L’inizio del nuovo anno vede delinearsi una certa minaccia nucleare in seguito a quanto ha affermato Kim Jong-un rivolgendosi agli Stati Uniti: “Che gli Usa non inizino mai una guerra contro di me o il mio Paese. Ho il pulsante nucleare sulla mia scrivania”. Trump, secondo il leader nordcoreano, è un pericolo perché compromette l’equilibrio nei programmi di armamento. “Il presidente degli Stati Uniti ha risposto alle azioni del regime nordcoreano minacciando di distruggere il Paese. Mentre – ha proseguito col dire Kim Jong-un – la tensione nella regione ha raggiunto livelli non visti dalla fine della guerra di Corea nel 1953, siglata con un armistizio mai sostituito da un trattato di pace”. Per quanto attiene invece i rapporti con la Corea del Sud, Kim Jong-un ha rivolto un augurio per il nuovo anno: “Le Olimpiadi invernali che si terranno presto nel Sud saranno una buona opportunità per mostrare lo stato della nazione coreana e desideriamo sinceramente che l’evento si svolga con risultati positivi. Quando si tratta di relazioni Nord-Sud, dobbiamo ridurre le tensioni militari nella penisola coreana per creare un ambiente pacifico…. Gli Stati Uniti minacciano invece la pace e la sicurezza”.
Riecheggiano opportune nella giornata mondiale per la pace, 1 gennaio 2018, le parole del Papa che accompagnano una foto storica di un bambino con un fratellino morto sulle spalle, simbolo della guerra atomica in Giappone: “Le armi di distruzione di massa, in particolare quelle atomiche, non possono costituire la base della pacifica convivenza fra i membri della famiglia umana, che deve invece ispirarsi ad un’etica di solidarietà. La tristezza del bambino solo – è detto nella spiegazione – si esprime nel suo gesto di mordersi le labbra che trasudano sangue”.
Nel Convegno in Vaticano, lo scorso novembre, papa Francesco aveva rivolto un aspro commento nei confronti del fenomeno del commercio delle armi. Egli ha denunciato tali traffici, che stimolano e che mantengono i focolai del conflitto: “Siamo in una vera e propria guerra… C’è ilrischio del suicidio dell’umanità… La comunità internazionale è chiamata ad adottare strategie lungimiranti per promuovere l’obiettivo della pacee della stabilità ed evitare approcci miopi ai problemi di sicurezza nazionale e internazionale…Un’etica e un diritto basati sulla minaccia della distruzione reciproca e potenzialmente di tutta l’umanità sono contraddittori con lo spirito stesso delle Nazioni Unite”.