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Corsa agli sportelli in Grecia, via 4 miliardi

Prosegue inesorabile l’emorragia di liquidità dai depositi bancari ellenici. Le famiglie greche temono un default del Paese, e continuano a prelevare i propri risparmi dagli sportelli bancomat delle principali città elleniche. Il terrore della crisi finanziaria spinge i greci verso la più devastante ed estrema soluzione. La fuga agli sportelli è l’arma letale che uccide ogni Nazione. Il default è dietro l’angolo. Con il miliardo prelevato nella giornata di ieri dai propri depositi in banca i risparmiatori hanno messo in fuga già ben 4 miliardi di euro. Se la Grecia dovesse uscire dalla moneta unica si ritroverebbe con la sua vecchia valuta (dracma) svalutata del 30-40% circa, una tragedia per i risparmi di una vita di sacrifici delle famiglie elleniche.

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La BCE, vista la situazione di emergenza ha aumentato la liquidità (Ela) a favore degli istituiti di credito greci a circa 89 miliardi di euro. È la seconda volta in due giorni e la quarta negli ultimi sette, a conferma di come la fuga dai depositi abbia ormai lasciato a secco le casse delle banche elleniche.

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L’Eurotower di Francoforte tiene dunque in vita le banche e tutta l’economia greca in attesa che l’Eurogruppo e poi i vertici dei capi di Stato e di Governo trovino un accordo in questa settimana. L’intesa passa per un nuovo pacchetto di misure di austerity per il paese ellenico. Una medicina amara per il giovane premier Alexis Tsipras.

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Eletto a fine gennaio con una campagna basata sulla fine del programma di austerità imposto dai creditori internazionali, il leader di Syriza deve assicurarsi l’appoggio dei parlamentari del proprio gruppo per far passare eventuali nuove misure di politica economica e fiscale. In caso contrario, sarà costretto a cercare l’appoggio di altri partiti, come To Potami, forza europeista di centro-sinistra, con il rischio però di un cambiamento di maggioranza in Parlamento.

I prossimi giorni saranno decisi per il futuro della Grecia e dell’Unione Europea.

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Data:

24 Giugno 2015