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DODICI MISSILI SU CONSOLATO USA AD ERBIL IN IRAQ

cms_25206/1.jpgDodici missili Fatih-110 di produzione iraniana sono stati lanciati contro l’area del consolato e della base Usa ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.

Le Guardie rivoluzionarie dell’Iran hanno rivendicato l’attacco, senza però citare gli Stati Uniti: affermano di “aver preso di mira un centro di addestramento dei servizi d’intelligence israeliana del Mossad”.

Avevano promesso “vendetta” dopo che due Guardie, consiglieri presso il governo di Bashar Assad, erano state uccise da un attacco israeliano in Siria, vicino a Damasco.

Il governatore di Erbil, Omed Joshnaw, ha smentito come “priva di fondamento” la notizia della presenza di basi israeliane in città.

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Una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale delle Guardie sostiene che “un centro strategico per i complotti e il male dei sionisti è stato preso di mira da potenti missili di precisione” e che “grazie alla vigilanza delle forze di sicurezza le minacce sono state neutralizzate. L’Iran non riconosce Israele e la accusa di essere responsabile di atti di sabotaggio contro siti nucleari iraniani e dell’uccisione di scienziati che si occupavano del nucleare. Ogni aggressione del regime sionista di Israele riceverà una risposta dura, decisiva e distruttiva”, si conclude il comunicato.

cms_25206/3.jpgI missili, come ha subito spiegato Lawk Ghafuri, capo delle relazioni con i media internazionali del governo regionale curdo, non hanno colpito il consolato Usa pur avendo raggiunto l’area circostante.

Gli studi della stazione televisiva Kurdistsan24 sono invece stati danneggiati.

Il ministro della salute della provincia ha riferito che non ci sono state vittime né feriti.

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Il governatore della regione Masrour Barzani in una breve dichiarazione ha “fortemente condannato gli attacchi multipli e chiesto ai civili di seguire le indicazione delle forze di sicurezza. Non ci inchineremo ai codardi”, ha aggiunto.

Il primo ministro iracheno, Mustafa al-Kazimi, ha parlato al telefono con Barzani e ha promesso un’indagine.

Il leader religioso sciita Muqtada al-Sadr ha twittato: “Erbil sotto tiro. Come se i curdi non fossero iracheni”

cms_25206/5.jpg“Ci mancava l’Iran, il mondo è impazzito”, è stato il commento di Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia.

Continua Sarebbe un dato inquietante, perché Russia e Iran hanno rapporti molto stretti e la notizia sarebbe da mettere in relazione alla guerra in atto in Ucraina.

Per ora, però, nessuna conferma in tal senso”.

Resta in ogni caso la sensazione di un nuovo focolaio anti-americano pronto a esplodere, mentre gli occhi di tutti sono concentrati su fronte di Kiev.

Data:

15 Marzo 2022