(Adnkronos) – “Ecco i kit antizanzare in vendita a Fano: pepe della Tasmania, olio di avocado, camomilla e calendula nell’inutile kit dopo puntura”. Mentre “nel repellente, oli essenziali di lavanda e menta. E il principio attivo repellente quale sarebbe?”. A chiederlo provocatoriamente è il virologo Roberto Burioni, che sui suoi profili social torna sul maxi focolaio di Dengue in corso nel comune marchigiano. Già ieri l’esperto aveva evidenziato la necessità di un’azione energica contro la zanzara vettore della malattia, una risposta che dovrebbe prevedere l’uso di repellenti “veri e non quelli ‘naturali'”, aveva precisato, oltre alle misure necessarie per far sì che le zanzare non possano deporre le uova e quindi proliferare e, con un focolaio in corso (che ha superato i 100 casi), anche uccidere le zanzare adulte e potenzialmente in grado di trasmettere l’infezione. Ma la composizione – riportata dalla stampa – del kit che viene venduto a prezzi calmierati nella zona per supportare i cittadini nella lotta alle zanzare non convince il professore di virologia e microbiologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che su Facebook pone diverse questioni al riguardo: “Contro le malattie infettive è fondamentale un intervento tempestivo ed efficace”, premette, e per questo il repellente sarebbe “utilissimo, il larvicida sarebbe stato utile tempo fa e non ora, ma passi, però mi dite, colleghi fanesi, a cosa serve la ‘pennetta disinfettante’ nella prevenzione della Dengue?”, è l’altro quesito. Burioni fa anche notare che “i kit sono 800” e “Fano ha 60mila abitanti”. E via X aggiunge: “Se le istituzioni avessero ‘sponsorizzato’ un repellente di non provata efficacia, sarebbe un comportamento gravissimo che mette in pericolo i cittadini. Speriamo che non sia così”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Data:
2 Ottobre 2024