par condicio se rimanesse questo schema, che i vertici della Rai dovrebbero spiegare alle autorità di garanzia e alla magistratura", la reazione piccata di Verdi e Sinistra Italiana secondo cui "non si capisce perché, avendo invitato leader di coalizione, si siano aggiunti alcuni altri leader di lista, senza che ci siano tutti e si scelgano solo Salvini, Berlusconi e Di Maio". Mentre +Europa ironizza: "C’è un evidente refuso: l’assenza di Emma Bonino e di +Europa".
Calenda: "Letta-Meloni impongono confronto Tv a 2"
"Accettare diktat da due dei quattro leader delle coalizioni - afferma Calenda - è una violazione della parità di trattamento che i media offrono in ogni Paese democratico. E al di là degli aspetti legali dovrebbero essere per primi giornali/televisioni a non chinare la testa davanti a queste pretese. Chiediamo pertanto formalmente al Corriere e alla Rai di organizzare un confronto a quattro e di non sottostare a richieste inaccettabili da parte di Meloni e Letta che ledono la democrazia".
"Neanche in Russia - incalza in un altro post commentando il faccia a faccia previsto tra Meloni e Letta il 22 settembre a ’Porta a Porta’ - la televisione pubblica organizzerebbe un confronto due giorni prima del silenzio elettorale escludendo due coalizioni. Intervenga subito l’Agcom, il Cda Rai e Fuortes. E a Enrico Letta dico - conclude Calenda - è questa roba qui che insegnavi in Francia? Vergogna".
"Mi occuperò di tutte le segnalazioni arrivate perché è necessario il massimo rigore e rispetto della par condicio e delle norme" dice all’Adnkronos il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini che è al lavoro su tutte le segnalazioni giunte alla sua attenzione fra le quali la denuncia del leader di Azione.
Verdi e Si: "Porta a Porta viola la par condicio"
"È evidente una palese violazione della par condicio se rimanesse questo schema, che i vertici della Rai dovrebbero spiegare alle autorità di garanzia e alla magistratura". Cosí i co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dopo l’annuncio del confronto tv tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta il prossimo 22 settembre in Rai.
"Una nota della trasmissione ’Porta a Porta’ - sottolineano - ha annunciato che, a pochi giorni dal voto, il 22 settembre, ospiterà il confronto di un’ora tra Enrico Letta e Giorgia Meloni moderato da Bruno Vespa e che sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. Non si capisce perché, avendo invitato leader di coalizione, si siano aggiunti alcuni altri leader di lista, senza che ci siano tutti e si scelgano solo Salvini, Berlusconi e Di Maio", contestano Fratoianni e Bonelli.
Mentre +Europa ironizza. "Porta a Porta, servizio pubblico Rai, ha deciso di proporre nella serata del 22 settembre l’evento clou della campagna elettorale televisiva, con il confronto Letta-Meloni e interviste di mezz’ora a Salvini, Conte, Berlusconi, Di Maio e Calenda. C’è un evidente refuso: l’assenza di Emma Bonino e di +Europa", si legge in una nota. "Così come è evidente che nella carrellata dei leader nello spot che pubblicizza la programmazione elettorale di Porta a Porta, si ripeta il ‘refuso’ dell’assenza di Emma Bonino. Certi che la redazione provvederà - conclude +Europa - auguriamo buon lavoro".

"Alla prima serata di Porta a Porta di giovedì 22 settembre che ospiterà il confronto di un’ora tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, moderato da Bruno Vespa sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. Ciascuno sarà intervistato per mezz’ora con modalità da stabilire. Porta a Porta è pronta ad ospitare altri confronti nella stessa serata se ne maturassero le condizioni", si legge testualmente nella nota del programma condotto da Vespa.
La redazione chiarisce che Letta e Meloni utilizzano nel loro confronto di un’ora le rispettive mezze ore senza togliere nulla agli altri leader.
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