Finalmente un pilota italiano, e una moto italiana, tornano sul gradino più alto del mondiale di Moto GP. Sul circuito Red Bull, nel Gran Premio di Austria, Andrea Dovizioso e la Ducati hanno suonato la carica, sin dal primo giro, riaprendo un campionato, dopo 4 gare e con ancora 9 da disputare, che si preannunciava, da inizio stagione, di nuovo alla mercè di Marc Marquez. È una vittoria, comunque, dal gusto dolce-amaro, perché arriva dopo poche ore dall’annuncio di divorzio (non senza polemiche) dalla scuderia di Borgo Panigale a fine stagione. Anche se a fine gara, divide il merito del risultato con tutta la squadra. Ma non è stato così semplice portare a termine una corsa caratterizzata da alcuni momenti di estremo pericolo, fortunatamente non sfociati in tragedia.
La fase più significativa del gran premio si è verificata al 9° giro, con l’interruzione della corsa in seguito allo spaventoso incidente che ha visto protagonisti Johann Zarco (Team Ducati – Avintia Racong) e Franco Morbidelli (Petronas-Yamaha), con il pilota italiano rimasto a terra, ma senza gravi conseguenze. Necessaria è stata l’interruzione della corsa da parte della direzione di gara per consentire i soccorsi e la rimozione dei detriti dalla pista. Alla ripartenza, dopo circa 20 minuti, la testa della corsa ha visto più o meno ripristinarsi le gerarchie fino al momento dello stop, con Dovizioso transitare per primo al traguardo, dopo una lotta fino a pochi giri dal termine con Miller che all’ultima curva si è visto soffiare la seconda posizione da Joan Mir (Team Suzuky). Il pilota forlivese, vittorioso nel 2019 davanti a Marquez, ha centrato la sua prima vittoria nel 2020 e la 15ma in top-class, portandosi in seconda posizione nella classifica piloti con 56 punti, a 11 lunghezze da Fabio Quartararo (Petronas – Yamaha) giunto 8°.
Ottima la prova di Valentino Rossi (Yamaha) che, dopo i fuori pista di Pol Espargarò, Oliveira e e Rins, ha concluso la gara, risalnedo dalla 12ma posizione, al 5° posto a pochi decimi da Brad Binder (Ktm). Fabio Quartararo, solo 8°, resta primo nella classifica piloti a 67 punti; mentre Maverick Vinales, partito in pole e mai nel trenino dei più forti, è terzo, scavalcato da Dovizioso, con 48 pt, posto riuscito a rimanere nel trenino dei più forti, quarto Brad Binder (41) e quinto Valentino Rossi (38). Prossimo appuntamento a domenica prossima, di nuovo in Austria e di nuovo sul circuito Red Bull, per il GP di Stiria.
LA GARA – Il Red Bull Ring, è un circuito lungo 4.318 metri, 10 curve di cui tre a sinistra e sette a destra con una variazione d’altezza di 65 metri. Poche curve e rettilinei molto lunghi, lo rendono uno dei circuiti più veloci di questo mondiale.
Ottima partenza di Miller che si prende la prima posizione, seguono Dovizioso ed Espargaro completano; Rossi rimane ingolfato nel traffico centrale.
GIRO 9. Pericoloso incidente tra Zarco e Morbidelli, col pilota italiano che resta a terra e la moto di Zarco che attraversa tutta la pista e sfiorando sia Rossi.
Piloti di nuovo in pista: Espargaro, Dovizioso, Miller, Mir, Oliveira, Vinales e Rossi nelle prime sette posizioni. Parte forte Espargaro, seguono Miller e Dovizioso.
GIRO 10. Miller, Espargaro e Dovizioso nelle prime tre posizioni. Poi Mir, Rins e Oliveira a giocarsi la quarta piazza.
GIRO 18. Rins attacca Dovizioso che stacca molto bene e riesce a difendere la seconda posizione. Brutto scontro tra Espargaro e Oliveira che cadono e abbandonano la gara.
GIRO 20. Dovizioso conquista la prima posizione, dietro Rins cerca di attaccare Miller, ma perde il controllo della moto e cade a terra.
A 1 Giro dal termine, Dovizioso tiene a più di 1’’ Miller e Mir che si danno battaglia per la seconda posizione.
Vince Dovizioso, seguito da Mir (Suzuky) che beffa Miller (Ducati-Pramac) a una curva dal traguardo.
I PROTAGONISTI
Dovizioso: È molto strana per tante ragioni, anche per il fatto di avere due partenze nella stessa gara, ma sono riuscito a gestire la gara soprattutto in alcune curve dove riuscivo a d essere veloce. E alla fine la vittoria è arrivata grazia a tutta la squadra
Mir: È stata una giornata molto intensa, ma avevamo il ritmo per andare a podio. Sono felice per la squadra che si è comportata in modo fantastico. Mi godo il momento e questa giornata meravigliosa
Miller: La velocità c’era, ma l’errore è stato nella scelta delle gomme. Ci ho provato, ho spinto dall’inizio, ma ho mancato di tanto così la seconda posizione, sbagliando nell’ultima curva dove ho perso l’anteriore. È bello vedere, comunque, Dovizioso sul gradino più alto del podio
(Photo courtesy Motogp.com)