Covid Europa e quarta ondata. Vaccino, test e lockdown: strategie
Londra anticipa la terza dose di vaccino, la Germania mette in campo l’esercito, l’Austria entro oggi decide sul lockdown per non vaccinati. La quarta ondata covid spaventa l’Europa e ogni paese, alle prese con migliaia di contagi, vara una propria strategia per fronteggiare l’emergenza.
I contagi record hanno spinto la Germania a ripristinare tamponi e test gratis, cancellati poche settimane fa. Il paese archivia una giornata con 45.081 nuovi casi e un’incidenza da primato: 277,4 positivi ogni 100mila abitanti. Il quadro, completato da altri 228 morti, fa scattare il nuovo campanello d’allarme.
"Abbiamo davanti a noi settimane difficili", ha detto la cancelliera Angela Merkel, invitando quanti non lo hanno ancora fatto a vaccinarsi. La cancelliera ha sottolineato che la situazione è grave quasi quanto quella di un anno fa, quando si rese necessario un lockdown parziale, durato mesi. E tuttavia, ha aggiunto, i tedeschi hanno ora a disposizione l’arma dei vaccini. "Dobbiamo trarne vantaggio in fretta. Vi chiedo, per favore, di partecipare e di convincere i vostri familiari e amici", ha detto Merkel.
Per gestire la situazione, la Germania si prepara a mobilitare 12mila soldati per aiutare i servizi sanitari. Der Spiegel ha anticipato che i militari entreranno in azione entro Natale. Tra i compiti a loro assegnati il rifornimento di terze dosi di vaccino e di test per le case di riposo e gli ospedali. Al momento i militari in campo sono 630.
Londra anticipa la terza dose di vaccino contro il covid. Il governo permetterà ai cittadini di ricevere la dose booster a 5 mesi - e non a 6 - dalla conclusione del ciclo ordinario di vaccinazione. L’obiettivo, scrive il Guardian, è ridurre la pressione sul servizio sanitario e sugli ospedali mentre si avvicina l’inverno.
Non è chiaro se la nuova direttiva si applicherà solo all’Inghilterra o se verrà estesa a tutto il Regno Unito. In ogni caso, per milioni di persone la terza dose è destinata ad arrivare in anticipo. Oltremanica sono state già somministrate 12 milioni di terze dosi, l’iter però - secondo ambienti del sistema sanitario - va snellito e velocizzato. Intanto, registrati 38.351 nuovi contagi nelle ultime 24 ore e 157 decessi attribuiti al cCovid nello stesso periodo di tempo.
Oggi è una giornata chiave in Austria: a Vienna è atteso il semaforo verde per far scattare il lockdown per i non vaccinati a partire da domani lunedì 15 novembre. Stando a una bozza di proposta, le misure resterebbero in vigore fino al 24 novembre, anticipa l’agenzia Dpa. Il giro di vita è indispensabile "per evitare il crollo del sistema sanitario".
Il governo federale discuterà il testo oggi con i leader delle regioni, l’iter non dovrebbe subire scossoni e il via libera dovrebbe arrivare in serata. Le regole sono note: chi non è vaccinato o guarito dal Covid potrà uscire di casa, come per i precedenti lockdown, per lavorare, fare la spesa o in caso di urgenze, per stare all’aperto per necessità di salute fisica o mentale o praticare un culto religioso. I bambini sotto i 12 anni sono esclusi.
In Francia, riflettori accesi sulle terapie intensive: il numero di pazienti ricoverati in area critica è aumentato fino a quota 1.202. Per il resto, sono 234 le persone ricoverate nelle ultime 24 ore in Francia a causa del covid, come hanno annunciato le autorità sanitarie. Negli ultimi sette giorni, la media è stata di 314 ricoveri quotidiani, un numero che sembra essersi stabilizzato, così come quello relativo al bilancio dei morti tra i ricoverati, 33 al giorno.
In Italia ulteriori 8.544 contagi e altri 53 morti
Sono 8.544 i contagi da coronavirus in Italia, secondo i numeri e i dati covid - regione per regione - del bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.
Registrati altri 53 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 540.371 tamponi, il tasso di positività è 1,58%. I pazienti covid ricoverati con sintomi sono 3.597 (+72).
I dati dalle Regioni
SICILIA - Sono complessivamente 327, su 20.752 tamponi processati, i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, dove gli attuali positivi salgono a quota 9.006. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, da cui emerge che in un solo giorno i guariti sono stati 303, mentre i 3 decessi riportati (7.088 dall’inizio dell’emergenza pandemica) si riferiscono tutti ai giorni scorsi. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 320, mentre si trovano in terapia intensiva 50 pazienti. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 38 a Palermo, 118 a Catania, 21 a Messina, 17 a Ragusa, 36 a Trapani, 49 a Siracusa, 21 a Caltanissetta, 24 ad Agrigento e 3 a Enna.
PIEMONTE - Sono 483 i nuovi contagi da coronavirus, secondo il bollettino della Regione. Non si registrano invece nuovi decessi. I nuovi positivi sono pari allo 0,8% di 59.377 tamponi eseguiti, di cui 52.644 antigenici. Dei 483 nuovi casi gli asintomatici sono 277 (57,3%).I casi sono 244 di screening, 172 contatti di caso, 67 con indagine in corso. Il totale dei casi positivi diventa quindi 393.278, così suddivisi su base provinciale: 32.392 Alessandria, 18.884 Asti, 12.409 Biella, 56.557 Cuneo, 30.411 Novara, 209.519 Torino, 14.645 Vercelli, 13.917 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.628 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.916 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
FRIULI VENEZIA GIULIA - Su 7.061 tamponi molecolari sono stati rilevati 489 nuovi contagi con una percentuale di positività del 6,93%. Sono inoltre 19.958 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 35 casi (0,18%). Si registra un decesso: un uomo di 75 anni di Pordenone morto in ospedale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 20, mentre i pazienti in altri reparti risultano essere 143.
’’I decessi complessivamente ammontano a 3.896, con la seguente suddivisione territoriale: 865 a Trieste, 2.033 a Udine, 691 a Pordenone e 307 a Gorizia. I totalmente guariti sono 113.242, i clinicamente guariti 154, mentre le persone in isolamento risultano essere 4.526.Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 121.981 persone (il totale di positivi è stato ridotto di 5 unità a seguito di altrettante revisioni di test rapidi) con la seguente suddivisione territoriale: 27.096 a Trieste, 54.570 a Udine, 23.880 a Pordenone, 14.747 a Gorizia e 1.688 da fuori regione’’.
CAMPANIA - Sono 830 i nuovi contagi da coronavirus. Registrati inoltre altri 6 morti. 27.580 i tamponi analizzati. Dei 6 decessi, 5 dei sono avvenuti nelle ultime 48 ore e uno è avvenuto in precedenza ma registrato ieri. In Campania sono 18 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva e 285 i pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza.
LAZIO - Sono 1.067 i nuovi contagi da Coronavirus. Sono stati registrati 9 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 15.059 tamponi molecolari e 35.256 antigenici con un tasso di positività del 2,1%. I ricoverati sono 550(+13), mentre sono stabili a 69 le terapie intensive. Nelle ultime 24 ore sono stati 580 i guariti. I casi a Roma città sono a quota 498.
Nel dettaglio i casi e i decessi nelle asl del Lazio nelle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 217 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 2: sono 191 i nuovi casi e 3 i decessi; Asl Roma 3: sono 90 i nuovi casi e 2 i decessi; Asl Roma 4: sono 64 i nuovi casi; Asl Roma 5: sono 99 i nuovi casi e 1 decesso: Asl Roma 6: sono 132 i nuovi casi e 1 decesso. Nelle province si registrano 274 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 108 i nuovi casi ; Asl di Latina: sono 97 i nuovi casi e 1 decesso; Asl di Rieti: sono 22 i nuovi casi; Asl di Viterbo: sono 47 i nuovi casi.
VENETO - Sono 1.125 i nuovi contagi da coronavirus. Sono 360 i ricoverati negli ospedali: ricordiamo che l’80% dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati ma rappresentano solo il 15% della popolazione quindi si tratta di dati importanti. Siamo davanti a quella che si può definire la ’pandemia dei non vaccinati’.
EMILIA ROMAGNA - Sono 682 i nuovi contagi da coronavirus. Registrati inoltre altri 7 morti. Dall’inizio dell’epidemia si sono registrati 438.850 (+682) casi di positività, su un totale di 28.366 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 2,4%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Sono state somministrate complessivamente 7.074.290 dosi; sul totale, 3.524.798 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Terze dosi fatte arrivate a 265.077.
PUGLIA - Sono 277 i nuovi contagi. Nessun nuovo decesso. I nuovi casi di positività sono stati rilevati su 19.769 test giornalieri. Sono 3.787 le persone attualmente positive in Puglia, 160 ricoverate in area non critica e 19 in terapia intensiva. Da inizio emergenza, nella Regione registrati 275.692 casi totali, 4.438.604 i test eseguiti, 265.044 le persone guarite e 6.861 i decessi.
CALABRIA - Sono 184 i nuovi contagi da coronavirus. Si registra inoltre un altro morto. 4.753 i tamponi effettuati, +176 guariti. Il totale dei decessi nella regione è di 1.466 decessi. Il bollettino, inoltre, registra +7 attualmente positivi, +2 in isolamento, +5 ricoverati e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 9).
TOSCANA - Sono 431 i contagi da coronavirus. I nuovi casi sono stati registrati su 31.361 test di cui 8.892 tamponi molecolari e 22.469 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 1,37% (4,8% sulle prime diagnosi). I vaccini attualmente somministrati sono 6.077.668.
VALLE D’AOSTA - Sono 25 i nuovi contagi da coronavirus. Si registra inoltre un altro morto. Da inizio epidemia nella regione salgono pertanto a 12.437 le persone contagiate dal virus. In crescita anche i positivi attuali che sono oggi 134 di cui 126 in isolamento domiciliare e otto in ospedale. I guariti complessivi sono 11.827(+5), i casi testati 94.209 i tamponi fino ad oggi effettuati 252.013. Con il decesso registrato le persone decedute risultate positive al virus da inizio epidemia sono 476.
BASILICATA - Sono 30 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti. I nuovi casi (tutti riguardano residenti) sono stati rilevati su un totale di 596 tamponi molecolari. I lucani guariti o negativizzati sono 5. I ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera sono 26 di cui 1 in terapia intensiva mentre gli attuali positivi residenti in Basilicata sono in tutto 919 (+24).
Per la vaccinazione,sono state effettuate 1.485 somministrazioni di cui oltre mille sono terze dosi. Finora 434.591 lucani hanno ricevuto la prima dose del vaccino (78,6 per cento del totale della popolazione residente), 398.313 hanno completato il ciclo vaccinale (72 per cento) e 15.932 sono le terze dosi, per un totale di 848.846 somministrazioni effettuate.
Covid Italia, sale circolazione del virus: contagi e fasce più colpite
Aumentano i contagi da coronavirus in Italia ma nessuna regione dovrebbe passare in zona gialla. I dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia sull’andamento di Covid-19 danno il Friuli Venezia Giulia ad alta probabilità di progressione verso un rischio alto, la Calabria unica regione a rischio basso e tutte le altre regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato.
La circolazione del virus è cresciuta tra gli under 12 e sono in aumento i casi tra 30-49 anni, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Ieri nel nostro Paese sono stati registrati 8.516 nuovi contagi e altri 68 morti, che portano a 132.686 il totale delle vittime da inizio emergenza.
MONITORAGGIO - Secondo i dati riportati nel monitoraggio sull’andamento epidemiologico Covid-19 della Cabina di regia, comunicati dall’Istituto superiore di sanità, l’incidenza settimanale dei casi Covid-19, a livello nazionale, continua ad aumentare, attestandosi a 78 casi per 100mila abitanti nel periodo 5-11 novembre, rispetto alla settimana precedente in cui era a 53 casi per 100mila abitanti, secondo dati di flusso del ministero della Salute.
Continua a salire in Italia anche l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19, che si attesta a 1,21 (con un range tra 1,08 e 1,31) nel periodo 20 ottobre-2 novembre, in aumento rispetto alla settimana precedente e stabilmente al di sopra della soglia epidemica.
In Italia il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid-19 in terapia intensiva è al 4,4% secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute all’11 novembre, in salita rispetto al 4,0% rilevato una settimana prima, il 4 novembre. In salita anche l’occupazione dei reparti di area medica che si attesta al 6,1% (rilevazione giornaliera 11 novembre) rispetto al 5,3% del 28 ottobre.
CONTAGI IN AUMENTO IN TUTTE LE REGIONI - "In tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione del virus e questo si traduce in un aumento dei casi" ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.
"La mappa europea, anche questa settimana, mostra un’Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso. La circolazione del virus sta aumentando - ha aggiunto - Le curve ci mostrano come anche nel nostro Paese i casi sono in crescita, ma più contenuta rispetto ad altri Paesi. In Europa la circolazione è in netto aumento".
FASCE DI ETA’ - Brusaferro ha spiegato che "negli ultimi 7 giorni si concentra una crescita dei casi nelle fasce d’età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni, che poi hanno la quota di popolazione non vaccinata più significativa, e tra i giovani dove ancora non è raccomandata la vaccinazione".
UNDER 12 - "L’analisi dei casi pediatrici di infezione da Sars-CoV-2 ci mostra come, sostanzialmente, anche in questa fascia di età ci sia una circolazione aumentata del virus, in particolare nella popolazione sotto i 12 anni - ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità - Anche dal punto di vista dell’impatto dei ricoveri, sebbene con numeri limitati, parliamo di una, due o tre persone, si mostra un lieve movimento che sta a indicare l’aumentata circolazione in questa popolazione".
TERZA DOSE - Quanto ai vaccini, "l’efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali è un po’ più bassa. Si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire, man mano che passano i sei mesi, alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero". "Ci sono milioni di cittadini - ha ricordato - che non hanno fatto nemmeno una dose, ed è estremamente importante che inizino il ciclo". La campagna vaccinale anti-Covid è sostanzialmente "stabile", ma "sono in aumento le terze dosi". In particolare, per i richiami, "gli over 80 hanno raggiunto il 30,4%. E per questa fascia di età è rilevante raggiungere e mantenere elevata la copertura immunitaria attraverso la terza dose" ha sottolineato.
CAMPAGNA VACCINALE - "Coprire con la vaccinazione anti-Covid e con un richiamo sia le persone più fragili sia le meno fragili che possono trasmettere l’infezione è particolarmente importante - ha detto ieri il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza - Farlo subito ci può evitare il picco di casi che altrimenti ci costringerebbe a prendere misure gravose". L’esperienza degli altri Paesi, dove la situazione è più critica, suggerisce che "o interveniamo precocemente con la campagna vaccinale o prendiamo misure particolarmente gravose. E credo che ormai - ha avvertito - la popolazione e l’economia, anche quella dei singoli, non solo la ’macro-economia’, queste misure non le reggerebbe".
ZONA GIALLA - "Non possiamo escludere un ulteriore aumento dei casi nelle prossime settimane - ha affermato Rezza - ma questo potrebbe non essere accompagnato da una crescita dei casi in terapia intensiva, grazie all’effetto dei vaccini e le misure prese. Ma se dovesse salire l’incidenza, alcune regioni bianche potrebbero diventare gialle: è impossibile adesso dire quando ci sarà il picco dei casi".
NATALE - Nuovo picco pandemico a Natale? "In questo momento è difficile fare previsioni, a meno che non si abbia la palla di vetro". Non possiamo "sapere quale sarà l’andamento nelle prossime settimane, perché potrebbero cambiare i comportamenti. Potrebbe esserci, per esempio, una corsa a vaccinarsi, mentre ora c’è un po’ di stasi. E quindi è difficile fare queste previsioni" ha concluso.
Covid Italia, Iss: "Efficacia vaccino cala dopo 6 mesi"
"I ricoveri delle persone non vaccinate" contro il covid "sono 7 volte più alti rispetto a chi vaccinato da meno di sei mesi e 6 volte più alti rispetto a chi vaccinato oltre sei mesi". Dopo 6 mesi, si osserva "una forte diminuzione dell’efficacia" del vaccino "nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età". Lo sottolinea l’aggiornamento del report ’Epidemia Covid-19’ dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, il report "osserva che il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (10,9 ricoveri in terapia intensiva per 100mila) è circa sette volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (1,5 ricoveri in terapia intensiva per 100mila) e da oltre sei mesi (1,4 ricoveri in terapia intensiva per 100mila) mentre, nel periodo 17 settembre - 17 ottobre, il tasso di decesso nei non vaccinati (64,1 per 100mila) è circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (6,2 per 100mila) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (9,9 per 100mila)".
Dopo i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, "si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età. In generale, su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 76% nei vaccinati con ciclo completo entro i sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 50% nei vaccinati con ciclo completo oltre i sei mesi rispetto ai non vaccinati"
Nel caso di malattia severa, "la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore", evidenzia il report. "Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 92% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati", concludono gli esperti.