“Lunedì avvieremo la distribuzione di mascherine, 2 milioni in tutta Italia di tutti i tipi”, dichiara Angelo Borrelli durante la trasmissione di ieri sera Che tempo che fa. La situazione in Italia, e soprattutto per la sanità lombarda, si sta facendo davvero preoccupante. Oltre al rischio collasso per i posti letto in terapia intensiva, la carenza dei Dpi (dispositivi di prevenzione individuale) è un problema che da giorni si sta cercando di risolvere. A riguardo della prossima fornitura di mascherine, anche se sono “numeri importanti ma insufficienti - dice il capo della protezione civile italiana - il bisogno è decuplicato”. E sulla possibilità di approvvigionarsi in Italia, dice che “qualcuno le produce in Lombardia e nella bergamasca, abbiamo forniture da lì, mancano produttori delle mascherine più evolute. Dobbiamo favorire una maggiore produzione interna”.
Nel frattempo in Italia, si sta per superare quota 20mila contagiati, con un aumento del numero di morti: 2.335 le persone guarite, 1.809 i morti, con il record di 368 decessi nella sola giornata di ieri. Le cifre sono molto allarmanti, se consideriamo che si attende per i prossimi giorni un’ondata di contagiati dal centro-sud in giù. Al momento il dato confortante che possiamo dare, è che il contagio, esploso circa tre settimane fa nella lodigiana, sta andando verso l’appiattimento.
Comunque, l’appello della Protezione civile, ripetuto in ogni occasione in Tv, sui social media e sul web, è di uscire soltanto per esigenze lavorative, cure mediche e spesa, limitando al massimo i viaggi e le uscite fuori dalle abitazioni. Per il rispetto delle norme, contenute nel Dpcm (Decreto presidenza consiglio dei ministri), sono stati intensificati i controlli e aumentate le infrazioni: 20.003 i denunciati, 493 per dichiarazione falsa a pubblici ufficiali, mentre sono 982 i titolari di esercizi commerciali denunciati.
In aggiunta alle norme, alcune Regioni stanno applicando delle rigide misure per cercare di controllare il flusso di gente in arrivo sui propri territori. Per esempio, chiunque arrivi inBasilicata, dall’Italia o dall’estero, per restarvi "anche temporaneamente", dovrà comunicare la sua presenza e stare in quarantena domiciliare per 14 giorni. La Valle d’Aosta, invece, ha emanato un’ordinanza che ne vieta l’ingresso ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa. Nel Comune di Ariano Irpino, ad Avellino, tutta la popolazione è stata messa in quarantena, dopo un’ordinanza del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, "visto l’aumento dei contagi verificato dai dati" riferiti alla stessa cittadina. C’è chi, come i presidenti delle giunte di Sicilia e Calabria chiedono l’intervento dell’esercito per fermare gli arrivi dal Nord Italia. “I prefetti sono stati avvertiti - dice il presidente Musumeci - si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia”.