-Non PD, non PD… Ti prego non PD!
–Come mai non il PD?
-La sinistra è spaccata da tempo, non riescono a trovare un accordo su nessun argomento. E’ come se gareggiassero separati l’uno dall’altro, sembrano degli atomi che non si incontrano mai, due rette parallele senza alcun punto d’incrocio. Insomma, vogliono arrivare e basta! Inoltre sono capeggiati dall’uomo più odiato di tutta Italia, quello che c’ha preso per i fondelli promettendo cose, case mai fatte. Questa è una sinistra inaridita dal marcio, che si dimentica continuamente della situazione dell’italiano e a cui, forse, non frega nulla. L’importante è partecipare, la vittoria la lasciano agli altri attraverso una serie di promesse farlocche. Eppure non desistono! Ti prego non il PD…
–Preferiresti il Movimento Cinque Stelle?
-Oddio no, per carità! Certamente costituiscono una novità, o almeno, prima di sottomettersi al potere politico. Sono nati dall’insoddisfazione del popolo italiano e si sono fatti spazio in poco tempo, un traguardo notevole. L’idea iniziale è sicuramente nobile, ma qui la meritocrazia sembra cadere in vista di altri ideali. La solita situazione che boccia il merito a favore del figlio di qualcuno, sottolineando il fatto che una laurea non sia necessaria per arrivare ai piani alti. Una condizione, quella della raccomandazione, già vista e di cui, effettivamente, siamo decisamente stanchi. Vuoi apportare un cambiamento senza precedenti? Comincia a coinvolgere soggetti preparati e in possesso dei prerequisiti fondamentali per ricoprire una carica di un certo livello. Di certo è cosa buona intraprendere un nuovo processo di maturazione politica attraverso l’attivo coinvolgimento del popolo, tuttavia servono conoscenze apprese durante un faticoso percorso di studi e, poi, applicate alla realtà territoriale. Inoltre la dispersione del movimento non incoraggia la continuità politica…
–Insomma, come sei difficile… Della Lega, invece, cosa ne pensi?
-La Lega chiede risposte legittime su una questione fuori controllo come quella dell’immigrazione. Poi, però, si perde con battaglie razziste. Il problema non è la razza, sappiamo tutti che esiste l’uomo in quanto tale e nulla di più. Ci vuole un bagno di consapevolezza per capire che si tratta di un problema che l’Italia non può affrontare se priva del sostegno dell’Unione Europea. Inoltre, c’è da dire che chi scappa, fugge dal dolore e dalla povertà, figuriamoci se vengono in Europa per fare un viaggio di piacere! L’Africa e parte dell’Asia sono stremate da guerre, interessi diffusi, multinazionali… Magari urge una ristrutturazione della politica economica e di sostenimento mondiale.
–Ho capito, allora ti manca il Berlusconismo d’una volta!
-Tempi d’oro quelli! I problemi si buttavano sotto il tappeto e sparivano d’un colpo, salvo poi ricomparire al momento meno opportuno, tipo la crisi economica mondiale…
–E ammettilo allora che desideri nuovamente il Duce…
-No, assolutamente… Ma il Duce, a semplice titolo informativo, pagava le vacanze agli italiani che non potevano permettersele?