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DIPLOMAZIA E PROTOCOLLO NELLA SOLENNITA’ VATICANA

La scomparsa di Papa Francesco ha lasciato la Chiesa cattolica e il mondo in lutto, aprendo un periodo di transizione che impatta direttamente anche l’attività diplomatica della Santa Sede. Alla morte di un Pontefice, infatti, decadono automaticamente tutti gli incarichi apicali di Curia , compreso quello del Segretario di Stato , riducendo l’attività diplomatica all’ordinaria amministrazione. Nonostante ciò, il funerale del Papa diventa un momento unico di alta rappresentanza diplomatica , attirando leader di tutto il mondo.

In questo particolare contesto, il Segretario per i Rapporti con gli Stati prosegue il lavoro di ordinaria amministrazione, ma non vengono svolti incontri bilaterali ufficiali tra rappresentanti della Santa Sede e capi di Stato presenti alla cerimonia. Questo non ha impedito ai leader mondiali di utilizzare l’occasione per dialoghi significativi e scambi informali, sfruttando il funerale come un terreno fertile per incontri diplomatici.

Incontri Diplomatici e Dialoghi Informali

Tra gli scambi più rilevanti durante il funerale di Papa Francesco, spicca il colloquio tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky , definito “molto produttivo” e con possibilità di continuare anche dopo la cerimonia. L’incontro, avvenuto in Basilica prima dell’inizio della liturgia, ha attirato l’attenzione internazionale, rappresentando un raro momento di confronto diretto tra i due leader.

Oltre a questo, si sono registrati dialoghi tra Zelensky e il primo ministro britannico Keir Starmer e tra la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Trump, che hanno concordato di vedersi per approfondire temi legati alla cooperazione transatlantica.

Un Momento di Alta Rappresentanza

La morte di un Papa è sempre accompagnata da un’affluenza straordinaria di capi di Stato, sovrani e dignitari. Per il funerale di Papa Francesco , sono state confermate oltre 130 delegazioni , tra cui 10 sovrani regnanti e circa 50 capi di Stato .

L’ufficio del Protocollo della Segreteria di Stato ha organizzato con precisione la disposizione dei delegazioni. Ogni Stato aveva il diritto di includere un massimo di cinque alti dignitari, mentre gli ambasciatori presso la Santa Sede venivano generalmente collocati con il corpo diplomatico. Ad esempio, l’ambasciatore ucraino Andriy Yurash non faceva parte della delegazione ufficiale di alto livello guidata da Zelensky, che includeva anche la First Lady Olena Zelenska , il Consigliere del Presidente Andryi Yermak e il ministro degli Esteri Andriy Sibiha .

Un Appello dalla Chiesa Greco-Cattolica Ucraina

Nel contesto del funerale, non va dimenticato il drammatico appello di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk , padre e capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, seguito al raid russo su Kyiv dello scorso 26 aprile , che ha causato decine di morti. Un grido di speranza e di richiesta di pace che riflette le difficoltà vissute dalla comunità ucraina nel mezzo del conflitto in corso.

Disposizione delle Delegazioni: Il Protocollo Vaticano

Come da tradizione, il protocollo vaticano ha seguito regole precise per la disposizione delle delegazioni durante la cerimonia:

  1. Italia , la nazione di cui ogni Papa è Primate, ha occupato le prime file, con i rappresentanti istituzionali ordinati secondo il consueto ordine gerarchico: il presidente della Repubblica, il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio e il presidente della Corte Costituzionale.
  2. Argentina , Paese di origine di Papa Francesco, ha seguito l’Italia, con la delegazione presieduta dal presidente argentino Javier Milei .
  3. I sovrani regnanti cattolici —tra cui Felipe di Spagna con la regina Letizia e il Gran Maestro dell’Ordine di Malta—hanno occupato un blocco riservato.
    [01:48, 28/04/2025] Microsoft Copilot: 4. I sovrani regnanti non cattolici —tra cui quelli di Norvegia, Svezia, Olanda e Belgio—hanno seguito in ordine di rappresentanza.

In caso di delegazioni molto folte, i posti più vicini al sagrato sono stati riservati agli esponenti principali, con gli altri dignitari disposti nelle seconde e terze file.

Un Addio che Unisce il Mondo

Il funerale di Papa Francesco è stato molto più di una cerimonia religiosa; è stato un evento di portata globale che ha unito leader, popoli e comunità in un momento di raccoglimento e dialogo. La disposizione delle delegazioni, la presenza dei sovrani regnanti e dei capi di Stato hanno trasformato la celebrazione in un simbolo di unità e rappresentanza internazionale.

Anche in un momento di lutto, il Vaticano si è confermato un centro di diplomazia e di dialogo tra le potenze mondiali, mantenendo viva l’eredità spirituale e politica di Papa Francesco . Mentre il mondo si prepara al prossimo Conclave, l’addio al Pontefice venuto dalla fine del mondo rimarrà un segno indelebile di speranza e collaborazione universale.

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Data:

28 Aprile 2025

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