I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi al numero dei casi, dei morti e dei guariti è certo in quanto deriva dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile.
I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alta, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. Variabili sanitarie del modello con previsione dall’11/03/2020 al 15/03/2020.
Figura 2. L’economia del coronavirus in Italia. Dati: Protezione Civile ed elaborazioni.
Il risultato è tale da manifestare che in data 14/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 164,73 miliardi di euro, ovvero pari ad un valore di 9,21% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 2.727,40 euro. Complessivamente, ciò che è stato perduto corrisponde al detrimento di reddito per circa 5.563.501 italiani.
Data 14/03/2020. Il tasso di crescita del coronavirus è aumentato. Il tasso di crescita è infatti è passato dal 16,85% del 13/03/2020 al 19,80% del 14/03/2020, con una crescita da 17.660 unità fino a 21.157 unità. Il numero dei morti è pari a 1.441 unità. Il tasso di mortalità è pari al 6,81%, mentre il tasso di guarigione è diminuito leggermente intorno all’8,15%.
Predizione in data 14/03/2020. La crescita continua regolare. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 85 ore circa.
I dati internazionali. I dati a livello internazionale mostrano la crescita del fenomeno e la diffusione nei vari contintenti. Allo stato attuale sono circa 151 i paesi nel mondo che hanno avuto almeno 1 caso di contagio[1]. Di seguito vengono analizzati 15 dei 151 paesi.
La classifica dei casi totali. La classifica dei casi totali vede la Cina al primo posto con un valore pari a 80.824 casi, seguita dall’Italia con 21.157 casi e dall’Iran con 12.729 casi. A metà vi sono Francia con 4.469 casi e USA con 2.499 casi. Danimarca e Giappone chiudono la top15 con un numero di contagiati pari a rispettivamente a 827 e 804.
I nuovi casi. L’Italia è al primo posto al mondo per numero di nuovi casi nel 14/03/2020 con un valore pari a 3.497 unità, seguita dall’Iran con un ammontare pari a 1.365 e dalla Spagna con un ammontare pari a 1.083. Chiudono la classifica Giappone, con un valore pari a 70 unità, Danimarca, con un numero di nuovi casi pari a 23, e la Cina, con un numero di nuovi casi pari a 11.
Il tasso di crescita. La classifica dei paesi per tasso di crescita vede al primo posto UK con un tasso di contagio pari al 30,00%, seguito dalla Germania con un tasso pari al 18,78%, e dalla Francia con un tasso pari a 18,08%. Chiudono la classifica la Danimarca con un tasso di crescita pari a 2,78%, seguita dalla Corea del Sud con un tasso di crescita di 1,32% e dalla Cina con un tasso di crescita pari a 0,01%.
Deceduti. Nella classifica internazionale dei deceduti la Cina è al primo posto con un valore pari a 3.189 decessi , seguito dall’Italia con un numero di decessi pari a 1.441 e dall’Iran con 611 decessi. Chiudono la classifica la Norvegia con 2 decessi, la Svezia con 2 decessi e la Danimarca con 1 decesso.
Tasso di mortalità. La classifica del tasso di mortalità vede al primo posto l’Italia con un valore pari a 6,81%, seguita dall’Iran con il 4,8% e dalla Cina con il 3,95%. Chiudono la classifica la Norvegia con un valore pari a 0,19%, la Germania con un valore pari a 0,18% e la Danimarca con un valore pari a 0,12%.
Perdita economica. La perdita economica valutata, sulla base del valore della vita umana, è pari a circa 738 miliardi di euro in data attuale al 14/03/2020.
________________________________
[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[1] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
______________________________
Pubblicazioni precedenti
L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)