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ED ANCHE IL GRANDE NORD PARETCIPA ALLE ELEZIONI DEL 4 MARZO

Anno 2017. Viene costituito il Grande Nord. Il nuovo movimento politico presieduto dall’imprenditore Roberto Bernardelli parteciperà alle prossime elezioni del 4 marzo. Tra i fondatori, l’imprenditore Marco Giovanni Reguzzoni, capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati fino dal 2010 al 2012 ed autore della legge Reguzzoni-Versace, e Francesca Martini, ex sottosegretario al Ministero della salute durante il Governo Berlusconi.

Movimento che conta già numerosi sostenitori in Lombardia e Veneto, che, governate da Roberto Maroni e Luca Zaia, hanno espresso la volontà dell’”autonomia regionale” in occasione del referendum del 22 ottobre 2017.

La candidata al Senato del Grande Nord in Piemonte, Monica Camoletto, ex leghista, espulsa dal partito nel 2014 a seguito di divergenze con il Consiglio Federale della Lega Nord in merito alla scelta di alcune candidature dichiara che il movimento, indipendentemente dall’esito delle elezioni ormai prossime, è stato costituito per dare spazio ad una nuova realtà e forza politica territoriale e non nazionale. Sostenitrice delle

Per la creazione di uno stato federale del nord. Per un’Europa dei popoli.

Per un potere più vicino possibile al cittadino e l’autonomia delle componenti dello Stato.

Per un Comune al centro dell’azione amministrativa, l’autonomia nelle istituzioni scolastiche. Per Privilegiare le banche a dimensione piccola impresa ed il ritorno alle casse di risparmio con principio di autotutela. Per privilegiare chi lavora e produce.

Sostenitrice, delle ideologie del giurista e politologo Gianfranco Miglio, anch’egli ex leghista che negli anni 90 elaborò un progetto di riforma dello stato confederale che vedeva la divisione dell’Italia in:

valle padana (Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna)

Italia centrale (Toscana, Umbria, Lazio, Marche) e

Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria)

dichiara che la forte crisi economica, sociale e politica può essere superata solo attuando quel federalismo che la Lega Nord ha sempre dichiarato di volere sostenere ma che in realtà ha abbandonato per una politica non territoriale o municipale ma nazionale.

Data:

25 Febbraio 2018