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E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE

cms_22517/Il-Quirino-nel-film-Guardia-e-Ladri-Monicelli-1951.jpgE’ lo slogan coniato dal TEATRO QUIRINO Vittorio Gassman. Dopo un anno e mezzo di chiusura, finalmente si festeggiano i 150 anni della nascita.

Il Teatro fu fondato nel 1871.Si torna a fare Teatro dopo mesi di astinenza non solo per chi ci lavora ma anche per il pubblico che per ogni attore rappresenta l’ossigeno per andare avanti.

Molti gli spettacoli in scena perché sono stati recuperati anche quelli che non erano stati rappresentati causa pandemia.

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La stagione è divisa in due parti: il prologo che va dal 24 settembre al 31 ottobre in cui tra gli altri spettacoli sarà in scena dal 12 al 14 ottobre Agnese Fallongo che è anche autrice e Tiziano Caputo con la nuova edizione di “Letizia va alla guerra la suora, la sposa e la puttana”. Ideazione e regia di Adriano Evangelisti.

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Dal 15 al 17 0ttobre “Maradona concerto” con Claudio di Palma che cura anche la Regia e Danilo Rea uno dei più grandi pianisti italiani.

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A chiudere la sezione Prologo saranno Laura Marinoni e Stefano Santospago con “La divina Sarah” un omaggio alla grande attrice Sarah Bernhardt e anche una riflessione sul teatro. La piece è tratta da Memoir di John Murrel un commediografo molto divertente. Il testo è di Eric-Emmanuel Schmitt. La Regia di Daniele Salvo.

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La stagione in abbonamento comincerà il 2 novembre con Gabriele Lavia che cura anche la Regia e Federica Di Martino in “Le Leggi della gravità”. Il testo non è tradotto in italiano, ha girato poco ma ha avuto un buon successo.

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Dal 16 al 21 novembre “Tartufo” di Molière con Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio che ha adattato il testo e cura anche la Regia. La traduzione è di Cesare Garboli

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Dal 21 dicembre Emilio Solfrizzi in “Il malato immaginario” di Molière. Solfrizzi ha dichiarato che chi fa l’attore sogna di farlo come come punto di arrivo. L’idea era di fare un malato immaginario che avesse un’età ancora performante. L’adattamento e la Regia sono di Guglielmo Ferro.

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Dal 15 marzo “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Ray Cooney, versione italiana di Iaia Fiastri con Antonio Catania,Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini.
Nini Salerno, Cristina Fondi, Marco Cavallaro, Alessandra D’Ambrosi, Sara Adami, Ilaria Canalini.
Con la partecipazione di Paola Barale.
Regia originale di Pietro Garinei. Nuova messa in scena di Luigi Russo.
E’ un vaudeville moderno con un dialogo preciso e una compagnia straordinaria.

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Dal 29 marzo al 3 aprile: Leo Gullotta in “Bartleby lo scrivano di Francesco Niccolini liberamente ispirato al racconto di Herman Melville.
Con Giuliana Colzi, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Dimitri Frosali, Andrea Costagli. Regia di Emanuele Gamba.
E’ un testo con una messinscena particolare.
Bartleby lavora come scrivano in un ufficio londinese.
Un giorno esclama “Avrei preferenza di no”. Un rifiuto gentile che paralizza il lavoro e la logica. Una storia che all’inizio strappa qualche sorriso ma la fine è diversa.

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Dal 5 aprile Marco Paolini in Ulisse Filò. Ulisse è un eroe che non vuole diventare Dio. La storia parte dopo il suo ritorno ad Itaca, dopo la strage dei proci e dopo aver lasciato Penelope.

Lo ritroviamo nell’Olimpo, gli Dei ripetono l’offerta! Cosa risponderà Ulisse?
Per Marco Paolini “Ulisse” è qualcuno che di dèi se ne intende e davanti alle sirene dell’immortalità sa trovare le ragioni per resistere.”

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Dal 19 al 24 aprile: La classe di Vincenzo Manna con Claudio Casadia nel ruolo del Preside e Andrea Paolotti in quelli di Albert straniero di terza generazione, laureato in storia viene assunto all’Istituto comprensivo come Professore potenziato. Il suo compito è di tenere per un mese un corso di recupero pomeridiano per studenti sospesi per motivi disciplinari. Come finirà?
Altri interpreti: Carmine Fabbricatore, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Andrea Monno, Cecilia D’Amico, Giulia Paoletti.
Un gruppo di ragazzi si trova in una periferia dove c’è il più grande campo profughi “Zoo” del continente.

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Dal 26 aprile al primo maggio:Mimì da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno di Mario Incudine che è anche interprete. Regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino. Testi Sabrina Petyx.
Arrangiamenti musicali di Mario Incudine e Antonio Vasta (pianoforte, organetto e fisarmonica.
Manfredi Tumminello (Chitarre, Bouzouki). Pino Ricosta (contrabbasso e percussioni).

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Dal 3 al 15 maggio chiuderà la stagione “Buoni da morire” di Gianni Clementi con Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti. La Regia è di Emilio Solfrizzi.
Pino Quartullo nei panni di un barbone che riscopre la vita che aveva lasciato.
Una commedia feroce ma molto divertente.
Gianni Clementi ha dichiarato che gli piace molto indagare negli ambiti familiari e nell’ipocrisia che ognuno ha dentro. L’interrogativo che si pone è cosa farebbe se si trovasse di fronte ad un fatto del genere.

Per tutti gli altri spettacoli potete consultare il sito www.teatroquirino.it

Data:

15 Luglio 2021