“CITTADINI, VOTATE!”

L’appello firmato dai presidenti dei 21 Stati UE “per un’Europa forte”

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"In questi mesi, l’Unione europea più che mai si trova ad affrontare sfide profonde. Per la prima volta dall’inizio della costruzione europea si discute sulla opportunità di fare passi indietro rispetto a diversi passi nel senso dell’integrazione come la libertà di circolazione e movimento o l’abolizione di istituzioni comuni". Con questo appello, intitolato “È la migliore idea che abbiamo mai avuto”, i presidenti di 21 Stati membri UE si sono rivolti a milioni di cittadini, chiamati, il 26 maggio prossimo venturo, ad eleggere i loro nuovi rappresentanti sovranazionali. Ora più che mai c’è bisogno della partecipazione popolare alla vita dell’Unione, purtroppo messa troppe volte in dubbio recentemente. Serve, si legge nell’appello, “un’Europa forte e integrata”. "Abbiamo bisogno di un’Unione europea forte, dotata di istituzioni comuni, che riesamina costantemente con occhio critico il proprio lavoro ed è in grado di riformarsi, un’Unione costruita sui propri cittadini e che ha nei suoi Stati membri la propria base vitale". I firmatari ci hanno tenuto a ricordare da cosa proviene l’Unione Europea, che cosa significa avere un’istituzione che, forse per la prima volta nella storia, sia capace di mantenere una pace duratura, parlando dove in passato si usavano le armi: «L’integrazione europea ha aiutato a realizzare la secolare speranza di pace in Europa dopo che il nazionalismo sfrenato e altre ideologie estremiste avevano portato l’Europa alla barbarie di due guerre mondiali».

Un messaggio chiaro e fondamentale, proprio nel periodo in cui in Italia le frange neofasciste riempiono le prime pagine. Non solo: anche la situazione britannica è considerata un campanello d’allarme. “Per la prima volta uno Stato membro intende lasciare l’Unione”, si legge. Il messaggio, però, è di positività: “Esistono differenze di opinioni sia tra i cittadini che tra i Governi degli Stati membri, così come tra noi Capi di Stato. Ciononostante, tutti noi siamo d’accordo che l’integrazione e l’unità europea sono essenziali e che vogliamo che l’Europa continui come Unione. Siamo tutti europei, e ormai da tempo per molti in Europa, soprattutto tra le nuove generazioni, la cittadinanza europea è divenuta una seconda natura. Per loro non è una contraddizione amare il proprio villaggio, la propria città, regione o nazione ed essere al contempo convinti europeisti”. I Paesi firmatari dell’appello, che segue un bellissimo spot pubblicitario uscito nelle scorse settimane sono: Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. È importante notare come non si siano sottratti alla sottoscrizione neanche i Capi di Stato di quei Paesi dell’Est solitamente alquanto aspri con l’Europa e le sue istituzioni.

Giulio Negri

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