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Cresce la fiducia dei consumatori

L’Istat ha pubblicato i dati relativi al clima di fiducia in Italia. Si tratta di dati molto compositi, i quali mettono insieme una serie ampia di valutazioni che riguardano non solo l’andamento della fiducia delle persone, ma anche la fiducia delle imprese nell’interno del sistema economico. Il dato è calcolato in riferimento all’anno base 2010, ovvero 100=2010. Le rilevazioni sono mensili. I dati disponibili riguardano il periodo compreso tra il 2015 e il 2018.

2015. I dati del 2015 mostrano un andamento altalenante nell’ultimo trimestre. Nell’ottobre del 2015 il valore dell’indice di fiducia dei consumatori è stato pari a 116,6, ed è cresciuto nel mese successivo fino ad arrivare al valore di 118,2 ovvero una crescita pari ad un valore di 1,6 unità pari all’1,4%. Nel passaggio tra il novembre 2015 e il dicembre 2015 l’indice della fiducia dei consumatori è diminuito di 1,5 unità ovvero pari a -1,3% fino ad arrivare ad un valore pari a 116,7. In media nel periodo considerato il valore dell’indice di fiducia dei consumatori italiani è stato pari a 117,16.

2016. Nel 2016 il valore del clima di fiducia in Italia è diminuito da un valore pari a 118,3 del gennaio fino ad un valore pari a 110,5 nel dicembre dello stesso anno. Il 2016 è stato un anno molto difficile per la fiducia degli italiani che ha raggiunto dei livelli molto bassi. Tra il gennaio 2016 e il febbraio 2016 il valore della fiducia degli italiani è diminuito da un valore pari a 118,3 unità fino ad un valore di 114,5 unità ovvero una variazione pari ad un valore di -3,80 pari a -3,21%. Nel passaggio tra il febbraio 2016 e il marzo 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 114,5 unità fino ad un valore pari a 114,7 unità ovvero una crescita pari ad un valore di 0,20 unità equivalente ad un valore di 0,17%. Nel passaggio tra il marzo 2016 e l’aprile 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 114,7 unità fino ad un valore pari a 114 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 0,70 unità equivalente ad un valore di -0,61%. Nel passaggio tra il aprile 2016 e maggio 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 114,00 unità fino ad un valore pari a 113,2 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 0,80 unità equivalente ad un valore di -0,70%. Nel passaggio tra il maggio 2016 e giugno 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 113,20 unità fino ad un valore pari a 110,4 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 2,80 unità equivalente ad un valore di -2,47%. Nel passaggio tra il giugno 2016 e luglio 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 110,40 unità fino ad un valore pari a 111,5 unità ovvero una crescita pari ad un valore di 1,10 unità equivalente ad un valore di 1,00%. Nel passaggio tra il luglio 2016 e agosto 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 111,5 unità fino ad un valore pari a 109,2 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di -2,30 unità equivalente ad un valore di -2,06%. Nel passaggio tra il agosto 2016 e settembre 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 109,2 unità fino ad un valore pari a 106 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di -3,20 unità equivalente ad un valore di -2,93%. Nel passaggio tra il settembre 2016 e ottobre 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 106 unità fino ad un valore pari a 107,6 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 1,60 unità equivalente ad un valore di 1,51%. Nel passaggio tra l’ottobre 2016 e novembre 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 107,6 unità fino ad un valore pari a 107,8 unità ovvero una crescita pari ad un valore di 0,20 unità equivalente ad un valore di 0,19%. Nel passaggio tra novembre 2016 e dicembre 2016 il valore della fiducia degli italiani è passato da 107,8 unità fino ad un valore pari a 110,5 unità ovvero una crescita pari ad un valore di 2,70 unità equivalente ad un valore di 2,50%.

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2017. Il 2017 è stato l’anno della ripresa della fiducia dei consumatori. In media l’indice di fiducia dei consumatori è stato moderato durante i vari mesi dell’esercizio. Tuttavia da gennaio a dicembre del 2017 i valore dell’indice di fiducia dei consumatori è risultato essere aumentato di un valore pari a 7,90 unità in valore assoluto e pari ad un valore di 7,27%. Nel passaggio tra il gennaio 2017 e il febbraio 2017 il valore dell’indice di fiducia dei consumatori è diminuito da un valore pari a 108,6 fino ad un valore pari a 106,6 ovvero una riduzione di -2,00 unità pari ovvero pari ad una riduzione di -1,84%. Nel passaggio tra il febbraio e il marzo 2017 il valore dell’indice composito è cresciuto da un valore pari a 106,6 unità fino ad un valore pari a 107,3 ovvero una crescita pari ad un valore di 0,70 unità pari ad un valore di 0,66%. Nel passaggio tra il marzo 2017 e l’aprile 2017 il valore dell’indice di fiducia è cresciuto da un ammontare pari a 107,3 fino ad un ammontare di 107,4 ovvero una crescita marginale pari a 0,10 unità equivalente dello 0,09%. Tra l’aprile 2017 e il maggio 2017 la fiducia degli italiani ha avuto un’ulteriore impennata equivalente ad un valore di 0,80 unità ovvero fino ad arrivare ad un valore di 0,75%. Tra il maggio 2017 e il luglio 2017 il valore della fiducia degli italiani è passato da un valore di 106,8 fino ad un valore pari a 107,2 ovvero una crescita pari ad un ammontare di 0,40 unità pari ad un valore di 0,37%. Tra il luglio 2017 e l’agosto 2017 il valore della fiducia degli italiani è cresciuto di ben 4,10 unità da 107,2 unità fino a 111,3 unità ovvero pari al 3,82%. Nel passaggio tra l’agosto 2017 e il settembre 2017 il valore della fiducia degli italiani è passato da un valore pari a 111,3 unità fino ad un valore pari a 115,6 unità ovvero pari ad una variazione di 4,30 unità ovvero pari al 3,86%. Tra l’ottobre 2016 e il novembre 2016 il valore è passato da un ammontare pari a 116 unità fino ad ammontare pari a 114,3 unità ovvero una riduzione pari ad un valore di 1,70 unità pari a -1,47%. Nel passaggio tra il novembre 2016 e il dicembre 2016 il valore del clima di fiducia degli italiani è passato da un valore pari a 114,3 fino ad un valore pari a 116,5 unità ovvero pari ad una crescita di 2,20 unità pari ad un valore di 1,92%. Nel periodo complessivo il valore della variazione assoluta è stata pari a +7,90 unità pari al 7,27%.

2018. Nel 2018 il valore dell’indice del clima di fiducia dei consumatori è stato sempre alto a dimostrazione della ripresa, parziale dell’economia italiana. Nel gennaio 2018 il valore dell’indice di fiducia dei consumatori è stato pari a 115,5 unità, cresciuto solo marginalmente di 0,1 unità nel febbraio dello stesso esercizio fino ad arrivare ad un valore di 115,6 unità ovvero pari ad un valore di 0,10 unità pari a 0,09%. Nel passaggio tra il febbraio e il marzo 2018 la fiducia impenna ad un valore di 117,4 unità ovvero pari ad una variazione di 1,8 unità pari all’1,56%. Tra il marzo 2018 e l’aprile 2018 il valore è passato da un ammontare pari a 117,4 fino ad un valore pari a 117,00 unità ovvero pari ad una riduzione di -0,40 unità ovvero pari ad una riduzione di -0,34%. Nel passaggio tra l’aprile 2018 e il maggio 2018 il valore dell’indice di fiducia dei consumatori è diminuito fino a 113,9 perdendo 3,10 unità ovvero pari al-2,65%. Nel passaggio tra il giugno 2018 e il luglio 2018 l’indice di fiducia dei consumatori è stato abbastanza stabile attestandosi intorno al 116,3 per poi scendere al 115,3 nell’agosto 2018. Tra agosto e settembre 2018 il valore dell’indice di fiducia dei consumatori è cresciuto di 0,80 unità passando da un valore pari a 115,3 fino ad un valore pari a 116,1 unità ovvero una crescita pari ad un valore di 0,69%. Tra il settembre 2018 e l’ottobre 2018 il valore è cresciuto ulteriormente di un ammontare pari ad un valore di 0,50 unità in valore assoluto e pari a 0,43 unità in valore percentuale.

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Un approccio di politica economica. Inoltre è possibile analizzare l’andamento della fiducia dei consumatori in relazione ai governi per verificare se ci sono dei governi che hanno avuto la capacità di instillare una maggiore fiducia nella popolazione oppure se hanno dovuto navigare nelle acque agitate della riduzione della capacità di spesa dei consumatori. Ebbene, analizzando l’indice di fiducia per la durata dei Governi a partire dal 2015 risulta quando segue:

  • La media mensile dell’indice di fiducia dei consumatori durante il Governo Gentiloni è stata bassa pari a 111,94;
  • La media mensile dell’indice di fiducia dei consumatori durante il governo Renzi è stata moderata pari ad un valore di 112,61;
  • La media mensile dell’indice di fiducia dei consumatori del governo Conte è la più alta tra i tre con un valore pari a 116,10.

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E’ chiaro pertanto che il Governo Gentiloni ha affrontato una fase di stallo dei consumi, pure succedendo al governo Renzi che aveva avuto buoni risultati, entrambi superati dal livello della fiducia dei consumatori del governo Conte.

Tuttavia occorre considerare che i dati sulla fiducia dei consumatori possono cambiare nel breve e brevissimo termine. Tuttavia, poiché il consumo costituisce quasi il 75% del PIL, è chiaro che una crescita anche marginale della fiducia dei consumatori può agire come uno strumento di incremento del valore aggiunto.

Data:

20 Novembre 2018