Coronavirus, Ue lancia fondo da 25 miliardi
La Commissione europea creerà un ’Coronavirus Response Investment Fund’, dedicato “ai sistemi sanitari, alle piccole e medie imprese e al mercato del lavoro. Sarà consistente”, per un totale di “25 mld di euro” che potranno essere mobilitati “rapidamente”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la videoconferenza dei capi di Stato e di governo dell’Ue sulla Covid-19.
“Useremo tutti i mezzi a disposizione per assicurare che l’economia europea passi questa tempesta”, ha fatto sapere von der Leyen. “Ci assicureremo che gli aiuti di Stato vadano alle imprese che ne hanno bisogno -continua- faremo pieno uso della flessibilità che esiste nel patto di stabilità. Presenterò idee concrete prima l’Eurogruppo di lunedì prossimo. Su entrambi i fronti chiariremo le regole del gioco molto rapidamente: ci saranno linee guida entro la fine della settimana”.
L’epidemia di Covid-19, prosegue von der Leyen, ha una “dimensione umana molto significativa” e potrebbe avere “un grande impatto economico. E’ quindi essenziale che agiamo in modo molto deciso per contenere la diffusione del virus e per contenere gli effetti sull’economia”. La Commissione, aggiunge, “sta lavorando pancia a terra su entrambi i fronti. Coordineremo le misure nella conferenza giornaliera con ministri dell’Interno o della Salute. Raccoglieremo poi una squadra di epidemiologi e virologi di diversi Paesi per avere linee guida su base regolare. Stiamo valutando”, anche con l’aiuto dell’industria, “lo stato degli approvvigionamenti di materiale medico” nell’Ue, cosa che è “cruciale” per decidere come muoversi.
“Dai leader Ue ampio sostegno per le misure adottate dall’Italia per l’emergenza #coronavirus. Dobbiamo procedere con il massimo coordinamento. L’Europa adotti tutti gli strumenti necessari per proteggere la salute dei suoi cittadini e ridare respiro all’economia”, scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte.
Fonti di palazzo Chigi spiegano che il premier è intervenuto oggi pomeriggio alla videoconferenza tra i capi di Stato e di governo dei Paesi membri del Consiglio europeo per fare il punto sull’emergenza coronavirus. Conte, spiegano tra l’altro le stesse fonti, ha auspicato per l’Europa lo stesso approccio in corso in Italia: affrontare con decisione l’aspetto sanitario e contemporaneamente gli aspetti economico/finanziari.
Dalla riunione in videoconferenza è emersa l’esigenza di uno stretto coordinamento in materia sanitaria e scientifica per contrastare la diffusione del coronavirus, sottolineano fonti di palazzo Chigi. Dai leader Ue è stato espresso un generale apprezzamento per le misure adottate dall’Italia, anche con la diffusa consapevolezza di dover intervenire in modo efficace sul piano economico e finanziario.
Le stesse fonti spiegano che sul piano sanitario si è auspicato: un’armonizzazione europea dei protocolli di trattamento delle persone che provengono da aree colpite dal virus in tutti gli Stati Membri, non solo in Italia; la fornitura e ridistribuzione centralizzata europea di apparecchiature mediche nelle aree più bisognose. Inoltre, esportazioni di attrezzature mediche tra gli Stati membri senza restrizioni; la ricerca deve essere sostenuta a livello europeo sulle nuove terapie e nella direzione dei vaccini.
In merito alle azioni economiche, invece, sempre fonti di palazzo Chigi spiegano che i punti fondamentali sono stati:
1) questa è un’emergenza europea che richiede una risposta a livello dell’Unione europea. Stiamo affrontando il rischio di una rapida diffusione del virus negli Stati membri dell’Ue.
2) L’Ue deve ricorrere a tutti gli strumenti di politica fiscale e monetaria disponibili. Occorre coordinare l’azione con la BCE.
3) È necessario fornire un sostegno immediato e sostanziale ai sistemi sanitari e alle imprese e alle famiglie interessate. Sono inoltre necessarie misure, esercitate attraverso il canale della liquidità, per mitigare l’impatto economico.
4) Allo stesso tempo, dobbiamo dare una spinta significativa agli investimenti pubblici in Europa per sostenere la piena ripresa, una volta usciti dalla crisi epidemica.
Coronavirus,Cina pronti 1000 ventilatori polmonari per l’Italia
La Cina si prepara ad inviare aiuti massicci all’Italia. A quanto si apprende, in una telefonata tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo Wang Yi questa mattina si è discusso dell’opportunità di avviare una grande cooperazione sanitaria e tecnologica tra i due Paesi in favore dell’Italia, che ora si trova ad affrontare l’emergenza coronavirus con grandi difficoltà. Pechino si è detta disposta ad inviare 100mila mascherine di massima tecnologia e 20mila tute protettive all’Italia, oltre che 50mila tamponi per effettuare nuovi test diagnostici in Italia.
Wang Yi ha assicurato a Di Maio che in queste ore da parte del governo cinese è stata data chiara indicazione alle loro aziende di esportare 2 milioni di mascherine mediche ordinarie all’Italia. Non solo: da parte cinese è arrivata la garanzia al ministro Di Maio che le commesse italiane saranno messe in priorità tra le aziende cinesi per l’acquisto di ventilatori polmonari, in questo modo si potrà sopperire velocemente a una richiesta che oggi non è solo italiana ma di molti altri Paesi europei e non solo. All’Italia, da parte della Cina, sarà però riservata, appunto, una priorità.
Per ora la disponibilità comunicata dalla Cina è di 1.000 ventilatori polmonari che l’Italia si appresta ad acquistare. La firma dei contratti per far arrivare gli aiuti potrebbe arrivare già nelle prossime ore e Wang Yi ha detto a Di Maio che seguirà questa partita personalmente. Il ministro Di Maio ha sentito e informato contestualmente anche il ministro Speranza. “L’amicizia e la solidarietà reciproca pagano”, ha detto Di Maio.
Coronavirus, Trump: “Farò il test”
Donald Trump farà il test per il coronavirus. Lo ha detto lo stesso presidente Usa, dopo essere entrato in contatto con alcuni parlamentari repubblicani che si sono messi in autoisolamento, dopo essere a loro volta entrati in contatto con una persona risultata positiva. “Lo farò”, ha detto Trump parlando con i giornalisti che gli chiedevano se aveva intenzione di sottoporsi al test, sottolineando però che a giudizio del medico della Casa Bianca “non ci sono motivi” di preoccupazione. Il virus “se ne andrà”, ha detto ancora il presidente Usa invitando gli americani a mantenere la calma, dopo avere incontrato alcuni senatori del suo partito, per discutere dell’emergenza.
Coronavirus, Cina e Corea del Sud il contagio continua a rallentare
Continua a rallentare a grande ritmo il contagio in Cina, dove si è registrato anche il minor numero di decessi da quando è esplosa l’epidemia di coronavirus quasi due mesi fa. Secondo quanto riferito dalla commissione sanitaria nazionale, sono stati registrati 19 nuovi casi e 17 vittime: 17 dei nuovi casi sono stati rilevati nella provincia di Hubei, epicentro del focolaio, così come le 17 vittime. Un nuovo caso è stato registrato a Pechino e uno nella provincia di Guangdong.
A sette settimane dall’esplosione dell’epidemia, in Cina si contano 3.136 morti e 80.754 contagi. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Pechino. I pazienti dimessi sono invece 1.297, mentre il numero dei casi gravi si è ridotto di 317 unità, a 4.797.
Qianjiang, città con un milione di abitanti nella provincia cinese di Hubei, annuncia il ritorno alla normalità. Qianjiang è “la prima città” della provincia del gigante asiatico più colpita dall’epidemia di coronavirus “a revocare il lockdown”, scrive il Global Times. Le autorità di Qianjiang hanno annunciato che “la città tornerà alla normalità nei prossimi giorni, con la revoca dei checkpoint lungo le strade, il ripristino del trasporto pubblico e la ripresa del lavoro delle aziende e della produzione”, si legge in un tweet del Quotidiano del Popolo.
La stampa ufficiale della Repubblica Popolare sottolinea come si tratti del “primo annuncio di questo tipo” nella provincia Hubei. A fine febbraio Qianjiang aveva fatto parlare di sé per la decisione delle autorità locali di concedere ricompense a chi avesse denunciato sintomi riconducibili alla Covid-19 e fosse poi risultato positivo ai test. Qianjiang si trova a circa 130 km da Wuhan, la città cinese di Hubei in cui si è inizialmente manifestato il coronavirus.
Si conferma anche in Corea del Sud il rallentamento del contagio: per la prima volta in due settimane nel Paese sono stati registrati ’solo’ 131 nuovi casi. Tre le vittime, invece, ieri, per un totale di 54 decessi. Lo ha reso il Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie di Seul: “Il numero dei nuovi casi di Covid-19 sta scendendo, così possiamo dire che il tasso di aumento dei contagi si sia fermato”. E’ il quarto giorno consecutivo che in Corea del Sud si registra un calo nel numero di casi positivi al coronavirus.
Coronavirus, da Air France a Ryanair: stop a voli per l’Italia
Sono diverse le compagnie aeree che hanno deciso di sospendere i voli da e per l’Italia a causa dell’epidemia coronavirus. Stop per Air France dal 14 marzo al 3 aprile. Lo rende noto la compagnia francese spiegando di “seguire in tempo reale l’evoluzione della situazione” e “di lavorare in stretta collaborazione con le autorità sanitarie nazionali e internazionali dall’inizio dell’epidemia coronavirus”. La compagnia, si precisa, “adatta i suoi programmi di volo in funzione della domanda”. Entro il 14 marzo Air France manterrà un volo al giorno da e per l’Italia di tutte le sue tratte italiane.
Anche Ryanair sospende tutti i voli da e per l’Italia dopo le decisioni assunte ieri sera dal Governo per fronteggiare l’epidemia del coronavirus. Lo annuncia la compagnia low cost irlandese. Lo stop partirà dalle ore 24 di domani fino all’8 aprile prossimo per i voli domestici e dalle ore 24 del 13 marzo fino all’8 aprile per i voli internazionali.
Stessa decisione per British Airways che ha cancellato tutti i voli da e verso l’Italia nel periodo 10 marzo – 4 aprile e sta contattando i passeggeri con biglietti verso il nostro paese annunciando loro la decisione adottata alla luce delle nuove indicazioni del Foreign Office sulla necessità di evitare tutti i viaggi, tranne quelli essenziali, verso la penisola. Lo comunica il’ Guardian’ sul suo sito spiegando che i biglietti saranno rimborsati: in alternativa i passeggeri possono riprogrammare senza oneri il viaggio entro la fine di maggio.
Easyjet ha annunciato la cancellazione dei voli tra Regno Unito e Italia per i prossimi due giorni. La compagnia aerea, riporta la Bbc, probabilmente seguirà l’esempio di altri vettori e cancellerà la gran parte dei collegamenti con l’Italia per le prossime settimane. Anche se, sostiene l’emittente britannica, è possibile che alcuni voli rimangano operativi per consentire ai cittadini britannici che si trovano in Italia di fare ritorno in patria.