“Don Carlos”, una delle opere più complesse e monumentali di Giuseppe Verdi, è un dramma lirico che mescola politica, amore e conflitti interiori con una musica di straordinaria potenza espressiva. Basata sul dramma omonimo di Friedrich Schiller, l’opera racconta la storia tormentata di Don Carlos, figlio di Filippo II di Spagna, intrappolato in una rete di doveri politici e sentimenti irrisolti. Debuttata nell’originale versione in francese (“Don Carlos”) il 11 marzo 1867 all’Opéra di Parigi, l’opera ha subito numerose revisioni e adattamenti, dando origine a diverse versioni, tra cui la più nota è quella in italiano, solitamente in cinque atti.

Giuseppe Verdi compose” Don Carlos” su commissione dell’Opéra di Parigi, seguendo la tradizione del Grand Opéra francese, che prevedeva opere di grande respiro con un ampio cast, cori imponenti e una drammaturgia intensa.
Il libretto, scritto in francese da Joseph Méry e Camille du Locle, fu poi tradotto in italiano, la lingua in cui l’opera è più comunemente eseguita oggi.
Le revisioni dell’opera sono state numerose Dopo la prima parigina del 1867, Verdi apportò modifiche significative per una versione italiana eseguita a Modena nel 1884, riducendo l’opera da cinque a quattro atti e tagliando il primo atto ambientato nella foresta di Fontainebleau.
Una versione successiva (1886) ripristinò l’atto tagliato, consolidando la versione in cinque atti oggi più frequentemente rappresentata.

“Don Carlos” è ambientato nella Spagna del XVI secolo, durante il regno di Filippo II e la spietata inquisizione cattolica:
- Atto I (Foresta di Fontainebleau – solo nella versione in cinque atti: Don Carlos, principe di Spagna, è innamorato della principessa Elisabetta di Valois. I due si giurano amore eterno, ma il loro sogno d’amore viene spezzato quando Filippo II, padre di Carlos, decide di sposare Elisabetta per ragioni politiche.
- Atto II (Monastero di San Giusto e giardini della regina):Carlos è distrutto dal dolore per la perdita di Elisabetta. Il suo amico Rodrigo, Marchese di Posa, lo incoraggia a dedicarsi alla causa della libertà nelle Fiandre oppresse. Nel frattempo, la principessa Eboli, segretamente innamorata di Carlos, inizia a sospettare dei suoi sentimenti per Elisabetta.
- Atto III (Palazzo Reale e autodafé): Carlos chiede a Filippo il permesso di andare nelle Fiandre, ma il re rifiuta. Nel frattempo, Filippo si confida con il Grande Inquisitore, che gli suggerisce di sacrificare suo figlio per mantenere il potere. Un grande autodafé (esecuzione pubblica degli eretici) chiude l’atto con una spettacolare scena corale.
- Atto IV (Le stanze di Filippo II e la prigione di Carlos): il re canta la celebre aria “Ella giammai m’amò”, esprimendo la sua solitudine e il sospetto che Elisabetta non lo ami. Eboli confessa a Elisabetta di aver avuto una relazione con Filippo e, per espiare la sua colpa, promette di salvare Carlos, che è stato arrestato.
- Atto V (Monastero di San Giusto):Carlos si prepara a partire per le Fiandre, ma viene raggiunto da Elisabetta per un ultimo addio. Filippo e il Grande Inquisitore arrivano per condannarlo, ma un misterioso monaco (forse l’ombra di Carlo V, ex imperatore e nonno di Carlos) interviene, trascinando Carlos nell’oscurità del monastero.

L’opera “Don Carlos” affronta numerosi temi: il conflitto tra Dovere e Passione : Carlos ama Elisabetta, ma è costretto a rinunciare a lei per ragioni politiche; l’Oppressione e la Libertà: Rodrigo lotta per la libertà delle Fiandre, contrapponendosi alla tirannia del re; il Potere e la Religione: Filippo II è schiacciato dal peso della corona e dal potere della Chiesa, rappresentata dal temibile Grande Inquisitore; la Solitudine del Potere :Filippo è un re potente ma profondamente solo, come emerge nella sua struggente aria “Ella giammai m’amò”.
Verdi ha composto alcune delle pagine più intense della sua carriera in Don Carlos, tra cui: “Fontainebleau! Foresta immensa e solitaria” (Carlos) aria d’amore struggente;“Dio, che nell’alma infondere” (Carlos e Rodrigo) – il celebre duetto tra i due amici;“Ella giammai m’amò” (Filippo II) , un lamento di straordinaria profondità emotiva; “O don fatale” (Eboli) – aria drammatica di grande virtuosismo; il finale misterioso, con il monaco che appare per salvare Carlos, lasciando il pubblico in sospeso.
A causa delle molteplici versioni, ogni produzione di Don Carlos può differire notevolmente. La versione in cinque atti in francese è oggi sempre più apprezzata per la sua completezza drammaturgica. Tra le produzioni celebri: la registrazione diretta da Claudio Abbado (1983) con Plácido Domingo come Don Carlos, con Katia Ricciarelli, Leo Nucci, Nicolai Ghiaurov, Ruggiero Raimondi ); l’allestimento della Royal Opera House (2013) con Jonas Kaufmann Anja Harteros, Ferruccio Furlanetto) diretta da Antonio Pappano; la recente prima in francese al Metropolitan Opera di New York (202 produzione monumentale di David McVicar con Russel Thomas, Eleonora Buratto, Günter Groissböck.
“Don Carlos” è una delle opere più imponenti e affascinanti di Verdi, una sintesi perfetta di dramma storico, introspezione psicologica e grandiosità musicale. Con le sue potenti arie, duetti emozionanti e scene corali di straordinaria intensità, continua a essere una delle opere più amate e rappresentate nel repertorio lirico internazionale.
Se sei un amante dell’opera, Don Carlos è un’esperienza imprescindibile!