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DAZI, LA RISPOSTA EUROPEA – Una Partita a Poker Commerciale

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che l’Europa non ha le “carte” per rispondere ai suoi dazi e alle sue minacce. Ma è davvero così? Oppure l’Unione Europea può sfruttare una combinazione di deterrenza e diplomazia per limitare i danni di una guerra commerciale con gli Stati Uniti?

Le Accuse di Trump e la Risposta Europea

Il 13 marzo scorso, su Truth Social, Trump ha definito l’Unione Europea una delle autorità più ostili al mondo in materia di tasse e tariffe, sostenendo che l’UE sia stata creata con l’unico scopo di sfruttare gli Stati Uniti. Una dichiarazione che non lascia spazio a dubbi sulle intenzioni aggressive del presidente americano, già impegnato in guerre commerciali con Canada , Messico e Cina .

Dazi punitivi su acciaio e alluminio sono già in vigore, e ulteriori misure sono state annunciate in uno show al Rose Garden della Casa Bianca, tra cartelloni e provocazioni. Ma la questione non si limita ai dazi: Trump ha messo in discussione l’autonomia territoriale europea, con riferimenti all’annessione della Groenlandia, e ha cercato di influenzare gli equilibri politici interni al continente, strizzando l’occhio a movimenti radicali e governi euroscettici.

Le Carte dell’Europa: Deterrenza e Diplomazia

Trump ha dichiarato che l’Europa non ha “carte in mano”, intendendo potere, influenza e capacità di pressione. Ma è davvero così? L’Unione Europea ha dimostrato in passato di poter rispondere con fermezza. Nel 2018, Jean-Claude Juncker riuscì a frenare Trump sulle tariffe automobilistiche utilizzando un mix di incentivi e minacce.

Oggi, la sfida è più complessa, ma l’UE dispone di strumenti più sofisticati, come lo strumento anti-coercizione europeo , operativo dal dicembre 2023. Questo “bazooka” è stato concepito per contrastare pressioni economiche, come quelle esercitate dalla Cina sulla Lituania, e potrebbe ora essere utilizzato contro le tariffe americane.

Le Opzioni sul Tavolo

L’Europa ha diverse carte da giocare:

  1. Dazi e Commercio : L’UE ha introdotto il “Regolamento di applicazione”, che consente di reagire rapidamente in assenza di un sistema efficace di risoluzione delle dispute commerciali all’interno della WTO. Bruxelles potrebbe penalizzare prodotti americani strategici, come automobili e beni agricoli.
  2. Normative Ambientali e Agricole : Attraverso il Green Deal e la strategia “Farm to Fork”, l’Europa potrebbe limitare l’accesso di prodotti americani non conformi agli standard di sostenibilità.
  3. Tecnologie Digitali : L’Europa è un mercato cruciale per le grandi aziende tecnologiche americane, come Google, Apple e Meta. Bruxelles potrebbe intensificare le sue iniziative antitrust, imponendo multe miliardarie e restrizioni sull’uso dei dati personali.
  4. Tecnologie Critiche : L’UE controlla segmenti chiave nelle catene globali di semiconduttori e tecnologie green. Limitare l’accesso americano a queste risorse potrebbe rallentare i piani industriali di Washington.
  5. Settore Finanziario : I mercati europei sono fondamentali per la finanza americana. Un’azione coordinata potrebbe imporre vincoli ai fondi d’investimento statunitensi o escludere le banche americane dal mercato europeo degli appalti pubblici, che vale circa 2.000 miliardi di euro all’anno.
  6. Mobilità e Cultura : L’Europa potrebbe complicare l’accesso a università e centri di ricerca per studenti e ricercatori americani, inviando un messaggio simbolico forte.

Una Partita Complessa

La relazione tra Europa e Stati Uniti è caratterizzata da una distruzione reciproca asimmetrica : entrambi dipendono l’uno dall’altro su diversi fronti economici e tecnologici. Tuttavia, l’Europa deve calibrare attentamente ogni mossa, evitando di danneggiare i propri interessi.

Giocare con Intelligenza

La partita a poker transatlantica è appena iniziata. L’Europa ha le carte per rispondere ai dazi di Trump, ma deve giocarle con saggezza, bilanciando deterrenza e negoziato. La sfida non è solo economica, ma anche politica e strategica, e richiede una visione unitaria e coraggiosa per proteggere gli interessi europei senza compromettere le relazioni transatlantiche.

La domanda rimane: Bruxelles saprà trasformare questa crisi in un’opportunità per rafforzare la propria posizione globale? La risposta dipenderà dalla capacità dell’UE di agire con intelligenza e determinazione.

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Data:

4 Aprile 2025