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È MORTO L’UOMO PIU’ ANZIANO DEL MONDO -Aveva 112 Anni

John Alfred Tinniswood, l’uomo più anziano del mondo, è morto all’età di 112 anni e 91 giorni. La sua vita straordinaria, durata oltre un secolo, si è conclusa in una casa di cura a Southport, a nord di Liverpool. Circondato dalla musica e dall’amore dei suoi familiari, Tinniswood è stato il detentore del record per nove mesi, dopo essere stato certificato dal Guinness dei primati come l’uomo più anziano del mondo ad aprile 2024.

Vita e Record

Nato il 26 agosto 1912, pochi mesi dopo il naufragio del Titanic, Tinniswood ha vissuto eventi storici di portata globale, come le due guerre mondiali, lo sbarco sulla luna e la pandemia da Covid-19. Ha prestato servizio nell’esercito britannico durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1942, ha sposato Blodwen, con cui ha condiviso 44 anni di matrimonio fino alla morte di lei nel 1986. Insieme hanno avuto una figlia, Susan, e Tinniswood lascia anche quattro nipoti e tre pronipoti.

Successore e Persone più Longeve

Con la morte di Tinniswood, il brasiliano João Marinho Neto, nato il 5 ottobre 1912, diventa l’uomo vivente più anziano del mondo. La persona vivente più anziana al mondo è la giapponese Tomiko Itooka, di 116 anni. La persona più longeva di tutti i tempi è stata la francese Jeanne Calment, morta nel 1997 a 122 anni e 164 giorni.

Consigli per la Longevità

Nonostante i suoi 112 anni, Tinniswood ha dato pochi consigli per la longevità. Egli attribuiva la sua lunga vita alla moderazione, affermando di non aver mai fumato e di aver raramente bevuto alcool. Ha vissuto una vita attiva, arricchita da molte passeggiate e senza una dieta particolare. Era convinto che la sua longevità fosse “pura fortuna”, dicendo: “O si vive a lungo o si vive per un breve periodo, non si può fare molto a riguardo”.

Vita Attiva e Gratitudine

Tinniswood ha lavorato come contabile per Shell e BP prima di andare in pensione nel 1972, a 60 anni. Ha avuto una “pensione attiva”, svolgendo attività di volontariato alla chiesa Blundellsands United Reform Church a Crosby. I familiari lo ricordano come una persona intelligente, coraggiosa, calma di fronte a ogni crisi e grata per ciò che aveva. La sua longevità potrebbe essere stata influenzata anche dal suo modo di vivere, caratterizzato da gioia, gratitudine, lunghe passeggiate, niente fumo, poco alcool e un’attività costante.

Data:

29 Novembre 2024

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