“TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO”: 60 ANNI DI EMOZIONI

DA MORETTI E BORTOLUZZI CON CIOTTI E AMERI DAI CAMPI PIU’ IMPORTANTI

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“Scusa Ciotti” sono Ameri”, “scusa Ciotti sono Ciotti” …

Difficilmente dimenticheremo questi incipit o gaffes che preannunciavano, in ogni caso, qualcosa di importante. Parole che restano ancor oggi scolpite nel cuore di milioni di tifosi, frasi che rievocano il programma radiofonico probabilmente più amato dagli sportivi italiani: “Tutto il calcio minuto per minuto”, una trasmissione che negli anni settanta e ottanta toccò addirittura punte di circa 25 milioni di radioascoltatori.

E domenica 12 gennaio 2020 si celebrerà la prima giornata di campionato dei 60 anni del programma più longevo della Rai. Un format semplice nato dall’idea di Guglielmo Moretti, ma con Roberto Bortoluzzi a coordinare, per 27 anni, i collegamenti dai vari campi di calcio. Un programma monumentale capace di resistere alle innovazioni tecnologiche, alle pay tv e a tutte quelle “fredde” invenzioni cervellotiche - realizzate nel segno del Dio denaro – che hanno minato il fascino di un calcio romantico ormai in via di estinzione.

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Ma come dimenticare voci inconfondibili come quelle di Enrico Ameri maestro nel dettare i tempi e i ritmi del racconto o quella di Sandro Ciotti, dalla voce roca e dal timbro vocale unico, capace di raccontare con grande proprietà di linguaggio semplici partite di calcio? E continuando, come non ricordare la voce “lontana” di Ezio Luzzi – per la serie B - che sembrava raccontare partite fisicamente distanti chissà quanto?

E la lista potrebbe continuare con Nicolò Carosio, Alfredo Provenzali, Claudio Ferretti, Enzo Foglianese, Carlo Nesti e Livio Forma fino ad arrivare ai vari Bruno Gentili, Riccardo Cucchi, Emanuele Dotto e Sebastiano Repice tanto per citarne alcuni.

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Sono solo alcuni dei radiocronisti che hanno fatto la storia del fortunato programma, giornalisti in grado di emozionare, con uno stile proprio e inconfondibile, intere generazioni.

Si ricordano con piacere anche alcuni proverbiali screzi in diretta radiofonica dalla coppia di punta Ciotti-Ameri (tra gli anni ’60 - ‘90) che si pizzicava quando si sovrapponevano gli interventi dai vari campi interrompendo - senza un valido motivo a detta loro – momenti topici della loro radiocronaca.

Ma in questo lungo cammino sessantennale, “Tutto il calcio minuto per minuto” è stato l’artefice, quasi certamente involontario, di una socializzazione di massa all’epoca difficilmente pronosticabile. La domenica pomeriggio, in effetti, quando non c’erano ancora partite in televisione e non c’era internet, per sapere i risultati dei match c’era solo la radio con “Tutto il calcio minuto per minuto”. Ed era facile, nelle domeniche desolate e silenziose, passare per strada e vedere persone, riunite attorno alle proprie auto, intente ad ascoltare - attraverso le autoradio - e a commentare i racconti echeggianti di questi interpreti straordinari. E per chi passeggiava capitava di fermarsi per chiedere il risultato delle partite o della squadra del cuore per poi commentare, sia pure velocemente, i risultati insieme.

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Anche per chi restava a casa c’era sempre la radio a fare da catalizzatore per familiari e tifosi pronti a commentare e segnare insieme i risultati delle partite per controllare la famosa schedina del totocalcio. E per chi andava allo stadio c’era pronta una radiolina da accostare all’orecchio per ascoltare, in diretta, i risultati delle altre partite. Cosa che avviene puntualmente ancora oggi.

Una trasmissione, dunque, storica ma sempre viva, un programma che compie 60 anni ma che, a ragion veduta, resiste anche alla pensione.

Buon Compleanno, allora, “Tutto il calcio minuto per minuto”!

(Foto da facebook.com, calcioweb.eu, youtube.com e wikipedia.org - si ringrazia)

Rino Lorusso

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