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“Courber and Nature” at Palazzo dei Diamanti

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Provocateur, father of realism, and a man of complex personality, Courbet was also an excellent landscape painter for whom nature was his principal inspiration. It is not by chance than two thirds of his production consists of panoramas, scenes, glimpses, horizons, and rural landscapes, in which nature is the subject.

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Gustave Courbet returns to Italy 50 years after the last show dedicated to him. Palazzo dei Diamanti pays tribute to him with an important retrospective that follows the career of the great French master, exploring in depth his ample production of landscape paintings and his unique relationship with nature.

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The exhibition will present about 50 works coming from some of the most important international museums and lead the visitor through an exciting itinerary: from the views of his native Franche-Comté painted in his youth, to the spectacular seascapes, often tempest tossed, to the mysterious grottos where springs bubble forth in Karst caves before widening into streams, from sensual nudes immersed in lush greenery to striking hunting scenes, up to the powerful masterpieces of his maturity.

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Gifted with a rare sensitivity, his personal but realistic vision of the world brought him to profound innovations in painting. His works, which wavered between echoes of Romanticism and reflections of an Impressionism which was taking its first steps in those years, represented a sure model for Manet, Monet, Degas, and their circle.

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A dedicated artist and a great painter of the female nude, Courbet always preferred the representation of natural elements, in plein air or in the studio, even when he found himself confronting the social themes that made him famous or focusing on simple scenes of daily life. With Courbet, art was liberated from classical and romantic ideals and the authentic and nature became pivotal to the narratives of his time, keeping as close to the truth as possible.

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In this sense, his passion for the natural world brought him to “photograph” the most hidden corners of the places he visited in his frequent travels – Paris, his native Ornans and its surrounding areas, the coasts of Normandy and the Mediterranean, Germany, and Switzerland – retaining all the feeling, realistically and lyrically, of damp underbrush, immense skies, seas, streams, waterfalls, rivers, and caves.

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With Courbet and Nature, the Italian public can rediscover the works of one of the greatest painters of the 19th century, an artist who has left his mark indelibly on his era and pulled French art from the romantic dream to the raw painting of realism, and from this, to a new love for nature.

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Curated by Vincent Pomarède, Dominique de Font-Réaulx, Isolde Pludermacher, Maria Luisa Pacelli and Barbara Guidi. Organized by Fondazione Ferrara Arte and Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

cms_10864/italfahne.jpgProssime mostre a Ferrara

“Courbet e la Natura” al Palazzo dei Diamanti

Provocatore, padre del realismo e uomo dalla personalità complessa, Courbet fu anche un eccellente paesaggista, che considerava la natura la sua principale fonte di ispirazione: non a caso due terzi della sua produzione sono costituiti da panorami, vedute, scorci, orizzonti, lande campestri, in cui il protagonista è l’elemento naturale.

Per la prima volta dopo circa cinquant’anni dall’ultima rassegna a lui dedicata, Gustave Courbet torna in Italia. Palazzo dei Diamanti gli rende omaggio con un’importante retrospettiva che racconterà la carriera del grande maestro francese approfondendo, in particolare, la sua ampia produzione di paesaggi e il suo singolare rapporto con la natura.

L’esposizione presenterà circa cinquanta tele provenienti dai più importanti musei internazionali e condurrà il visitatore in un percorso emozionante: dalle vedute della natia Franca Contea alle spettacolari marine spesso scosse dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavità carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle suggestive scene di caccia, fino ai potenti capolavori realisti della maturità.

Dotato di una rara sensibilità, la sua visione personale ma realistica del mondo lo ha portato a innovare profondamente la pittura. Le sue opere, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un sicuro modello di riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni.

Artista engagé e grande pittore di nudi femminili, Courbet preferì sempre la rappresentazione degli elementi naturali, en plein air o nello studio, anche quando si trovò ad affrontare i temi sociali che lo resero famoso, o quando si concentrò su semplici scene di vita quotidiana. Con Courbet l’arte si emancipa dagli ideali classici e romantici e il vero e la natura diventano i perni attorno a cui far ruotare le narrazioni della propria epoca, quanto più vicino possibile al reale.

In questo senso la sua passione per il mondo naturale lo portò a “fotografare” gli angoli più reconditi dei luoghi in cui si recò nel corso dei suoi frequenti viaggi – Parigi, la natia Ornans e i suoi dintorni, le coste della Normandia e del Mediterraneo, la Germania e la Svizzera – restituendoci tutto il sentimento realista, e insieme lirico, di quegli umidi sottoboschi, dei cieli immensi, dei mari, dei torrenti, delle cascate, dei corsi d’acqua e delle grotte.

Con Courbet e la natura il pubblico italiano potrà quindi riscoprire l’opera di uno dei più grandi pittori dell’Ottocento, un artista che ha lasciato un segno indelebile sulla sua epoca riuscendo a traghettare l’arte francese dal sogno romantico alla cruda pittura di realtà, e da questa a un nuovo amore per la natura.

Mostra a cura di Dominique de Font-Réaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher e Vincent Pomarède
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Data:

16 Novembre 2018