Covid, Oms: “In Europa 26 mln di casi e 580mila morti nel 2020”
“Nel 2020 nella Regione europea dell’Oms “sono stati registrati oltre 26 milioni di casi Covid-19 e oltre 580mila decessi. Un dato che segna un aumento dei morti di 3 volte rispetto al 2018 e quasi 5 volte rispetto al 2019”. Lo ha affermato Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa nella prima conferenza stampa del 2021.
“Eravamo preparati per un inizio impegnativo per il 2021 ed è stato proprio così. Rimaniamo nella morsa del Covid-19 poiché i casi aumentano in tutta Europa e affrontiamo le nuove sfide portate dalle mutazioni del virus. Questo momento rappresenta un punto di svolta nel corso della pandemia: dove scienza, politica, tecnologia e i valori devono formare un fronte unico per respingere questo virus persistente e sfuggente”, ha detto ancora Kluge aggiungendo: “Ad oggi, oltre 230 milioni di persone nella regione europea vivono in paesi sotto il completo lockdown nazionale e ci sono diversi paesi pronti ad annunciare misure di blocco nella prossima settimana”.
“La trasmissione in tutta la regione europea si è mantenuta a tassi di infezione molto elevati. Al 6 gennaio quasi la metà dei paesi della regione ha un’incidenza di contagi oltre 150 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il 25%, nelle ultime due settimane, sta registrando un aumento dell’incidenza sopra il 10%. Oltre il 25% degli Stati della regione europea sta registrando quindi un’incidenza molto elevata che ha conseguenze sui sistemi sanitari che sono sotto pressione”, ha evidenziato ancora l’Oms.
Sulle cause di questo aumento dei casi durante il Natale, Kluge spiega che “non è ancora possibile determinare l’impatto del periodo delle festività, delle riunioni in famiglia e di qualsiasi allentamento del distanziamento fisico o, ad esempio, dell’indossare la mascherina – ha sottolineato Kluge – Ma anche le attività di screening potrebbero essere state inferiori durante le festività determinando un quadro incompleto dell’attuale situazione epidemiologica”.
“Il coronavirus è cambiato nel tempo – afferma ancora Kluge – Oggi abbiamo 22 paesi che hanno registrato la nuova variante, Sars CoV-2 Variant of Concern (Voc), e questo è un dato preoccupante perché è aumentata la trasmissibilità del virus. Ma fino ad oggi sappiamo che non c’è stato nessun cambiamento significativo nella malattia prodotta da questa variante, non né più grave né meno grave”. “Senza un controllo più stretto per rallentare la sua diffusione ci sarà una maggior impatto sugli ospedali già stressati e sotto pressione”, ha rimarcato il direttore. “Questa variante si diffonde in tutte le fasce d’età e i bambini non sembrano essere a rischio più elevato. La nostra valutazione è che questa variante possa, nel tempo, sostituire altri ceppi circolanti come si è visto nel Regno Unito e si sta vedendo sempre più in Danimarca”, ha concluso.
In Italia 18.020 contagi e 414 morti
Sono 18.020 i contagi da coronavirus in Italia resi noti secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato sul sito del ministero della Salute. Sono stati registrati 414 morti. Nelle ultime ore sono stati eseguiti ulteriori 121.275 tamponi. L’indice di positività si attesta attorno al 14,8%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.587, con un incremento di 16 unità.
I dati delle regioni:
TOSCANA – In Toscana i nuovi casi positivi sono 667 e sono 18 i nuovi decessi.
PUGLIA – In Puglia i nuovi casi positivi sono 657 e sono 21 i nuovi decessi.
VENETO – Il Veneto registra oggi 3.596 nuovi positivi e 43 vittime nelle ultime ore.
LOMBARDIA – Sono 2.799 i contagi da coronavirus in Lombardia e sono stati registrati 34 morti che portano il totale a 25.532 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia nella regione.
CAMPANIA – Sono 1.052 i nuovi casi di coronavirus in Campania e sono stati registrati altri 39 morti, di cui 31 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
VALLE D’AOSTA – Sono 33 i nuovi casi di coronavirus in Valle d’Aosta e non sono stati registrati nuovi decessi.
EMILIA ROMAGNA – Nuovi positivi di nuovo oltre i 2 mila e altri 64 morti.
SARDEGNA – Altri 9 morti in Sardegna per Covid-19 e 340 nuovi casi di positività.
CALABRIA – In Calabria sono stati riscontrati 361 nuovi casi di coronavirus e sono state registrate altre 4 vittime.
Terapia intensiva, 11 regioni oltre soglia critica: ecco quali
Nell’Italia de coronavirus, tornano di nuovo sotto pressione i reparti di terapia intensiva in molte regioni che, dopo alcune settimane di ’tregua’, superano ancora la soglia critica di occupazione dei posti letti per pazienti Covid-19 fissata al 30% dal ministero della Salute. Se la media nazionale è stabile, ormai dal 23 dicembre, esattamente sul 30% (ad eccezione di un lieve calo al 29% registrato il 30 dicembre), sono ben 11 le regioni a ’sforarla’, con la punta massima registrata dalla Provincia autonoma di Trento che tocca quota 50%. E’ quanto risulta dagli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 6 gennaio.
Il 50% della Pa di Trento è seguito da Lombardia con il 38%, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano al 35%, Veneto (34%), Puglia (33%), Lazio (32%), Marche, Piemonte ed Emilia Romagna al 31%). Ferma sul 30% la Liguria. Si attestano al 26% Molise, Toscana e Sardegna, al 21%, Sicilia e al 24% l’Abruzzo. Livelli più bassi in Campania (16%), Calabria (13%) e Basilicata e Valle d’Aosta (5%). Quanto ai ricoveri di pazienti Covid-19 nei reparti ordinari, la percentuale oggi è del 36%, dunque sotto la soglia del 40% fissata dal ministero della Salute.
Arcuri: “Da febbraio vaccino Covid agli 80enni”
“Da febbraio inizieremo a vaccinare le persone con più di 80 anni”. Lo ha annunciato il commissario Domenico Arcuri in una conferenza stampa per fare il punto sulle misure per l’emergenza Covid. Arcuri ha rivendicato che rispetto alla popolazione “siamo il primo Paese in Europa per numero di vaccinati”.
“In una settimana – ha sottolineato- sono state 339.223 le persone vaccinate. Impreparati? Grazie a Dio i numeri sono difficili da confutare. Siamo molto più preparati di altri’’.
Quanto ai contagi Arcuri ha sottolineato che “la ripresa non ancora drammatica ma preoccupante dell’Rt è in atto. Ho messo nel cassetto il congelamento della curva ma spero di ritirarlo fuori la prossima settimana quando si dovrebbero vedere gli effetti delle misure di Natale’’.
Ma i morti, ammette, “continuano a essere troppi. I nostri concittadini che non ci sono più a causa del Coronavirus dall’inizio della pandemia abbiamo sono 77.291”.
Per questo “l’obiettivo è di vaccinare tutti entro l’autunno”. ’’Abbiamo iniziato per bene questa lunga traversata che ci porterà fuori da questa tragedia”. Ma “per raggiungere questo obiettivo servono tre componenti: dosi sufficienti di vaccino, un piano logistico e organizzativo per portare dosi nel minor tempo in un numero massimo di luoghi del nostro Paese e serve un insieme di donne e uomini capaci di somministrare queste dosi nel tempo più breve possibile al massimo numero di italiani. Servono vaccini, un piano ed essere capaci di somministrarlo’’.
’’Fino ad oggi abbiamo inviato 919.425 vaccini nei 293 punti di somministrazione su tutto il territorio. Per questa prima fase ci siamo dati l’obiettivo di somministrarne almeno 65-67mila al giorno, ci stiamo riuscendo e stiamo superando questo obiettivo’’.
Ritardi? ’’Non siamo in ritardo sui vaccini visto che siamo il primo paese in Europa. Dopo una partenza asimmetrica delle Regioni nei primi tre giorni, sembra che questa asimmetria si vada progressivamente riducendo, se non azzerando’’.