Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Per il legislatore italiano il cyberbullismo si manifesta attraverso qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identita’, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonche’ la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o piu’ componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. (legge 29 maggio 2017, n. 71 recante Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. (GU Serie Generale n.127 del 03-06-2017)
Promuovere un uso più consapevole e responsabile di internet e dei dispositivi tecnologici, oltre a favorire una digitalizzazione inclusiva e rispettosa: questi sono gli obiettivi del progetto “Giovani Generazioni”, promosso dal Moige (Movimento italiano genitori) con la partecipazione della Regione Lazio.
Il MOIGE (Movimento Italiano Genitori)
Il Moige – Movimento Italiano Genitori è la storia di due genitori che è diventata impegno comune per proteggere i figli di tutti.
La storia che sta alle origini del Moige è, infatti, quella di Antonio Affinita e Maria Rita Munizzi, giovane coppia con 2 gemelli neonati alle prese con le sfide e le avversità di crescere i propri figli dovendosela cavare da soli in sistema di sussidi pubblici labirintico e disomogeneo, e in un contesto sociale in cui diventa chiara l’esistenza di una spinta a rendere impervia e scomoda l’avventura di essere genitore.
Un’azione dopo l’altra e un giorno dopo l’altro, la storia di Antonio e Maria Rita è diventata la storia di un movimento organizzato di genitori e amici dei minori diffuso in tutta Italia, che da oltre 20 anni agisce per tutelare i ragazzi e per denunciare quelle minacce sociali e carenze del sistema che minacciano la loro serenità.
Una storia che ha al centro tante storie semplici di genitori, educatori, insegnanti e amici dei minori che hanno scelto di fare la propria parte perché questa società sia responsabile nel suo insieme della crescita delle nuove generazioni.
Il tour contro il cyberbullismo in collaborazione con la Regione Lazio
I dati preoccupanti del 2023 sul fenomeno del bullismo online emergono dall’indagine condotta dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, intervistando 1.788 studenti. Il 45% degli intervistati ha dichiarato di aver subito almeno una forma di prepotenza. Nel 34% dei casi si è trattato di violenza verbale (insulti, offese, ecc.), nel 26% di violenza psicologica (pettegolezzi, esclusione dal gruppo, ecc.), nel 6% di violenza fisica (calci, pugni, ecc.) e, sempre nel 6%, di cyberbullismo (shitstorming, condivisione di contenuti personali, ecc.). La consapevolezza del fenomeno tra i giovani è ancora scarsa: il 77% ritiene di comportarsi correttamente online, mentre il 23% ammette di non aver mai riflettuto su come si comporta in rete.
Ancora molta confusione circonda i concetti di bullismo e cyberbullismo, con il 25% degli intervistati che non è consapevole del fatto che tali comportamenti siano considerati reati penali. Inoltre, la mancanza di controlli e tutele da parte dei social network contribuisce in modo negativo al fenomeno, con il 18% che ritiene che i social “incentivino molto” il bullismo e il 42% che lo considera un fattore “abbastanza” influente.
Per contrastare questo fenomeno, il Centro Mobile e il personale della task force antibullismo del Moige raggiungeranno tutte le province laziali, con 5 tappe esclusive in luoghi strategici di aggregazione, come scuole e piazze delle città e cittadine coinvolte. Durante le tappe, studenti e genitori saranno coinvolti in sessioni formative e di prevenzione sui rischi legati all’uso della tecnologia, acquisendo strumenti utili per gestire i conflitti interpersonali e prevenire fenomeni come il cyberbullismo.
Il progetto si avvale della collaborazione di Progetto Pioneer, Teen Star e LabGDR 2000, che contribuiranno a garantire il successo dell’iniziativa sul territorio.