L’Istat ha pubblicato i dati relativi ai consumi degli italiani, rappresentati come numeri indice. Il numero indice è posto uguale a 100 nel 2015. Le variazioni rispetto a tale indicatore manifestano l’andamento della variabile nel periodo considerato. L’Istat riporta i dati su base trimestrale e mensile. Per motivi di spazio vengono analizzate le variazioni trimestrali dal IV trimestre del 2018 fino al III trimestre del 2020. Gli italiani hanno aumentato i consumi alimentari e diminuito i consumi non alimentari. L’aumento dei consumi alimentari è ridotto rispetto al calo dei consumi non alimentari.
I consumi alimentari. Nel IV trimestre del 2018 l’indice dei consumi alimentari è stato pari a 103,00. Tra il IV trimestre del 2018 ed il I trimestre del 2019 il valore dell’indice dei consumi alimentari è diminuito da un ammontare pari a 103,00 fino ad un ammontare pari a 102,4, con una riduzione di 0,6 unità. Nel passaggio tra il I trimestre del 2019 ed il II trimestre del 2019 il valore dell’indice alimentare è passato da 103,4 ad un ammontare di 104,4 unità, con una variazione di 1,00 unità. Tra il III trimestre del 2019 ed il IV trimestre del 2019 il valore della spesa alimentare è passato da 104,4 ad un ammontare pari a 104,2, con una riduzione di 0,2 unità. Tra il IV trimestre del 2019 ed il I trimestre del 2020 il valore della spesa alimentare è passato da un ammontare pari a 104,2 fino a 106,8, con una variazione pari a 2,6 unità. Nel passaggio tra il I trimestre del 2020 ed il II trimestre del 2020 il valore dell’indice delle spese alimentari è passato da un ammontare pari a 106,8 fino ad un valore di 106,6, con una variazione di -0,2 unità. Tra il II trimestre del 2020 ed il III trimestre del 2020 il valore dell’indice delle spese alimentari è diminuito da 106,6 fino ad un valore pari a 106,00 unità, con una variazione di -0,6 unità. Nel periodo tra il 2018 ed il 2020 il valore dell’indice delle spese alimentari è cresciuto di un ammontare pari a 3,00 unità. In media nel 2019 il valore delle spese alimentari è cresciuto di un valore pari a 0,3 mentre nel 2020 è cresciuto di 0,6.
Figura 1. Andamento dell’indice delle spese alimentari. Fonte: Istat.
I consumi non alimentari. Il valore dell’indice dei consumi non alimentari è stato pari ad un ammontare di 100,7 unità. Nel passaggio tra il 2018 ed il 2019 il valore dell’indice dei consumi non alimentari è aumentato da un ammontare pari a 100,7 fino a 100,8, con una variazione di 0,1 unità. Nel passaggio tra I trimestre del 2018 ed il II trimestre del 2018 il valore dell’indice non alimentare è passato da 100,8 fino ad un valore pari a 101,2, con una variazione pari a 0,4. Tra il II trimestre del 2019 ed il III trimestre del 2019 il valore dell’indice dei consumi non alimentari è rimasto costante, mentre tra il III trimestre del 2019 ed il IV trimestre del 2019 esso è diminuito di 0,1 unità. Tra il IV trimestre del 2020 ed il I trimestre del 2020 il valore dell’indice dei consumi non alimentari è diminuito da 101,3 fino ad un valore pari a 88,2, con una variazione pari ad un ammontare di -13,1. Nel passaggio tra il I trimestre del 2020 ed il II trimestre del 2020 il valore dell’indice dei consumi non alimentari è diminuito da un ammontare pari a 88,2 fino a 75,2, con una variazione pari a -12,6 unità. Tra il II trimestre del 2020 ed il III trimestre del 2020 il valore dell’indice dei consumi non alimentari è cresciuto da un valore pari a 75,6 fino a 97,4, con di un ammontare pari a 97,4 unità, equivalente a 21,8 unità. Tra il 2018 ed il 2010 il valore dell’indice delle spese non alimentari è diminuito di un valore pari a -3,3 unità con una variazione diminutiva per trimestre pari a 0,5 in media.
Figura 2. Indice dei consumi alimentari e non alimentari. Fonte: Istat.
Totale. L’indice dei consumi totali è diminuito tra il IV trimestre del 2018 ed il III trimestre del 2020. Nel IV trimestre del 2018 il valore totale dell’indice è stato pari ad un ammontare di 101,7 unità. Tra il IV trimestre del 2018 ed il I trimestre del 2019 il valore dell’indice è passato da 101,7 fino ad un ammontare pari a 101,5 unità, con una variazione di -0,2 unità. Tra il I trimestre del 2019 ed il II trimestre del 2019 il valore dell’indice totale è cresciuto da un ammontare pari a 101,5 fino ad un valore di 102,1, con una variazione di 0,6 unità. Tra il II trimestre del 2019 ed il III trimestre del 2019 il valore del totale della variazione dell’indice considerato è cresciuto da un ammontare pari a 102,1 unità fino ad un valore pari a 102,6 unità, ovvero pari ad un valore di 0,5 unità. Nel passaggio tra il III trimestre del 2019 ed il IV trimestre del 2019 il valore dell’indice è cresciuto da un ammontare pari a 102,6 fino ad un valore pari a 102,5, con una variazione di -0,1 unità. Tra il IV trimestre del 2019 ed il I trimestre del 2020 il valore dell’indice totale è diminuito da un ammontare pari a 102,5 fino ad un valore pari a 96,00 unità, ovvero pari ad una variazione di -6,5 unità. Tra il I trimestre del 2020 ed il II trimestre del 2020 il valore dell’indice totale è diminuito da un ammontare di 102,5 fino ad un valore pari a 96 unità, ovvero con una variazione di -6,5%. Nel passaggio tra il I trimestre del 2020 ed il II trimestre del 2020 il valore dell’indicatore è diminuito da un valore pari a 96 unità fino ad un valore pari a 88,7 unità, ovvero pari ad un valore di -7,3 unità. Nel passaggio tra il II trimestre del 2020 ed il III trimestre del 2020 il valore dell’indice totale dei consumi è aumentato da un valore pari a 88,7 unità fino ad un valore di 101,00, con un aumento del 12,4. Complessivamente il valore è diminuito di un ammontare pari a -0,1 unità in media e pari a -0,7 tra il IV trimestre del 2018 ed il III trimestre del 2020.
Conclusioni. La riduzione dei consumi non alimentari è stata manifesta nel primo trimestre del 2020 in connessione con la prima ondata del Covid. È probabile che ulteriori flessioni decrescenti vengano ad essere manifeste nell’ultimo trimestre del 2020.