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E’ IL MOMENTO DI RESTARE UNITI!

Il periodo non è dei più semplici, soprattutto dopo l’ultimo Dpcm che vede l’Italia e il mondo intero pienamente coinvolti n una nuova fase pandemica. Pertanto, il restare uniti non dev’essere solo uno slogan da far emergere sui social, ma uno stile di vita da adottare in questo periodo storico molto particolare. Come ben sappiamo, nella prima fase del covid, le chiese di ogni credo sono rimaste chiuse, svolgendo le celebrazioni tramite piattaforme online. Tutto questo fu visto di buon occhio dallo stesso popolo fedele che vedeva finalmente una chiesa al passo con i tempi e pienamente consapevole della sua missione. In tal senso non sono mancate le polemiche da parte di numerosi vescovi, che in tutti i modi hanno lasciato trapelare il loro dissenso verso le normative dettate dal governo. Con questi sentimenti, la chiesa ha cercato di dare delle risposte concrete nei confronti di un popolo amareggiato e depresso, perché il virus non ha svuotato solo le tasche dei cittadini, ma anche indebolito l’aspetto socio-culturale di milioni di persone. A tal proposito l’indifferenza non è solo un concetto citato dal papa, ma è un pericolo concreto per il modo di vivere di ognuno di noi. È inutile negare che il virus non ci ha migliorato affatto, perché anche la stessa solidarietà verso i più deboli e gli emarginati è diminuita drasticamente.

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Pertanto, l’appello di Francesco nel restare uniti suona tanto come un grido di speranza, affinché arrivi forte e chiaro al mondo cattolico. Come ben sappiamo, però, molti vescovi inglesi e francesi si sono opposti alle regole dei loro stati, prospettando vere e proprie battaglie sociali nei confronti dei governatori locali. Questi sentimenti di rabbia e di opposizione non sono positivi per una chiesa che intende stravolgere in maniera positiva il piano culturale; al contrario, potrebbero essere causa di gravi incidenti diplomatici. Ad oggi, comunque, ciò che conta non sono le posizioni politiche o ideologiche, bensì la salute e il benessere di tutto il mondo. Lo spirito dev’essere pienamente collaborativo e non deve ostracizzare nessuna decisione. Per questo il compito del papa è molto complesso, perché l’ostacolo più grande sarà proprio il dialogo con i vescovi delle grandi città. Sognare un mondo migliore, in questo momento difficile, sembra un’impresa ardua, ma la speranza di ogni uomo di buona volontà resta viva.

Data:

5 Novembre 2020