VITA SU MARTE LA NASA POTREBBE AVERLA ACCIDENTALMENTE DISTRUTTA NEL 1976

VITA_SU_MARTE__LA_NASA_POTREBBE_ACCIDENTALMENTE_DISTRUTTA_NEL_1976.jpg

Nell’ambito delle missioni spaziali, la scoperta di vita extraterrestre è sempre stata il "sacro Graal" da cercare. Ora, Dirk Schulze-Makuch, della Technical University di Berlino, sostiene che la NASA potrebbe aver già fatto questa incredibile scoperta circa 50 anni fa, durante la storica missione Viking su Marte. E non solo, potrebbe averla accidentalmente distrutta.

cms_31738/1.jpg

Schulze-Makuch ritiene che l’aggiunta di acqua al suolo marziano durante un esperimento potrebbe aver "affogato" potenziali forme di vita presenti. Questo test, noto come Viking Labeled Release experiment, mostrò inizialmente segni positivi di metabolismo, ma un’indagine correlata non trovò tracce di materiale organico. L’acqua contenente una soluzione nutritiva potrebbe essere stata troppo abbondante, causando la morte di eventuali microrganismi.

cms_31738/2_1694498612.jpg

Un paragone terrestre viene fornito dal deserto di Atacama, dove alcuni microbi, vivendo all’interno di rocce di sale, non necessitano di pioggia per sopravvivere. Per assurdo, un’eccessiva quantità d’acqua potrebbe annientarli. Questo ambiente desertico sulla Terra presenta sorprendenti somiglianze con il paesaggio marziano. Le sonde Viking 1 e Viking 2 atterrarono su Marte rispettivamente il 20 luglio e il 3 settembre 1976, dotate di sofisticati strumenti di ricerca. Nonostante alcuni test abbiano fornito risultati contrastanti, piccole quantità di organici clorurati furono tuttavia identificate. Schulze-Makuch, in un editoriale per BigThink, ha descritto questi risultati come "sconcertanti".

cms_31738/3.jpg

In uno studio del 2007, il professore ha suggerito che la vita su Marte potrebbe contenere perossido di idrogeno nelle loro cellule, che, se esposto ad acqua, avrebbe potuto uccidere tali microrganismi. Inoltre, un altro esperimento, "Pyrolytic Release", ha dato risultati positivi. La teoria di Schulze-Makuch non è isolata. Una ricerca del 2016, realizzata da esperti dell’Arizona State University e dei National Institutes of Health, ha raggiunto conclusioni simili, suggerendo che i microrganismi su Marte potrebbero essersi adattati alle sue condizioni estreme. Nonostante le missioni Viking abbiano terminato le loro trasmissioni decenni fa, la loro eredità persiste. La possibilità che abbiano scoperto, e poi perduto, prove di vita su Marte continua a stuzzicare la mente degli appassionati di spazio e scienziati. Il dibattito sulla presenza di vita su Marte, e se l’abbiamo veramente trovata mezzo secolo fa, rimane aperto e affascinante.

Antonio Iasillo

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram