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DOPO L’ITALIA IL VIRUS FERMA LO SPORT ANCHE NEL RESTO D’EUROPA

Dopo i provvedimenti di sospensione della nostra Serie A, arriva anche l’ufficialità dell’interruzione della Liga spagnola – compresa la seconda divisione – almeno per le prossime due settimane. Una scelta dovuta e quasi obbligata, vista l’evoluzione del coronavirus in Spagna – la nazione più colpita in Europa insieme alla Francia – seconda solo all’Italia. La decisione, ormai nell’aria, è stata presa al termine di un meeting tra Federcalcio e Assocalciatori dopo aver preso atto della positività di un giocatore di basket del Real Madrid che ha costretto alla quarantena anche la squadra di calcio madridista. Una circostanza che ha, di fatto, obbligato l’UEFA a rinviare – dopo la Juve – anche la gara di Champions League tra M. City e Real prevista per martedì 17 marzo, giornata in cui l’UEFA deciderà anche dell’immediato futuro della Champions League, Europa League e degli Europei. La sensazione, tuttavia, è che si stia andando, ormai, nella stessa direzione degli altri paesi europei: quella, cioè, di sospendere le competizioni europee per club per almeno due settimane. Diverso, invece, il discorso legato all’Europeo che potrebbe slittare di qualche mese o, addirittura, di un anno.

Ma si ferma anche il campionato Olandese. L’Eredivisie, infatti, sarà sospeso almeno fino al 31 marzo, una misura drastica voluta dal Governo che ha vietato, tra l’altro, tutti gli eventi con almeno 100 persone.

Ma su questa strada sembra si stiano orientando anche altri sport.

Si ferma, infatti, il basket europeo con l’Eurolega e l’EuroCup, così come viene sospesa la regular season dell’NBA a tempo indeterminato dopo aver constatato la positività al contagio da coronavirus di un giocatore di basket degli Utah Jazz, Rudy Gobert.

Allo stesso modo si è mossa anche l’ATP che ha bloccato tutti i tornei di tennis almeno fino al 26 aprile. “Una sospensione giusta e necessaria per proteggere la salute e la sicurezza di tutti – ha dichiarato il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi – da una pandemia globale come quella provocata dal COVID-19”.

E salta anche il Gp d’Australia di F1 – inizialmente programmato per questo fine settimana – dopo il ritiro della McLaren che ha confermato il contagio da coronavirus di un collaboratore del suo team. Probabilmente avranno influito nella scelta del rinvio anche le parole pungenti del campione del mondo in carica, Lewis Hamilton: “È bello poter gareggiare, ma per me è scioccante che siamo tutti qui, mentre il resto del mondo sta reagendo e sembra andare in un’altra direzione”.

Restando sempre nel campo dei motori, è stato comunicato anche il rinvio della gara di MotoGp di Argentina che slitta a novembre, mentre il debutto è previsto il 3 maggio a Jerez.

Intanto, dopo Rugani della Juventus, arriva la segnalazione di un nuovo contagio in serie A. Da quanto si apprende dal sito della Sampdoria, infatti, è risultato positivo al coronavirus un calciatore blucerchiato. “L’U.C. Sampdoria informa che il calciatore Manolo Gabbiadini è risultato positivo al Coronavirus-COVID-19, ha qualche linea di febbre, ma sta bene. La società sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa”.

Ciò che si temeva, purtroppo, sta ormai accadendo. E chi pensava che calciatori e sportivi super controllati potessero essere immuni anche da un potente virus come il COVID19, si sbagliava. Questo virus, in realtà, non fa sconti a nessuno.

(Foto da adnkronos.com – si ringrazia)

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Data:

13 Marzo 2020