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DIGNITA’ CALPESTATA

Quando sceglieremo di far uscire la guerra dalla storia dei popoli e degli uomini? In questo mondo che si indigna per il loro uso, le armi circolano in assoluta libertà e indifferenza fomentando conflitti e appoggiando regimi di governi in cui, i diritti umani sono totalmente assenti. Armi dirette nei luoghi di tensioni e con l’uso incontrollato di esse nell’intento di distruzione massa,pericolose per la sicurezza degli esseri.

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L’aumento degli armamenti, il loro uso, sono rappresentati nelle cifre,in termini di vite umane, di risorse, di possibilità per “allontanarsi” da questi territori dove impera violenza: violenza politica che oppone i governi a gruppi rivoluzionari che combattono per rovesciarli o per ottenere indipendenza, violenza che coinvolge diversi gruppi etnici o religiosi e quella criminale di trafficanti di vite e illeciti. Violazione dei diritti umani, sofferenze, conflitti, disordini, crimini, terrore, sono le conseguenze che, ogni giorno, milioni di uomini donne e bambini subiscono. Scenari sanguinosi, inevitabili, inarrestabili, in cui il commercio di armi rappresenta il pericolo maggiore per la vita della collettività.

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Da qui l’urgenza per la comunità internazionale di adottare efficaci strumenti legali contro il traffico delle armi, soprattutto quello illecito, con standard riconosciuti e approvati a livello internazionale. E’ necessario “prendere coscienza” globale sull’urgenza e l’importanza di fermare la corsa agli armamenti, operando per una loro drastica riduzione: adottare una politica di “difesa”, impostata sul principio della solidarietà e cooperazione interna ed internazionale.

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In un contesto di crisi economica generalizzato si dovrebbe investire in politiche di pace e prevenzione. I capitali che le grandi potenze utilizzano per gli armamenti sarebbero sufficienti per eliminare la fame, le malattie e l’oppressione, sostenendo la crescita e il miglioramento delle condizioni di vita di questi popoli. Non si dovrebbe misurare la “forza” di uno Stato ne la sua influenza politica da quanto massiccio sia l’arsenale di armi in suo possesso! Solo il progressivo disarmo mondiale può garantire la sicurezza a tutta l’umanità! Perché non si può continuare a morire per odio, per gelosia razziale! La guerra è distruzione della libertà dei diritti! L’obiettivo principale deve essere la salvaguardia della vita umana e la costruzione di un mondo più rispettoso della dignità dell’uomo e non solo regolato dalla voce delle armi.

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Data:

9 Agosto 2014