Le forze armate nordcoreane hanno effettuato un test con un missile antiaereo “non identificato”. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Korean Central News Agency: il test aveva lo scopo di confermare il funzionamento del lanciatore e le prestazioni del missile. “I risultati dei test hanno dimostrato che tutte le specifiche tecniche soddisfano i requisiti di progettazione“, così si legge nella nota ufficiale di Pyongyang. Il razzo è stato lanciato dalla contea di Ryongrim, nella provincia di Jagang, dall’Accademia delle Scienze e della Difesa, sotto la supervisione del segretario del Comitato centrale del partito dei lavoratori, Pak Jong Chon.
È il quarto test missilistico eseguito solo nell’ultimo mese dalla Corea del Nord, già soggetta a sanzioni internazionali a causa del suo programma inerente alle armi nucleari. Il missile è caduto in mare a est della sua stessa costa.
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno convocato una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla Corea del Nord. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, non ha nascosto l’angoscia per quanto accaduto: “Siamo preoccupati per queste ripetute violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che creano, penso, maggiori prospettive di instabilità e insicurezza. Sulla Corea del Nord, stiamo valutando i lanci per capire esattamente cosa hanno fatto, quale tecnologia hanno usato; per ora abbiamo assistito solo a ripetute violazioni che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la comunità internazionale devono prendere assolutamente sul serio“.
Pyongyang ha giustificato il test citando le notevoli prestazioni del missile ed aggiungendo che l’arma ha mostrato “reattività e precisione di guida del sistema di controllo missilistico, nonché il sostanziale aumento della distanza di abbattimento dei bersagli aerei“. Subito dopo l’ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite, Kim Song, ha sottolineato il fatto che Pyongyang ha diritto di testare armi ed assicurarsi la difesa del proprio paese.