In Italia ulteriori 23.832 contagi e altri 401 morti
Sono 23.832 i contagi da coronavirus in Italia oggi, secondo i numeri e i dati regione per regione del bollettino della Protezione Civile pubblicato ieri dal ministero della Salute.
Nella tabella sono inseriti altri 401 morti, che portano il totale a 104.642 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 354.480 tamponi, l’indice di positività è al 6,7%. Aumentano ancora i pazienti in terapia intensiva: oggi sono 3.387 (+23 da ieri).
I dati dalle Regioni
Sono 2.196 i nuovi contagi da coronavirus in Campania.Registrati inoltre altri 28 morti.
Sono 2.141 i nuovi contagi da Covid-19 in Piemonte. Si registrano 52 i morti.
Sono 782 i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia. Registrati inoltre altri 10 morti.
Sono 4.810 i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia. Sono stati registrati altri 78 morti.
Sono 2.044 i nuovi contagi da Coronavirus in Veneto. Sono stati registrati altri 20 morti.
Sono 1.821 i contagi da coronavirus nel Lazio. Si registrano altri 24 morti.
Sono 1.983 i nuovi contagi da coronavirus in Puglia. Si registrano altri 26 morti.
Sono 2.560 i nuovi contagi da coronavirus in Emilia-Romagna. Registrati inoltre altri 47 morti.
Sono 151 i nuovi contagi da coronavirus in Basilicata.Nessun nuovo decesso.
Sono 1.510 i contagi da coronavirus in Toscana.
Sono 856 i contagi da coronavirus nelle Marche.
Sono 370 i nuovi contagi da Coronavirus in Abruzzo. Sono stati registrati altri 35 morti di cui, però, 24 risalgono ai giorni scorsi e sono stati comunicati solo ieri.
Sono 102 i nuovi contagi da Coronavirus in Sardegna. Sono stati registrati altri due morti.
Sono 61 nuovi casi positivi al Covid-19 rilevati in Valle d’Aosta. Non ci sono stati decessi (il totale delle vittime è 419).
Sono 364 i contagi da coronavirus registrati in Calabria. Si registrano 4 morti.
Sono 906 i contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia.I decessi registrati sono 12, a cui si sommano due morti pregresse del 7 e 15 marzo scorsi.
Vaccino Johnson & Johnson, Figliuolo: "Arriva in seconda metà aprile"
Il vaccino anti Covid "Johnson & Johnson arriverà nella seconda metà di aprile, con una quantità limitata che poi andrà aumentando tra maggio e giugno". Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo essere stato vaccinato con AstraZeneca alla Cecchignola. "Il vaccino è andato benissimo, organizzazione perfetta, non potrei dire diversamente dato che questo centro l’ho ideato io con la mia squadra.
Abbiamo fatto l’AstraZeneca ed eccoci qua" ha detto Figliuolo.
"Per gli arrivi dei vaccini ci siamo - ha sottolineato - ed è confermato l’arrivo per fine mese di 7 milioni di vaccini a fronte dei 6 milioni e mezzo circa di febbraio e gennaio. Quindi c’è una forte accelerazione".
"Il nostro obiettivo - ha spiegato - è raggiungere le 500mila vaccinazioni al giorno dalla terza settimana di aprile". "Abbiamo avuto una battuta d’arresto con la sospensione di AstraZeneca per 4 giorni, ma già da ieri stiamo recuperando - ha aggiunto - e ora ci sarà una forte accelerazione". L’obiettivo è arrivare all’80% di immunizzati "entro fine settembre".
Rinunce alla vaccinazione con AstraZeneca? "In alcune regioni è al 20% e in altre è zero, non ci sono state affatto" ha detto il commissario straordinario. "A ieri avevamo un 20 per cento in meno su qualche regione, qualche altra al 10 per cento, molte regioni come il Lazio non hanno avuto neanche una rinuncia - ha precisato Figliuolo - Mi fermo qua però, sono stime. L’obiettivo è 500mila vaccini dalla terza settimana di aprile, poi se siamo ancora più bravi cercheremo di incrementarli ancora più avanti".
Riguardo alle vaccinazioni, "non ci sono regioni più indietro di altre, ma ci sono regioni che hanno avuto problemi organizzativi che stanno risolvendo" e "ritengo che procederanno in linea con il piano. Insieme con il capo della Protezione Civile, l’amico Fabrizio Curcio, stiamo facendo delle survey per vedere come potere, organizzativamente, sopportarle meglio. Nei rapporti con i presidenti delle Regioni devo dire che ci stiamo mettendo d’accordo bene per andare al passo con il piano" ha concluso Figliuolo.
A livello nazionale, dall’inizio del mese di marzo, riferisce una nota dell’ufficio del commissario straordinario per emergenza Covid, il numero di punti vaccinali è cresciuto di circa il 25%, passando da 1510 a 1868, e nello stesso periodo è stato superato il numero di 3 milioni di dosi somministrate, portando a 7,5 milioni il numero totale di persone che hanno ricevuto il vaccino dall’inizio della campagna.
"Bisogna fare il vaccino, qui sono bravissimi. Noi rientriamo nelle categorie che dovevano fare il vaccino. AstraZeneca va bene, è quello che ho appena fatto. Il messaggio è che bisogna fare il vaccino perché proteggiamo noi e soprattutto proteggiamo gli altri" ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
"Abbiamo attivato in modo ancora più forte e sensibile il coordinamento nazionale di Protezione civile - ha spiegato - ieri abbiamo fatto il secondo comitato di Protezione civile che riunisce tutte le strutture e componenti del sistema nazionale con le Regioni e i volontari".
"Un lavoro per limare quei disequilibri che a livello regionale esistono. E credo - ha aggiunto- che siamo a un buon punto di condivisione con le Regioni. Ieri ho attivato il volontariato nazionale e territoriale di Protezione civile e tutte le strutture sono autorizzate ad operare. Oggi le Regioni sanno che possono attivare il loro volontariato e che hanno copertura nazionale". "Noi - ha concluso - abbiamo 300mila volontari ma non so quanti saranno impegnati. Saranno impegnati quelle migliaia che le Regioni chiameranno a supporto delle strutture vaccinali".