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È l’app POKEMON GO il tormentone dell’estate 2016

Si chiama John Hanke, americano di San Francisco capo di Niantic, l’inventore del fenomeno Pokemon Go, il videogioco free-to-play per Android e IOS che fonde il mondo reale con quello virtuale. Sfruttando il GPS, mostra sullo schermo una mappa dell’area circostante, sulla quale compaiono i tanto ambiti mostriciattoli. Basta recarsi nel punto indicato, inquadrare col dispositivo l’ambiente e scorrere il dito sul display per catturarli.

Scaricarlo è facilissimo, basta installare l’app da Play Store o da Apple Store.

Nel giro di pochi giorni dalla sua uscita, Pokemon go è diventato il video gioco mobile più popolare della storia, raggiungendo 21milioni di utenti connessi contemporaneamente e superando Twitter e il porno.

Un record importantissimo che a vent’anni dalla nascita dei pupazzetti colorati, sancisce un ritorno in auge senza precedenti.

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Una strategia di vendita efficiente, che fonda il suo presupposto sul marketing esperienziale. Quella tecnica, per intenderci, che fa leva sul sentimentalismo e sulle sensazioni.

Gli esperti in tecnologia sottolineano come Niantic abbia scagliato una freccia al cuore dei nati a cavallo tra gli anni 80 e 90, che oggi farebbero di tutto pur di tornare bambini.

Assai ottimisti sono gli psicologi che ritengono l’app un utile strumento atto a “collegare” le persone tendenzialmente schive, favorendole nei rapporti sociali e nello scambio di esperienze.

Inoltre oggi giorno sappiamo che gli adolescenti battono i genitori in quanto a competenze tecnologiche, quindi Pokemon potrebbe diventare un’opportunità di incontro tra le generazioni. A questo proposito lo psicologo Luca Mazzucchelli sostiene che: “gli adulti, potrebbero chiedere informazioni ai più piccoli, i ruoli si invertirebbero, facilitando lo scambio, novità per esperienza, creando dialogo, relazione e fiducia, tre elementi fondamentali per educare”.

Nel mondo intanto accade di tutto. In Nuova Zelanda un giovane di 25 anni si licenzia dal lavoro per diventare il più grande collezionista di Pokemon del suo paese.

Durante una conferenza stampa il portavoce del Dipartimento di Stato Statunitense John Kirby, ha ripreso un giornalista che stava giocando. In Giappone McDonalds, ha stipulato un accordo con Nintendo per offrire agli utenti, delle location per le battaglie. Il Children’s Hospital negli Stati Uniti, ha permesso ai piccoli ospiti di correre tra i corridoi in cerca dei Pokemon. Il movimento – hanno spiegato – aiuta i bambini dal punto di vista fisico. La Legendary Pictures ha acquistato i diritti per girare un film. la produzione dovrebbe partire l’anno prossimo e sarà gestita dalla Universal Pictures. In Bosnia alcuni utenti sono andati in luoghi esposti a mine esplosive. Nel Missouri una donna incinta ha rischiato di perdere il suo bambino dopo essere stata investita mentre si aggirava in cerca dei Pokemon.

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Episodi analoghi sono capitati in tutta Europa, costringendo la Corte di Strasburgo a correre ai ripari. Il giudice Lazne ha emesso una sentenza, nel cui testo si legge chiaramente: ” In merito ai recenti continui episodi di distrazione del soggetto giocante, la nuova applicazione Pokemon, non potrà essere usata in giro per le strade, ma solo in parchi e in posti lontani dall’attività automobilistica”. Diverse le polemiche sul web.

Che ci piaccia o no, i Pokemon sono ormai nelle nostre città, fra le strade che percorriamo, nelle palestre dove ci alleniamo, nei parchi, nelle chiese, dappertutto.

Giocatori, attenti quando camminate per strada, perché il pericolo è sempre in agguato. Svoltando potreste non vedere un marciapiede o sbattere contro un palo.

Data:

28 Luglio 2016