Dallo scorso 16 marzo ad oggi, la fiera di arte e antiquariato più importante al mondo ha raccolto risultati inauditi, nel nome della rarità e della qualità che da sempre la contraddistinguono. Già la Preview del 14 e l’Early Access del 15 marzo avevano accolto migliaia di collezionisti, appassionati e direttori di musei, facendo ben sperare nel successo di questa 32^ edizione.
Fino domenica 24 marzo, al MECC (Centro congressi ed esposizioni) di Maastricht 279 stand - aumentati rispetto agli anni precedenti - metteranno in mostra la migliore selezione di oggetti, celebrando oltre 7000 anni di storia dell’arte e occupando una posizione senza eguali sul mercato internazionale. Un prestigio che è confermato edizione dopo edizione del bilancio degli acquisti effettuati da collezionisti privati e istituzionali. Tra i nuovi espositori, compare la galleria statunitense Fergus McCaffrey (Stand 440), che ha portato alle luci della ribalta le opere dell’artista Barry X Ball, produzioni in pietra realizzate negli ultimi dieci anni. La più significativa è certamente Purity, realizzata in onice iraniano traslucido e acciaio inossidabile, ispirata a La Dama Velata di Antonio Corradini, simbolo della connessione tra passato e presente.
Un’opera mai esposta sarà al centro dello stand Saloman Lilian (n. 309): Natura Morta di un Manoscritto Miniato, tratto da una collezione privata francese a partire dal XIX secolo. La particolarità di questo dipinto sta nel soggetto scelto, inusuale per le nature morte dell’epoca: un manoscritto.
Un altro quadro inedito, La Vergine e il Bambino (incorniciati da San Domenico e San Pietro Martire), sarà esposto da Haboldt & Co (Stand 351). Si tratta in questo caso di un prezioso tempera e foglia d’oro su pannello.
La Pace Gallery (Stand 441) presenterà una selezione di dipinti e disegni di Piet Mondrian (1872-1944), uno degli esponenti dell’astrattismo nell’arte moderna, provenienti dalla collezione personale del leggendario mercante d’arte e amico intimo di Mondrian, Sidney Janis. Spicca tra questi Nudo Adagiato (Dune e Mare), un carboncino su carta che rappresenta uno dei momenti cruciali nella carriera dell’artista con un’estrema decostruzione geometrica.
Non mancano neppure le opere di ispirazione orientale: Alessandra di Castro (Stand 108) espone tre vasi monumentali in porcellana cinese bianca e blu decorati con il “tema del dragone”, in perfette condizioni ed estremamente pregiati. Si annoverano pertanto tra i più importanti prodotti di porcellana cinese realizzati nel XVIII secolo per l’esportazione in Europa. I vasi risalgono al periodo Kangxi (1700-1722 circa) e sono stati rivenuti nel Palazzo Ala Ponzone.
Un’eccezionale collana - realizzata con oro giallo, rosa e bianco, zaffiri gialli, ametiste e diamanti - è stata presentata da Van Cleef & Arpels (Stand 144). Il gioiello è simbolo delle ispirazioni artistiche tipiche della nuova estetica sorta negli anni Sessanta, a metà tra uno stile permeato di esotismo e la passione sfrenata per le pietre colorate. Dello stesso tenore sono le proposte di sei espositori di TEFAF, nella sezione dedicata alle antichità, in cui troviamo le creazioni del gioielliere couture per antonomasia, Glenn Spiro, presentate da G (Stand 142). Spettacolari i suoi orecchini a clip, denominati “Fan”, la cui montatura in titanio sorregge zaffiri viola naturale di 62 carati, dalla forma barocca, spinelli blu naturali di 25 carati e due diamanti bianchi a mezzaluna sull’estremità interna.
Tra le sculture, invece, spicca l’esposizione del newyorkese Demisch Danant (Stand 610), costituita da una scrivania in legno d’olmo, formica e acciaio placcato nichel firmata Geneviève Dangles e Christian Defrance. Si tratta di un pezzo unico, commissionato dai signori Burov per il loro appartamento privato a Parigi, che fu riprogettato interamente dai due artisti nel 1958.
Le sezioni più imponenti sono la TEFAF Antiques (che conta ben 92 espositori) e la TEFAF Modern (terza per grandezza generale ma prima per la quantità di nuovi espositori). La prima ospita, tra le altre opere, l’affascinante Casa delle Bambole di Anna Maria Trip, sul mercato per la prima volta; la seconda accende i riflettori su importanti artisti moderni e contemporanei, valorizzati singolarmente in percorsi dedicati o racchiusi in stand tematici. Per esempio, Henze & Ketterer (Stand 444) presenterà le opere di Ernst Ludwig Kirchner (1880 - 1938), Erich Heckel (1883 - 1970) ed Emil Nolde (1867 - 1956) realizzate durante la Prima Guerra Mondiale, che raffigurano proprio le atrocità del conflitto armato. Ma l’opera di punta è rappresentata dal Ritratto di Hugo (1914), rinvenuta nell’abitazione del suo creatore, Ernst Ludwig Kirchner, con un valore attuale di 3,5 milioni di franchi svizzeri.
Una delle novità di quest’anno consiste nella combinazione tra TEFAF Design e TEFAF Tribal, che si mescolano in un percorso espositivo ancora più accattivante. Sarà qui esposta l’eccezionale chaise longue di Marcel Breuer (Jackson Design AB - Stand 617), realizzata in compensato di acero modellato e tagliato, con rivestimento in lana. Questa e tante altre meraviglie attendono i visitatori, risucchiati in un vortice di bellezza che mischia l’antico al moderno, il consueto all’innovativo, il pregiato con l’ordinario.