“SARDINE”: OBIETTIVO RAGGIUNTO!
Quasi 100mila persone hanno gremito San Giovanni e tutte le vie di accesso alla storica piazza romana
Riuscire realmente a decifrare l’obiettivo del movimento delle sardine non è cosa semplice, soprattutto dopo la grande ribalta mediatica di questi giorni. In tanti, hanno cercato di capire il futuro di questo movimento, ma ad oggi, tra incertezze varie, non ci è dato sapere. I politici si dividono, vedendo proprio il presidente del consiglio dei ministri tra i favorevoli. Giuseppe Conte, infatti, ha espresso tutta la sua simpatia, verso le "sardine" ma ribadendo di "non voler mettere nessun cappello". Tra i maggiori oppositori spicca Matteo Salvini, che critica aspramente i fondatori etichettandoli con aggettivi non proprio positivi.
Aldilà di qualsiasi analisi che al momento potrebbe risultare vana, è importante soffermarsi sulla manifestazione di Roma a piazza San Giovanni, dove alla detta degli stessi organizzatori erano attese 100 mila persone. Al momento non abbiamo il numero certo dei partecipanti, ma sono numerosi gli accorsi alla manifestazione in modo pacifico e con il cuore pieno di speranza. L’ideale che accomuna tutti, è quello dell’integrazione e del rispetto verso il prossimo, valori che secondo molti sono svaniti a causa di una politica basata solo sull’obiettivo propagandistico per arrivare al consenso.
Cercando di carpire le motivazioni delle giovani sardine, alla nostra redazione ha risposto Lorenzo Donnoli (co-fondatore delle sardine e organizzatore dell’evento di Roma) che dichiara: “Ci stiamo conoscendo ma non abbiamo mai parlato di fondare un partito politico, i nostri obiettivi sono il rispetto delle istituzioni tramite la costituzione, che per troppo tempo è stata dimenticata. Inoltre, stiamo gettando basi solide per essere un movimento culturale”. Immancabile il consueto momento dell’inno d’Italia e di Bella Ciao cantati dai presenti, di tutte l’età, in piazza.
Tra i personaggi di spicco presenti alla manifestazione anche Erri De Luca, che con toni pacati ma convinti evidenzia le potenzialità di questo movimento: “Sono venuto qui per imparare, ascoltare e assorbire. Tutto questo è molto bello, l’Italia rifiuta qualsiasi forma di fascismo e razzismo perché la nostra stessa costituzione ci mette in guardia da tutto ciò”. Al momento l’idea del partito non sembra emergere ed è lo stesso De Luca a rimarcarlo: “Non credo formeranno un partito anche perché, è la morte di qualunque movimento”.
Ad ogni modo, è difficile percepire il futuro di questo movimento che, nella giornata di domani, vedrà riuniti gli oltre 100 responsabili nazionali per stabilire una linea programmatica. Alla fine di questa manifestazione, così come già accaduto in altre piazze, quello che rimane di questo movimento è l’urlo pacifico rivolto a quella parte di Politica che fa dei toni violenti e della paura il motivo conduttore della loro propaganda elettorale.
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