Correva l’anno 1962 quando un fatto di cronaca sconvolse la città di Torino. Un ignoto assassino che amava firmarsi Diabolich, aveva scritto alla stampa e alla questura per rivendicare l’omicidio di un operaio Fiat, ucciso con diciotto pugnalate la notte di San Valentino. In quel mentre Angela Giussani era alla ricerca di un nome per il suo personaggio che, senza saperlo, avrebbe cambiato di lì a poco la storia del fumetto in Italia.
Pensò velocemente che il nome ideale per questo suo personaggio misterioso, che avrebbe riempito i momenti di trasporto dei molteplici pendolari che da una stazione all’altra si spostavano ogni giorno, fosse riconducibile al nome di Diabolik. Nacque il fumetto Diabolik e subito si comprese che quel ladro gentiluomo, così intelligente, elegante nei modi e sincero con se stesso, avrebbe fatto epoca. Iniziarono le pubblicazione e fu subito un successo.
L’anno dopo prese vita la bellissima e affascinante Eva Kant, compagna di una vita e complice di un uomo definito straordinario ma che solo con la presenza di Eva raggiunse l’apice della notorietà. Questa coppia affiatata, unita contro tutti e mai volgare, consentì alla casa editrice Astorina, di produrre per oltre 60 anni pezzi unici di rara bellezza, in grado di non stancare mail il lettore. Rigorosamente stampati in bianco e nero, quasi a voler rimarcare un tempo andato, ebbe la forza di promuovere il personaggio oltre il tempo. Tutto intorno cambiava, si modificava, dando spazio alla tecnologia, ad abitudini alimentari diverse, ad impegni giornalieri frenetici ma Diabolik rimaneva ancorato alle sue storie, alle sue abitudini, alle sue radici, in una zona di confort fuori dal comune.
A distanza di qualche anno, nel 2020, accade qualcosa di unico, inimmaginabile, segreto, viene disegnata la trama di “Dietro il vetro”; l’artefice è Giorgio Montorio che con grande maestria, arricchisce le sedici pagine della storia intingendo il proprio dito indice nel calice di vino lambrusco che ha sul tavolo. Lo usa come un pennello donando una cromaticità del tutto particolare, giocando con le ombre ed evidenziando punti di luce… ne verrà fuori un capolavoro che ad oggi non ha eguali. Il direttore editoriale Mario Gomboli ne è entusiasta e commenta, “quando il lambrusco intinge il fumetto, il risultato è un Diabolik di-vino”.
Quest’anno ricorrono i 60 anni dalla nascita dell’affascinante Eva Kant, compagna di una vita di Diabolik, e come per le più grandi dive, era obbligo festeggiarla nel migliore dei modi e come farlo se non dedicando per la prima volta una trama tutta per lei? La scelta è caduta sulla Rinascente di Via del Tritone a Roma dove lo splendido Acquedotto Vergine ha contribuito a rendere memorabile la storia con una edizione speciale “RINASCENTE TRITONE, COLPO ALL’ACQUEDOTTO”.
Certo avrei preferito si parlasse ancora una volta di vino ma sono certo che non mancherà in futuro un Diabolik che tenta il colpo del secolo con un Sassicaia, un Ornellaia, e perché no… magari alla ricerca di quel famoso lambrusco che contribuì a rendere unico un momento di vita del celebre ladro gentiluomo.