WEB REPUTATION E IMPATTO SUGLI ADOLESCENTI

Presentarsi e rappresentarsi sui canali social, sta diventando ormai una pratica tanto diffusa quando complessa, per le implicazioni psicologiche e emotive che può innescare. Sicuramente in tema di costruzione della propria immagine e delle proprie relazioni, le opportunità che offre la Rete sono innumerevoli, soprattutto in un periodo particolare in cui le relazioni dirette sono in parte cambiate e limitate e sta venendo meno la dimensione intrapersonale che è alla base della comunicazione con il gruppo dei pari. Per la fascia adolescenziale e non solo, la condivisione di contenuti personali sta diventando sempre più una necessità di autoaffermazione.
La parola “selfie”, ormai entrata di diritto nel vocabolario, anche in quello dei meno giovani, è stata introdotta nei primi anni del duemila per imporsi come parola dell’anno dopo appena un decennio e si riferisce all’immagine di sé che viene scattata per gli atri e per essere condivisa con molti. Mentre nell’interazione intrapersonale, possiamo esprimere la nostra capacità di comunicare i pensieri e i valori che ci caratterizzano, esponendoci nella nostra totalità e con un minor margine di controllo, invece “online” possiamo scegliere quale parte di noi mostrare, in genere quella che riteniamo più significativa e “socialmente desiderabile”. In questo senso non è infrequente che la scelta di cosa mostrare e come mostrarsi, sia dettata dall’aspettativa della reazione altrui e dalla pressione esercitata dal gruppo virtuale. Da una recente ricerca inglese si evince che in media ogni ragazzo fa 12 selfie prima di postarne uno e che sono necessari almeno 48 like, per sentirsi felici e soddisfatti.
Con l’espressione “web reputation” si intendono la stima e la considerazione in cui si è tenuti dagli altri sui canali social e in questo senso far parte di un gruppo, essere riconosciuti e apprezzati è, soprattutto nell’adolescenza, fondamentale e il like ha un peso notevole, perché metafora di questo meccanismo. Bisogna però riflettere anche sul fatto che ogni attività in Rete contribuisce a creare la nostra “impronta digitale” e il tempo di un click è davvero infinitesimale, ma considerate le possibili conseguenze, è bene riflettere anche su un’azione così veloce.
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