Traduci

DRAGHI LAVORA A ’SINTESI’

cms_20903/figlio.jpgConto alla rovescia per il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, impegnato nelle ultime ore nella sua residenza di Città della Pieve a mettere a punto programma e squadra di ministri, dopo il primo giro di consultazioni e in vista del nuovo round di confronto con i partiti previsto per oggi e domani. In agenda dovrebbe trovare posto anche l’incontro con le parti sociali.

E’ probabile quindi che il premier incaricato salga nuovamente al Quirinale mercoledì per sciogliere la riserva e definire la lista dei ministri con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui spetta il potere di nomina, su proposta del capo dell’esecutivo. Possibile che tutto avvenga nel pomeriggio di mercoledì, visto che in mattinata, alle 11, il Capo dello Stato parteciperà alla Camera alla celebrazione del Giorno del Ricordo.

Se il timing verrà rispettato, giovedì potrebbe essere la giornata del giuramento, ed entro la settimana, massimo all’inizio della prossima, dovrebbe arrivare la fiducia del Parlamento. Venerdì pomeriggio, invece, potrebbe esserci la prima uscita ufficiale di Draghi presidente del Consiglio, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei Patti Lateranensi, in programma all’ambasciata italiana presso la Santa sede.

cms_20903/DM.jpg

In queste ore naturalmente non sono mancati i contatti tra Draghi e Mattarella, per aggiornarlo sull’evoluzione del suo tentativo. Il Capo dello Stato, sempre attento a non interferire nelle dinamiche governo-Parlamento, tuttavia in questa occasione è particolarmente interessato a capire come stia procedendo il lavoro del premier incaricato.

Non gli ha fissato limiti di tempo, gli ha concesso ampia libertà per la definizione del perimetro politico della maggioranza parlamentare e, conseguentemente, nel delineare profili e nomi dei ministri.

Tuttavia la natura dell’esecutivo che si va formando -un governo del presidente o, si potrebbe anche dire, dei presidenti, “di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica”- presuppone un’interlocuzione tra il Colle e il futuro inquilino di palazzo Chigi prima che si arrivi allo scioglimento della riserva, per uno scambio di vedute e qualche consiglio utile, che faciliti l’avvio di una navigazione che si preannuncia comunque complessa.

CONTE:”Non entro nell’esecutivo”

Il premier uscente Giuseppe Conte, intervenendo all’assemblea congiunta M5S, ha detto ai deputati e senatori grillini che non entrerà a far parte dell’esecutivo Draghi. Lo rivelano diversi parlamentari che hanno assistito al suo intervento. “Voltare le spalle al presidente incaricato, sarebbe come voltare le spalle al Paese” avrebbe aggiunto, poi.

“Non è il momento dell’autolesionismo e dell’autoesclusione”. “Dobbiamo incidere come Movimento nell’azione del prossimo governo – ha proseguito Conte – perché abbiamo portato una spinta innovativa e di onestà. Vogliamo una transizione energetica vera. Come l’abbiamo impostata, non farne una finta”. Il governo Draghi dovrà avere un “perimetro politico ben delineato, non indefinito”, perché “un perimetro troppo ampio sarebbe inconcludente e difficile da gestire”.

cms_20903/Nicola_Zingaretti_-_Festa_Unità_Roma_2012.jpgZINGARETTI:”Salvini ha dato ragione al Pd”

“Salvini ha dato ragione al Partito Democratico. Non ci siamo spostati noi”. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, si esprime così sulla ’svolta’ di Matteo Salvini: il leader della Lega ha aperto alla partecipazione del Carroccio al governo che il premier incaricato Mario Draghi sta formando. “Non c’è dubbio che sia una novità. Draghi ha detto che la soluzione dei nostri problemi è in Europa. La Lega ha sempre votato contro il Recovery, poi si è astenuta. Vedremo ora come fa.

cms_20903/Maria_Elena_Boschi_crop_2016.jpgBOSCHI:”Ministri competenti, non come Spadafora”

Italia viva vuole un governo composto “di persone che sanno quello che fanno, sanno dove mettere le mani, perché non possiamo perdere tempo, persone competenti. Il ministro dello Sport Spadafora ha detto ’dopo 17 mesi al governo ho capito cosa è lo sport’, mi piacerebbe avere ministri che sanno quello che fanno prima ancora di entrarci in quel ministero”. Lo ha affermato Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera, ospite su Canale 5 di ’Non è la D’Urso’.

“I ministri -ha aggiunto- sono sempre politici anche quando sono composti da tecnici. Decideranno Draghi e Mattarella, non sono innamorata delle formule”. La nascita del governo presieduto da Mario Draghi è “una vittoria dell’Italia, del Paese, non di Italia viva. Un po’ è merito nostro, perchè abbiamo avuto il coraggio di dire che non tutto andava bene.

cms_20903/matteo-salvini-eta-biografia-2020-titolo-di-studio-carriera-politica-curriculum-lega.jpgSALVINI:””Se serve a salvare Paese ci sto, sono uno pragmatico””

Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite a il “Caffè della domenica” su Radio 24, spiegando di “lasciare volentieri a altri le etichette di europeista o anti europeista. Io sono una persona molto pragmatica, molto concreta. Se nei prossimi mesi – e di questo abbiamo parlato con Draghi, non di storia o di geografia – si parlerà di tasse e di burocrazia, di come far ripartire i cantieri fermi e dare un po’ di respiro alle famiglie, ai commercianti e agli imprenditori, io ci sto”.

cms_20903/Toninelli.jpgTONINELLI: “Inaccettabile stare con Berlusconi”

“Mi domando: è meglio stare in maggioranza o all’opposizione? In maggioranza penso di no. In opposizione avremmo le mani libere e potremmo influenzare l’opinione pubblica. E’ inaccettabile per il movimento stare al governo con Forza Italia e Berlusconi. Poniamo temi per far stare fuori dalla maggioranza alcuni”, ha suggerito Toninelli con un chiaro riferimento agli azzurri.

cms_20903/unnamed.jpgLEZZI: “Stiamo suicidando il M5S”

Durissima la senatrice Barbara Lezzi nel suo intervento all’assemblea congiunta M5S. Quello che Draghi si appresta a guidare “non è un governo politico solo perché ci sarà qualche ministro politico. Il M5s sarà in minoranza, non avrà neanche la maggioranza – ha osservato l’ex ministra. Per il bene del Paese non dovremmo mai sederci al tavolo con Berlusconi, invece vogliamo andare a dare la fiducia a Silvio. Vi aspettate di difendere le nostre battaglie con questa accozzaglia. Stiamo suicidando il M5S. Stare solo in un governo balneare per votare a giugno. Questo dovremmo fare”.

cms_20903/meloni.jpgMELONI:”Fratelli d’Italia fuori, più utile a centrodestra”

“Ogni volta che si arriverà a un tema divisivo, il governo se ne tirerà fuori e farà decidere al Parlamento. E chi vince al voto parlamentare? La sinistra! Il centrodestra è minoritario in questo Parlamento, con o senza Fdi al governo”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si esprime così in un post su Facebook. Meloni ha ribadito che non voterà la fiducia al governo che Mario Draghi, premier incaricato, sta formando.

“Stare all’opposizione, invece, costringe il Governo a mediare. Per questo è molto più significativo e utile alle idee del centrodestra che FdI stia fuori: credo che sia doveroso dare rappresentanza a quella parte di cittadini, non solo di centrodestra, che non sarà d’accordo con tutte queste forzature”, aggiunge.

(fonte AdnKronos – foto dal web)

Pubblicità

Autore:

Data:

8 Febbraio 2021