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Critiche al Leone d’oro ‘Roma’ prodotto da Netflix

L’attesissimo momento della premiazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è finalmente giunto: fra polemiche di autori ed esercenti contro il verdetto della giuria, il film ‘Roma’ del regista messicano Alfonso Cuarón si è aggiudicato il Leone d’oro per il miglior film, rispettando i pronostici della vigilia. Per la prima volta è stato premiato un film prodotto da Netflix, una piattaforma streaming che permette la visione dei propri film, serie tv e documentari, solamente agli abbonati. Le associazione cinematografiche Anac e Acec, insieme alla Federazione Italiana Cinema d’Essai (Fice), sostengono la propria contrarietà verso il marchio della Biennale, il quale è stato iniquamente veicolo di marketing della piattaforma Netflix: “Sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale”, aggiungono “Il Leone d’oro, simbolo della Mostra Internazionale d’arte cinematografica da sempre finanziata con risorse pubbliche è patrimonio degli italiani: il film che se ne fregia dovrebbe essere alla portata di tutti, nelle sale di prossimità, e non esclusività dei soli abbonati della piattaforma americana”. Contro il responso collettivo della giuria, come confermato da Guillermo del Toro: “Cuarón ha vinto 9-0. C’è stata una decisione unanime della giuria”, l’Anac, la Fice e l’Acec sperano, per il prossimo anno, in un cambio di posizione del direttore del settore Cinema della Biennale, Alberto Barbera, la stessa presa dal festival di Cannes, il quale ha bandito dal concorso i film targati Netflix.

Ma veniamo al film premiato: dopo cinque anni dall’uscita di ‘Gravity’, uno dei successi cinematografici più grandi del 2013, che ha fatto il suo debutto proprio alla Mostra di Venezia, Cuarón incanta tutti questa volta con una storia in bianco e nero, ispirata alla sua vita, alla sua famiglia e alla tata di origini indigene con la quale è cresciuto; con le parole del regista: “Una dimostrazione che l’esperienza umana è universale”. La Coppa Volpi per il miglior attore se l’è aggiudicata William Dafoe, per la sua interpretazione in ‘At Eternity’s Gate’; il premio per la migliore attrice ad Olivia Colman per ‘La Favorita’. La miglior regia va a Jacques Audiard con ‘The Sister Brothers’; la miglior sceneggiatura per ‘La ballata di Buster Scruggs’ dei fratelli Coen. Il Gran Premio della Giuria, invece, è stato conquistato da ‘La Favorita’ di Yorgos Lanthimos. L’Italia, con grande delusione dei cinefili nazionali, esce dalla settantacinquesima Mostra del Cinema senza premi, nonostante i 20 film presentati e i tre quotati film in concorso.

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Data:

10 Settembre 2018