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Dazi, Usa: “Siamo in guerra commerciale da decenni”

cms_5912/Trump_Ross_afp.jpg“Siamo in guerra commerciale, lo siamo da decenni . L’unica differenza è che le nostre truppe finalmente alzano le difese”. Così il ministro del Commercio, Wilbur Ross, difende le mosse dall’amministrazione Trump dalle accuse di voler provocare una guerra commerciale, affermando che Washington intende finalmente rispondere agli attacchi che da anni subisce dall’estero, facendo esplicitamente il riferimento alla Cina.”Non è per caso che siamo finiti con un deficit commerciale“, ha aggiunto Ross, miliardario soprannominato il “re della bancarotta” per aver accumulato la sua fortuna comprando società in crisi per poi trarre profitti dalla loro ristrutturazione. “Il nostro deficit commerciale totale è di circa 500 miliardi all’anno” ha ricordato intervistato dalla Cnbc, ribandendo la convinzione che questo sia il risultato di cattivi accordi commerciali finora firmati da Washington e di abusi e scorrettezze commesse da altri Paesi.E a chi afferma che il disavanzo commerciale non è negativo, Ross replica: “Se il deficit fosse positivo, perché la Cina dovrebbe essere così contenta del suo enorme surplus commerciale ? – ha detto – è assolutamente ovvio che se la Cina non avesse avuto un tale surplus di esportazioni non sarebbe mai cresciuta con il tasso che ha avuto”.

Brexit, Ue: “Obiettivo minimizzare danni”

cms_5912/Ue_Bandiera_Afp.jpgAlla data del ritiro” della Gran Bretagna dall’Ue “i trattati cesseranno di applicarsi al Regno Unito, ai territori e Paesi d’Oltremare attualmente associati all’Unione e ai territori per le cui relazioni esterne è responsabile il Regno Unito. Lo scopo principale dei negoziati è assicurare un ritiro ordinato del Regno Unito, in modo da ridurre l’incertezza e, per quanto possibile, minimizzare i danni causati da questo cambiamento improvviso”. Lo riporta la bozza delle linee guida per i negoziati sulla Brexit inviate dalla segreteria generale del Consiglio Ue alle delegazioni nazionali.I negoziati tra l’Ue e la Gran Bretagna sulla Brexit “saranno condotti come un pacchetto unico. In accordo con il principio che niente è concordato finché non tutto è concordato, le singole materie non possono essere trattate in maniera separata.Nei negoziati con la Gran Bretagna “l’Unione europea agirà come una cosa sola” e “tratterà con il Regno Unito esclusivamente attraverso i canali delineati in queste linee guida e nelle direttive sui negoziati”. L’Ue “avrà un approccio costruttivo durante i negoziati e si impegnerà per trovare un accordo”, cosa che è “nell’interesse di entrambe le parti. L’Unione lavorerà duro per ottenere questo risultato, ma si preparerà per essere in grado di gestire la situazione anche nel caso in cui i negoziati dovessero fallire”, si riporta nella bozza.

Russiagate, Flynn pronto a testimoniare ma in cambio dell’immunità

cms_5912/Michael_Flynn.jpgMichael Flynn, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale americano costretto a dimettersi dopo soli 24 giorni per via dei suoi contatti con l’ambasciatore russo a Washington, è pronto a deporre nell’inchiesta sul Russiagate, ma in cambio dell’immunità. Lo ha reso noto il suo avvocato, Robert Kelner, secondo cui “il generale Flynn ha certamente una storia da raccontare e lui vuole raccontarla, se le circostanze lo permetteranno”.Quali circostanze? “Nessuna persona assennata – continua il legale in una nota – che sia ben consigliata si sottoporrebbe alle domande in un tale ambiente altamente politicizzato, da caccia alle streghe, senza prima aver avuto rassicurazioni contro un procedimento non equo”.Il primo a parlare esplicitamente di colloqui di Flynn in corso per ottenere l’immunità è stato il ’Wall Street Journal’, secondo cui al momento non ci sarebbe alcuna intesa in merito. Fonti della commissione Intelligence della Camera, che sta indagando sul Russiagate, hanno fatto sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta, mentre la commissione Intelligence del Senato e la Casa Bianca non hanno rilasciato alcun commento.Il generale era stato costretto alle dimissioni il mese scorso, dopo appena 24 giorni, quando era emerso che aveva mentito al vice presidente Mike Pence sui contatti che aveva avuto con l’ambasciatore Sergei Kislyak, con il quale aveva discusso delle sanzioni americane contro Mosca.

Trump: “Flynn chiede immunità perché è una caccia alle streghe” – “Mike Flynn deve chiedere l’immunità in quella che è una caccia alla streghe (per coprire la grande sconfitta elettorale) da parte di media e democratici di proporzioni storiche”. Arriva via Twitter la ’benedizione’ di Trump all’offerta che il suo ex consigliere per la Sicurezza Nazionale di testimoniare nell’inchiesta del Russigate solo in cambio di “rassicurazioni contro un’ingiusta azione penale”, come ha scritto il legale di Flynn suggerendo quindi una richiesta di immunità. Ma contrariamente a quanto dichiarato dall’avvocato Robert Kelner, che ha fatto riferimento nella sua nota a contatti in corso con le commissioni inquirenti, Jack Langer, portavoce del presidente della commissione Intelligence della Camera, Devin Nunes, ha detto che non sarebbe stata fatta a Flynn nessuna offerta d’immunità. E anche collaboratori dei deputati della minoranza democratica affermano di non essere stati informati di questa possibilità. Mentre dal dipartimento di Giustizia arriva un no comment. Quello che comunque i media americani stanno ricordando in queste ore è come lo scorso settembre, due mesi prima delle elezioni, Flynn aveva espresso la convinzione che la richiesta di immunità indica il fatto che si sia commesso qualcosa di illegale. “Se ti garantiscono l’immunità, vuol dire che probabilmente hai commesso un crimine”, diceva ai microfoni della Nbc commentando il fatto che un collaboratore di Hillary Clinton aveva ottenuto l’immunità per testimoniare nell’ambito del Mailgate.

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1 Aprile 2017