“Nessun cuore deve tacere. Chi non ha che un soldo, lo dia ai liberatori.
Chi non ha che un sasso lo deve scagliare contro i tiranni ” (Victor Hugo)
Una situazione lacerante e drammatica che si protrasse, dura e cruda, fino all’aprile 1945. E mentre per alcuni fu “Resistenza”, per altri fu “Guerra di Liberazione”.
Difficile da spiegare ma anche da comprendere come si sia potuto verificare che un esercito, catapultatosi nella nostra Penisola come invasore, si sia poi trasformato in “liberatore”. Tale fu infatti, al di là ed oltre gli schemi propagandistici, il ruolo che l’opinione pubblica italiana si fece dei combattenti USA durante la tragica vicenda compresa tra il settembre 1943 e l’aprile 1945. Tutto questo, e molto altro ancora, è affrontato, spiegato ed assai ben descritto in forma piana, chiara e leggibilissima, nel Volumetto di grande valenza storico-documentale dal titolo “1943-1945 la Resistenza degli italiani”.
Scritto e dato alle stampe dal Gen. C.d’A. dottor Alberto Zignani (già comandante Generale della Guardia di Finanza), adesso Vicepresidente Nazionale ANCFargl (Ass. Naz. Combattenti Guerra Liberazione inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate), il libro che gode della brillante presentazione del Ten. Gen. Gianfranco Ottogalli -allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito- offre, in sole 35 pagine fitte fitte di notizie, l’esatta interpretazione di ciò che fu la Resistenza in Italia. Un evento che adesso, nel 70° anniversario, sta rivivendo una nuova stagione e suscitando rinnovata curiosità. Un conflitto vero, senza risparmio di colpi, la Resistenza fu combattuta per 18 lunghissimi mesi, in città, sui monti e in campagna, e non risparmiò nessuno. La Resistenza – fu… un complesso movimento di opposizione, attiva e passiva, al nazismo, in cui confluirono culture politiche ed aspirazioni sociali estremamente diverse: l’obiettivo comune di pervenire alla liberazione del patrio suolo dalla dittatura non impedì che all’interno del movimento stesso si verificasse una compresenza tra le differenti visioni della società che avrebbe caratterizzato gli anni post-bellici”. In realtà, l’armistizio dell’8 settembre venne accolto dagli italiani come una dolorosa necessità. L’operazione, condotta dal Governo Badoglio, in sinergia con la Casa reale, portò allo sfaldamento dell’apparato statale italiano e ad una terribile stagnazione generalizzata. La caduta del fascismo aveva messo in evidenza il vuoto che si era determinato nella coscienza nazionale. Pur sotto le parvenze dei grandi successi vantati dalla propaganda del regime ci si era improvvisamente accorti che, durante venti anni, più che costruire si era distrutto. L’Italia aveva perduto quella consistenza di media potenza politica ed economica che le aveva consentito di allinearsi con i trionfatori della prima guerra mondiale e, dopo essersi illusa di farla da protagonista sulla scena mondiale, si era ritrovata isolata da tutti, con un alleato‑padrone, con le forze armate umiliate dalla disfatta e con l’apparato economico‑produttivo paralizzato. Uno scenario apocalittico in cui l’Italia, priva di qualsiasi guida (fatta salva la rassicurante presenza dei militari effettivi rimasti al loro posto), si ritrovò lacerata in due tronconi e con una guerra interna combattuta su tre fronti. Il primo, quello della miseria più nera che neppure il “mercato nero, le tessere ed il razionamento”, non riuscirono nemmeno a lenire. Il secondo era quello dei combattimenti impegnati su tutti i versanti tra bande e truppe in ritirata, insanguinato dalle incessanti rappresaglie. Il terzo ha senz’altro riguardato le incursioni, le requisizioni e le cruente e indiscriminate razzie che la Ghestapo compì contro inermi cittadini, ovvero per reclutare giovani ostaggi da inviare nei campi di lavoro tedeschi. Finché, con la “Liberazione”, ritornammo a respirare l’aria di casa nostra. Un prezioso volume, quindi, che tutti debbono poter leggere ed interiorizzare per le “Perle” di verità che offre e per le variegate informazioni concrete che contiene.
1943-1945 LA RESISTENZA DEGLI ITALIANI”, dice l’autore- è a disposizione delle Scuole che per richiedere l’opera ed un eventuale relatore, possono rivolgersi direttamente alla Presidenza Nazionale dell’ANCFARGL che ha la propria sede: 00184 Roma – Via Sforza, 5 (Tel. 06/47355666 begin_of_the_skype_highlighting 06/47355666 GRATIS end_of_the_skype_highlighting – Fax 06/4815726 – E-mail: ancfargl_roma@libero.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo. )