In questi giorni sul tavolo di concertazione al Governo si discute del nuovo testo di legge sul sesso sicuro su proposta del senatore siciliano grillino Gaspare Antonio Marinello.
Il disegno di legge prevede preservativi scontati per indurre all’acquisto i giovani in particolare, al fine di prevenire malattie e infezioni sessualmente trasmissibili.
I prezzi alti e una latente disinformazione sul tema della prevenzione sono alla base dell’uso limitato del condom tra i ragazzi.
Nel nostro Paese solo la metà dei giovani usa il preservativo. Manca un’appropriata educazione sessuale e vi è una disinformazione di base in merito, come risulta da una recente ricerca, svolta per la società Durex. Tale indagine, condotta da Skuola.net fra giovani della fascia d’età compresa tra i 14 e i 25 anni, rileva che il 70 % dei ragazzi, per soddisfare tutte le perplessità riguardo al sesso, si informano tramite notizie rilevate dal web. Il restante 30%, assume informazioni dall’amico più stretto, o dal compagno di coppia. L’educazione sessuale passando da questi canali, non è sufficiente a difendere i giovani da infezioni, e da gravidanze indesiderate e precoci. Il sesso sicuro non è ancora una priorità tra i giovani, che secondo le loro dichiarazioni rilasciate, credono che il primo rapporto non possa portare ad una gravidanza, e non hanno cognizione alcuna dei rischi che si corrono ad avere rapporti non adeguatamente protetti. Attraverso la proposta del M5S, al fine di aumentare i livelli di prevenzione per diminuire di conseguenza il rischio di infezioni (dalla clamidia all’aids) si punta attraverso la proposta, di ridurre il prezzo dei preservativi, abbassando l’iva al 10%.
Il costo, considerato troppo alto, non ne favorisce l’uso ed è indiscusso che i preservativi siano utilissimi contro le malattie infettive, obbedendo anche ad una necessità contraccettiva, ritenuti infine dal senatore grillino, un’emergenza sanitaria.
Usare il preservativo è utile alla coppia, e soprattutto è bene ricordare che va utilizzato in maniera appropriata e non come un gioco.
L’hashtag che ha spopolando sui social network americani (già in voga alcuni anni addietro), riguarda invece l’uso improprio dei preservativi; diciamo che si tratta quasi di un gioco. Si chiama condom challenge, e coinvolge soprattutto i più giovani. In Italia per fortuna, non è una moda molto diffusa, ma negli ultimi tempi ha imperversato mediante i video sul web americano. Questo assurdo gioco, molto pericoloso, consiste nello sniffare il preservativo fino ad inalarlo dalle narici, facendolo uscire dalla gola. Questa attività provoca danni anche permanenti alla salute, e ovviamente infezioni.
La resistenza all’acquisto del preservativo (almeno per i giovani italiani), potrebbe derivare un po’ anche dalla vergogna. Tuttavia i ragazzi più timidi sono i più reticenti all’acquisto del preservativo, ma è risaputo che a bloccarli subentri anche il già espresso fattore economico. Almeno su questo si sta intervenendo, confidando che il disegno di legge del senatore pentastellato sia presto approvato e che i grandi, gli educatori e i genitori, sappiano avvicinare i giovani con intelligenza, perché i loro errori spesso sono frutto della nostra disattenzione, e della lontananza dal loro mondo.