È SCONTRO TRA LEGA ‘SERIE A’ E FIGC SULL’ALGORITMO

BOCCIATI DALL’ASSEMBLEA I PIANI ALTERNATIVI PROPOSTI DALLA FEDERCALCIO

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Il calcio ripiomba nell’incertezza. Dopo circa tre ore di riunione, infatti, l’Assemblea di Lega Serie A respinge i piani alternativi presentati qualche giorno fa dalla Figc e si ritrova, a pochi giorni dalla ripresa del calcio giocato, a discutere più disunita che mai.

E i temi non sono di poco conto anche se a tener banco è ancora una volta la questione del famoso algoritmo, ultima alternativa ad un ulteriore stop del calcio. In effetti, fermo restando che tra due settimane riparte il campionato, i problemi potrebbero insorgere nel caso in cui il calcio dovesse fermarsi nuovamente a causa dell’inasprirsi del Covid-19. Cosa fare in quel caso?

Questo è il dilemma che oggi accompagna la Lega Serie A e la Federcalcio. Anche perché la Lega ha bocciato sia il ‘Piano B’ – quello dei play-off e play-out – validandolo solo nel caso in cui il campionato non dovesse neppure riprendere, sia il ‘Piano C’, quello dell’algoritmo, un calcolo matematico basato su una media ponderata e più obiettiva rispetto alla classica media punti.

In realtà anche per l’algoritmo si è trattato di una bocciatura parziale.

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Ben 16 società su 20, in effetti, hanno accettato il ‘Piano C’ proposto dal Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, limitatamente alle sole qualificazioni europee. Ma per lo scudetto e le retrocessioni la Lega ha confermato che non si può decidere attraverso un semplice calcolo matematico. Per cui si potrà parlare di scudetto e retrocessioni solo se, al momento dello stop definitivo, dovessero esserci verdetti accompagnati dall’aritmetica. In caso contrario la Lega ha chiesto di non assegnare lo scudetto e, addirittura, di bloccare le retrocessioni.

Questa decisone nasce dal presupposto che i risultati devono essere raggiunti sul campo e quindi attraverso i meriti sportivi: «L’Assemblea - si legge in una nota ufficiale - ha dato indicazione ai rappresentanti della Lega Serie A di votare in favore di soluzioni che salvaguardino sempre il merito sportivo qualora non fosse possibile portare a termine il campionato di Serie A TIM».

Ma il blocco delle retrocessioni aprirebbe ad altri scenari. Se dovessero infatti restare le stesse 20 squadre anche nella stagione successiva, che ne sarebbe delle squadre provenienti dal campionato cadetto? In quel caso si allargherebbe la Serie A a 22 o 23 squadre?

Francamente non sembra un’idea percorribile soprattutto alla vigilia di un Europeo. L’allargamento delle squadre in Serie A penalizzerebbe certamente la nazionale azzurra di Roberto Mancini. E su questo punto lo stesso Presidente Gravina aveva già espresso – non molto tempo fa - l’idea che la Serie sarebbe rimasta a 20 squadre. Tra la Lega e la Figc, dunque, è scontro aperto.

Ma la decisione finale spetta al Consiglio Federale che si terrà il prossimo lunedì 8 giugno allorquando si dovrà decidere anche del futuro della Lega Pro. Si prospetta, pertanto, una dura battaglia.

(Foto da legaseriea.it e adnkronos.com Fotogramma – si ringrazia)

Rino Lorusso

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