ATTENTATO A STOCCOLMA: 3 MORTI E 8 FERITI

Ennesimo attacco in stile Isis al cuore dell’Europa

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Ieri pomeriggio, intorno alle 15 (ora italiana) un camion ha attraversato a tutta velocità una delle strade centrali di Stoccolma, per poi schiantarsi contro il grande centro commerciale Ahlens City. Il veicolo, appartenente al noto birrificio svedese Spendrups, sarebbe stato rubato dall’attentatore pochi istanti prima del folle gesto. “L’autista stava scaricando della merce quando qualcuno è saltato dentro il camion ed è scappato” ha dichiarato Maarten Lyth, direttore della comunicazione dell’azienda. Il dipendente, rimasto illeso, è stato interrogato dalla polizia subito dopo l’attacco, mentre si trovava ancora sotto shock. L’attentatore, che secondo alcuni testimoni indossava un passamontagna, ha guidato lungo Kungsgatan e Olof Palme Street, aree pedonali nella zona di Drottningatan, una delle più note e frequentate per via delle numerose attività commerciali. Il camion è piombato sulla folla, uccidendo 3 passanti e ferendone 8. “Eravamo fermi al semaforo a Drottninggatan. Abbiamo sentito delle grida e abbiamo visto un camion che arrivava. Il veicolo si è poi schiantato contro un pilastro di Ahlens City, dove il vano motore ha cominciato a bruciare. Quando si è fermato abbiamo visto un uomo sotto il copertone. È stato terribile” hanno riferito alcuni testimoni, che si trovavano nella loro auto al momento dell’attacco. “Stavo camminando verso la strada principale quando un grande camion è spuntato dal nulla. Non sono riuscito a vedere se ci fosse qualcuno alla guida o fosse fuori controllo, ma ho visto che almeno due persone sono state schiacciate. E mi sono messo a correre più forte che potevo” ha raccontato un uomo che stava passeggiando nell’area pedonale.

cms_5972/2.jpgPare che, qualche istante dopo, sia avvenuta una sparatoria nella vicina area di Hotorget: come confermato anche dagli agenti di sicurezza nel corso della conferenza stampa, l’evento potrebbe essere legato al primo attacco. Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire le circostanze dell’accaduto, mentre continua la caccia al conducente del camion, che si è dato alla fuga. E’ stata diffusa una foto segnaletica del presunto attentatore, che lo ritrae con indosso una felpa grigia e una giacca verde. Le autorità hanno messo a disposizione un numero verde per raccogliere eventuali segnalazioni.

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L’area di Drottningatan è stata immediatamente recintata, così come la zona del Parlamento, dove è stata convocata una riunione di emergenza del governo. La polizia ha ordinato anche l’evacuazione della stazione centrale di Stoccolma, bloccando momentaneamente la viabilità di treni e metropolitana. “La Svezia è stata attaccata, tutto fa supporre che si tratti di un attentato terroristico”: queste le dichiarazioni a caldo del presidente del Consiglio, Stefan Löfven. Un’opinione condivisa dal presidente della Commissione Europea Juncker, che ha manifestato la sua vicinanza in una nota: “Un attacco contro uno dei nostri Stati membri è un attacco contro tutti noi. Una delle nostre città più colorate e vibranti sembra essere stata colpita da coloro che le vogliono male, che vogliono male al nostro modo di vivere. Siamo solidali, fianco a fianco, col popolo. Le autorità svedesi possono contare sul sostegno della Commissione europea in qualsiasi modo ci sia possibile”.

Anche Sergio Mattarella ha voluto esprimere la sua solidarietà, unendosi ai messaggi di cordoglio giunti da Francia, Danimarca, Finlandia, Germania, Russia: “Le notizie sul vile attentato che poche ore fa ha causato morti e feriti nel centro di Stoccolma suscitano profonda tristezza e grande preoccupazione. La Svezia potrà sempre contare sulla collaborazione dell’Italia, nella consapevolezza che soltanto uniti potremo sconfiggere l’inutile violenza di quanti attaccano i nostri comuni valori di libertà, tolleranza e pluralismo”.

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Sette anni fa, esattamente l’11 dicembre 2010, la stessa area di Drottninggatan fu colpita da un terribile attentato suicida: due veicoli contenenti sei bombole di gas liquefatto esplosero proprio lungo le strade percorse ieri pomeriggio dall’attentatore. Il colpo, organizzato dal kamikaze Taimour Abdulwahab al-Abdaly, cittadino svedese nato in Iraq, provocò solo alcuni feriti. Questa volta, l’estremismo islamico è riuscito a spargere sangue nella capitale più cosmopolita d’Europa, infrangendo il sogno di un Paese armoniosamente unito dalle diversità dei popoli che lo abitano.

Federica Marocchino

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