Traduci

CRISTO NEL DESERTO

Vi presento «Cristo nel deserto», opera di Ivan Nikolaevič Kramskoj, uno dei pittori russi più importanti del XIX secolo e fondatore del gruppo di pittori realisti anti-accademici detti «itineranti», che avevano come obiettivo democratizzare l’arte e diffonderla nelle campagne.

Kramskoj fu un grande ritrattista capace di esplorare le complessità psicologiche dei suoi soggetti e il suo «Cristo nel deserto» si distingue come uno dei momenti più elevati della pittura russa, mirante a umanizzare la figura di Gesù.

Nel dipinto, il rosso dell’abito simboleggia la sua natura umana, mentre il mantello blu richiama quella divina. Gesù, rappresentato come un uomo che soffre, ha un volto emblematico di dolore e di fatica, segnato da rughe profonde che testimoniano i suoi pensieri angoscianti. Seduto su di una roccia, in un paesaggio arido, fissa il vuoto con le mani serrate, a simboleggiare la lotta interiore. Sebbene non ci siano azioni visibili, il quadro trasmette un forte senso di energia e vita spirituale.

Gesù è al limite delle sue forze psico-fisiche, costretto a resistere a digiuno e tentazioni; i suoi piedi feriti, rimandano al racconto evangelico del suo lungo digiuno, culminato nell’incontro con il tentatore. Questi tenta di soddisfare solo i bisogni materiali, ma Gesù replica che non si vive di solo pane, bensì della parola di Dio, indicando una forma di nutrimento spirituale più profonda. In tal modo, Kramskoj pone in risalto la necessità di appagamenti superiori e della relazione con Dio per una vita realizzata.

Cristo ha rifiutato le lusinghe del diavolo, ma questo rifiuto gli è costato caro. Le parole seducenti di Satana risuonano ancora nelle sue orecchie screpolate dal sole, mentre il suo volto, segnato dalle sofferenze, esprime una lotta interiore in corso. In quanto uomo, Cristo non è immune alle tentazioni; il suo rifiuto riafferma le sue priorità. Chi è attento alle proprie priorità ha un’identità solida e sa dire dei no, evitando di vivere in modo frammentato. L’obbedienza a queste priorità si manifesta in atti coerenti e determinati, eliminando perdite di tempo e conferendo spazio a ciò che è essenziale. È fondamentale riconoscere le priorità, anche a costo di sacrifici. Come Gesù nel deserto, mettiti alla presenza di Dio e chiedigli che cosa debba occupare il primo posto nella tua vita, lasciando andare il resto.

Nel dipinto, Cristo affronta prove, solitudine, paura e la tentazione di abbandonare tutto. Tuttavia, il suo volto trasmette una forza interiore che incoraggia ad affrontare le difficoltà quotidiane. Dopo vari tentativi del demonio, Gesù risponde: «vattene, Satana!» (Mt 4, 10), sottolineando che solo Dio merita adorazione e culto. La parola «adorare», derivante dal greco, implica un avvicinamento alla bocca, una relazione profonda e intima. È quello a cui Gesù ti invita perché solo Dio conosce profondamente il tuo cuore e ti ama per ciò che sei.

Infine, l’alba sullo sfondo simboleggia un nuovo inizio. La vittoria di Gesù sulle tentazioni è garanzia della nostra vittoria. Egli ha combattuto e vinto affinché anche noi potessimo superare le nostre sfide.

Pubblicità

Data:

23 Marzo 2025