“LA RIVOLUZIONE GENTILE” DELLA PLASTICA

Al cine-teatro "Anche Cinema" di Bari, l’anteprima nazionale del docufilm di Francesco Emanuele Delvecchio

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Il problema dell’inquinamento delle acque e delle nostre terre, dovuto alla massiccia presenza della plastica, ha occupato in questo ultimo periodo gran parte dell’attenzione mediatica.
I dati che emergono, lasciano trapelare molta preoccupazione per il continente europeo.
L’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo dopo la Cina, questi sono i dati che fa emergere Greenpeace, aggiungendo anche la tragica situazione del mar Mediterraneo. Lo stesso mare, si classifica come la sesta grande zona d’accumulo di rifiuti plastici al mondo. La situazione si prospetta tragica, basti pensare che questo mare rappresenta solo l’1% delle acque mondiali, eppure la presenza di plastica si aggira intorno al 7%. Come già detto, grazie alla divulgazione dei media, si è assunta maggiore consapevolezza del problema.

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Per questo, il docufilm proposto in anteprima a Bari dal titolo "Rivoluzione Gentile", si pone come obiettivo la sensibilizzazione di tale fenomeno, incentrando il tutto sulla figura dell’uomo, facendo conoscere le mille sfaccettature del mondo associazionistico. "Rivoluzione Gentile", come dichiara lo stesso regista, non vuole essere una rivoluzione tumultuosa, bensì uno scuotere le coscienze a colpi di sorrisi, cercando di coinvolgere la gente, con la finalità di cambiare le nostre abitudini standard.L’intero prodotto, è stato girato nel territorio di Bari e provincia, ma con la consapevolezza di abbracciare tutta l’Italia, raccogliendo non solo le testimonianze concrete dei volontari, ma anche quelle più autorevoli come quella del prof Antonio Di Bello del dipartimento di medicina veterinaria di Bari. Lo stesso professore, si unisce al coro affermando: "Non c’è più tempo". A cosa riferisce? Il professore, oltre a tracciare la situazione orrenda in cui versa il mar Mediterraneo, evidenzia la drammaticità degli animali marini, soffermandosi sulle tartarughe marine.

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Il bilancio tracciato dalla sua ricerca, lascia poche speranze, ben 6 tartarughe su 10 ingeriscono plastica e proprio la plastica causa del loro decesso. Soluzioni reali non esistono, il tutto si codifica nell’impegno dei cittadini e delle istituzioni. La regione Puglia, è la prima regione italiana ad aver vietato l’uso della plastica monouso in spiaggia. Una bella notizia che lascia ben sperare anche per altre mete turistiche. La casa produttrice che ha creduto in questo progetto è la Blomb Pictures (Bari), con la regia del barlettano Francesco Emanuele Delvecchio, che ha saputo cogliere al meglio gli spunti dell’autore Alessandro Baviello. Al progetto hanno collaborato anche la Retake Bari, Greenpeace gruppo locale di Bari e Legambiente Eudaimonia di Bari. Tutti noi auspichiamo a un miglioramento, sperando sempre nell’impegno costante dei cittadini.

Giuseppe Capano

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